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4 aprile – AL MUSEO NICOLAIANO PRESENTAZIONE DI “ORO FORCA FIAMME” DI MARCELLO INTRONA – Bari

Aprile 4

Nel bellissimo contesto del Museo Nicolaiano, situato all’interno della Cittadella e a pochi passi dalla Basilica, l’Accademia Cittadella nicolaiana, alla presenza di Annamaria Ferretti, Presidente del  Municipio 1 della città di Bari, ospita, venerdì 4 aprile, Marcello Introna, autore di ORO FORCA FIAMME Mondadori 2024. Il romanzo storico, le cui fonti citate dall’autore, due scritti di archivio della Dottoressa Bozzani e di Mirella Cives, sono servite come spunto creativo su cui impostare il romanzo, narra le vicende della peste del 1667. Scrittore, veterinario e appassionato di ricerca storica,  al suo 3^ romanzo, Marcello ci proietta nella Bari del 1667, sconvolta da una violenta epidemia di peste, tra i luoghi della Bari “vecchia” e i suoi più affascinanti monumenti, come la Basilica di San Nicola, il lazzaretto (P.zza mercantile), la colonna infame fino al monastero di San Vito a Mola.

La storia si intreccia intorno a due personaggi antitetici, entrambi potenti ma controversi. Da un lato padre Ermanno, priore della Basilica di San Nicola, di origine spagnola, astuto manipolatore ma anche avido di quella fede chiusa e intrisa di peccato e peccaminosità; dall’altra Giuseppe Verzelli, un medico realmente vissuto in quel tempo che cerca di appellarsi alla scienza e alla “ratio” per indagare le cause dell’epidemia che miete vittime e per combattere contro il morbo più subdolo dettato dall’ignoranza e dalla superstizione che attribuiva alla peste il significato punitivo e divino. Intervistato da Raffaella Scelzi, saremo sedotti dalle descrizioni, lucide e a tratti graffianti, delle protagoniste femminili,  come le donne nobili del tempo nei loro ruoli fissi e donne realmente esistite eccetto Lucrezia. Quest’ultima, figlia di un marrano (ebreo convertito) e di una donna pratica di scienze erboristiche, ispirata alla figura di Rosa di Pantaleo, era un’erborista accusata di stregoneria e condannata al rogo a Molfetta, perché non ha mai abiurato. Altra figura molto pregnante è Sveva, popolana molto tenace, figlia di eretici protestanti.

Ricco di dettagli e particolari, la storia si snoda tra narrazione di accadimenti e spiegazioni scientifiche, complice la formazione dell’autore e la sua vivida curiosità che lo spingono a raccontare ogni più oscuro particolare senza filtri o censure.

Lo stile fluido e caratterizzato da digressioni, che si amalgamano perfettamente tra loro,  conduce lungo un percorso di luoghi eterni nel tempo invitando i lettori a riflettere sul ruolo di ogni essere umano. Anche gli animali hanno una funzione fondamentale che si innesta all’interno della storia e permette all’autore quei divertissement per spaziare dalla più vasta cultura scientifica fino alla mitologia. La voce dell’attrice Nathaly Caldonazzo ci accompagnerà nel viaggio tra i luoghi sacri e nelle viscere più profonde dell’animo umano.

Dettagli

Data:
Aprile 4
Categoria Evento:

Luogo

Bari