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29 marzo 2023 – Maglie – Vittorino Curci presenta “Cadenze per la fine del tempo” alla Galleria Capece
Marzo 29, 2023

Mercoledì 29 marzo 2023 – ore 19.00
Galleria Capece
(Maglie, Piazza Francesca Capece)
Presentazione del volume:
“Cadenze per la fine del tempo” (Musicaos)
di Vittorino Curci
intervengono:
Simone Giorgino
(Docente di Letteratura Italiana contemporanea Università del Salento)
Luciano Pagano
(Editore)
Venerdì 29 marzo 2023 alle ore 19, presso la Galleria Capece di Maglie, si terrà la presentazione della raccolta di poesie “Cadenze per la fine del tempo” (Musicaos) di Vittorino Curci, libro proposto al Premio Strega Poesia. Interverranno, con l’autore, Simone Giorgino (Docente di Letteratura Italiana contemporanea, Università del Salento) e Luciano Pagano (Editore).

Poeta, musicista e artista visivo, Vittorino Curci vive a Noci (Bari) dove è nato nel 1952.
È presente in numerose antologie di poesia contemporanea. Suoi testi sono stati tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, greco, rumeno e arabo. Nel 1999 ha vinto il Premio Montale per la sezione “Inediti”. Sue poesie sono apparse su Nuovi Argomenti. Dal 2019 cura la Bottega della poesia per il quotidiano la Repubblica-Bari.
In campo musicale ha collaborato con numerosi musicisti italiani e stranieri, è presente in circa 60 album e ha diretto l’Europa Jazz Festival di Noci (1989-2000).
Tra i suoi libri più recenti, Liturgie del silenzio (Primo premio della XV Edizione Concorso Nazionale di Poesia Città di Sant’Anastasia 2017) – La Vita Felice, Milano 2017; La ferita e l’obbedienza (nuova edizione ampliata) – Spagine, Lecce 2017; Note sull’arte poetica – Primo Quaderno, Spagine, Lecce 2018; L’ora di chiusura – La Vita Felice, Milano 2019; La lezione di Hemingway e altri scritti di letteratura, Macabor, Francavilla Marittima (CS) 2020; Note sull’arte poetica – Secondo Quaderno, Spagine, Lecce 2020; Poesie (2020-1997) – La Vita Felice, Milano 2021, con prefazione di Milo De Angelis (Premio Giuria Viareggio e finalista al Premio “Viareggio-Rèpaci” 2021).
«Queste Cadenze per la fine del tempo presentano in poesia un catalogo di quel che resta dell’umana specie, accompagnato alla speranza che l’uomo possa ancora una volta guardare dentro se stesso con la lente della verità. La storia, parafrasando James Joyce, non è più quell’incubo dal quale cerchiamo di risvegliarci, bensì un sogno in apparenza accogliente, nel quale ci si abitua come in un rito e nelle cui spire veniamo rituffati a testa in giù come dannati nell’inferno dantesco. La poesia di Vittorino Curci si configura come un’etica per un mondo senza eroi, con degli assolo che emergono prima che il tutto ritorni all’origine, suonati con l’unico strumento che abbiamo per affermare la nostra libertà: il verso. Questi motivi vanno letti come sequenze intime di un dna poetico, ultimi tasselli di sé, della propria lingua, che culmina in un tentativo di “sequenziare” il mondo rifuggendo ogni solipsismo, raccontando la frattura tra uomo e natura, da una parte, e tra uomo e storia dall’altra.Nei versi di Vittorino Curci c’è un anelito che rende tutto prossimo e tutto accomuna nella vicinanza di un percorso che, seppure in un paesaggio moralmente catastrofico, è un sentiero di rinascita. Sono poesie da immaginare come lettere inviate al futuro, per lettori che un giorno, tra decenni o secoli, potranno ascoltarle per comprendere l’umanità e il suo contrario».