VINCENZO FRANCHINI, contraltista
Ænsemble Armida
PAOLA TROIANO, flauto traversiere
MARIO FILIPPO CALVELLI, violino barocco
FABIO DE LEONARDIS, violoncello barocco
GIUSEPPINA GIANNASCOLI, clavicembalo
Programma
Arcangelo Corelli
(Fusignano, 1653 – Roma, 1713)
Ciaccona
da “da Op. 2 n.12”
Antonio Vivaldi
(Venezia, 1678 – Vienna, 1741)
Sol da te, mio dolce amore
da “Orlando Furioso”
Nicola Antonio Giacinto Porpora
(Napoli, 1686 – 1768)
Dall’amor più sventurato
da “L’Orfeo”
Sinfonia da camera op. n. 4 in Re maggiore
Adagio, Allegro, Adagio, Gavotte
Alto Giove
da “Polifemo”
Giovanni Paisiello
(Taranto, 1740 – Napoli, 1816)
Donne Vaghe
da “La serva Padrona”
S’ha da tenè l’ammore
da “L’idolo Cinese”
Nicola Antonio Porpora (Napoli, 1686-1768) è stato uno dei più grandi compositori della Scuola Musicale Napoletana. Fu anche un celebre didatta, maestro, tra gli altri, di Farinelli e di Haydn. Autore di splendida musica sacra e da camera, sia strumentale che vocale, diede un contributo fondamentale soprattutto al genere operistico. Lavorò a Napoli, Venezia, Dresda, Vienna, e a Londra, dove fu rivale di Händel. Tornato a Napoli, vi morì povero e solo.
Oggi Porpora, al pari di altri grandi compositori napoletani di quel periodo, è poco noto al grande pubblico.
Per questo motivo, il “Forum della Scuola Musicale Napoletana”, coordinato da Lorenzo Fiorito, che raccoglie festival, ensemble e musicisti che si occupano del ‘700 musicale napoletano, ha ideato “Profondo Porpora” un festival “diffuso”, per cui chi lo desidera, nella stagione 2023-24 dedica un concerto o un evento al grande compositore.
Nelle prossime stagioni sarà reso omaggio ad altri grandi “napoletani ” ingiustamente dimenticati.
Il Giovanni Paisiello Festival aderisce al Forum della Scuola Napoletana, una sorta di luogo di incontro fra musicisti coinvolti a vario titolo in festival del sud Italia dedicati al repertorio operistico barocco. Tra le proposte più recenti ideate da questo gruppo di ricerca c’è stata quella di omaggiare ogni anno uno dei compositori afferenti a quella mitica genealogia che fu la ‘scuola napoletana’, attraverso un ‘festival diffuso’: ciascuna realtà festivaliera organizzerà in autonomia un singolo concerto che potrà poi circuitare fra le diverse città coinvolte. Si è voluto cominciare l’esperimento con Nicola Porpora, il primo operista napoletano di rilievo internazionale e attivo all’estero con successi clamorosi e incarichi di corte prestigiosi. Maestro di cantanti celebri come Caffarelli e Farinelli, rivale a Londra dell’impresa teatrale gestita da Georg Frederich Händel, Porpora segnò il passo del rinnovamento linguistico nell’opera seria, destinato a segnare profondamente anche i musicisti veneziani, Vivaldi in testa. Polistrumentista e squisito autore di musica strumentale oltre che di dozzine di melodrammi, Porpora ha accompagnato l’esordio partenopeo di Pietro Metastasio intonando poi decine di suoi titoli e fissando una misura di buon gusto che solo Adolf Hasse seppe eguagliare.
Il concerto presenta una succosa antologia per delineare un ritratto di questo importante maestro che influenzò il gusto dell’Europa di primo Settecento.
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