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22 23 giugno – DEBUTTO DELLO SPETTACOLO LA REGINA RESTA e DELLA COMPAGNIA PAPILLON TEATRO SI CONCLUDE LA RASSEGNA ‘DNETRO, IL TEATRO’ – Lecce
Giugno 22, 2023 - Giugno 23, 2023

Prenotazioni entro venerdì 16 giugno
Dopo aver seguito il corso biennale di teatro promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore nella Casa Circondariale di Lecce guidato dagli attori e attrici Carmen Ines Tarantino, Benedetta Pati, Lorenzo Paladini e Veronica Mele, è il momento del debutto dello spettacolo LA REGINA RESTA con la COMPAGNIA PAPILLON TEATRO formata dai detenuti di Borgo San Nicola
Lo spettacolo andrà in scena giovedì 22 giugno alle ore 17 per una replica aperta al pubblico esterno e venerdì alle ore 15,30 per una replica riservata ai detenuti e alle loro famiglie. Per consentire le autorizzazioni all’ingresso nel carcere, occorre prenotarsi entro e non oltre il 16 luglio S???????? ??? ???? ? info@accademiaama.it ?????? ?????????? ?? ?????? ??? ??????? ???????? ??? ????? ??? ??????? ????????? ?’????????̀.
LA REGINA RESTA
Testi originali e interpretazione: Francesco Alfonzetti, Angelo Fago, Giovanni Lupoli,
Giovanni Volpe (Compagnia Papillon Teatro)
Regia di Lorenzo Paladini
Drammaturgia a cura di Benedetta Pati
Cura del progetto Papillon Teatro: Franco Ungaro
Produzione AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore
Questo gioco si basa sul sacrificio. Morire. Morire per un re. Si muore per un re, ma si vive per una regina. Il tempo misura gli istanti che passano nell’attesa. Secondi, giorni, millenni, sono soltanto
definizioni che attribuiamo ad un concetto non meglio identificabile. Sebbene arbitrario, comunque è un sistema necessario. In questa zona grigia si muovono le figure protagoniste alla ricerca di un tesoro perduto da tempo, una madre-regina sovrana di un sentimento che sembrano aver dimenticato.
Generare vuol dire mettere al mondo un’idea complessa, piena di contraddizioni e mai
banale, ma vuol dire anche assumersi delle responsabilità nei confronti del mondo e della
stessa creatura generata. Bisogna avere pazienza, ma una madre sa aspettare. E resta,
sempre, nonostante tutto.
Note di regia:
“Madre, ammirami.” Così gli attori esordiscono in questo non luogo. Nella loro semplicità
indagano profondamente il tema dell’essere genitore, inteso come forza generatrice che
smuove gli elementi dell’universo. I detenuti-attori scrivono, chiedono e cercano risposte a
domande che da sempre non trovano risposta: cosa vuol dire generare? Cosa porteremmo
nel nostro ideale, perfetto e perfettibile universo?
Perfezione, memoria, conflitto, conoscenza. Quattro idee, quattro voci, quattro anime e
quattro ombre. Un lavoro estremamente semplice in netto contrasto con la natura complicata
dei temi portati in scena. Il simbolismo dei gesti e della scena guida i protagonisti in un
viaggio personale alla scoperta di un futuro che stenta ad arrivare, intrappolati in un istante
temporale che sembra chiudersi su sé stesso (Lorenzo Paladini)
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Info: 3894424473 ????@????????????.?? www.accademiaama.it