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5 marzo – La favola in musica ‘Giovannin senza parole’ per la Stagione Famiglie a teatro al Kismet di Bari
Marzo 5, 2023

GIOVANNIN SENZA PAROLE
Una favola sulla forza delle parole in scena al Kismet
Per il nuovo appuntamento della Stagione Famiglie a teatro
5 marzo 2023 – Strada San Giorgio martire 22F, Bari
Una favola in musica sulla forza delle parole al Teatro Kismet per il nuovo appuntamento della Stagione Famiglie a teatro 2022.23, a cura di Teresa Ludovico. Domenica 5 marzo, alle ore 18, in scena Giovannin senza parole, produzione Teatro Crest consigliata per un pubblico a partire da 5 anni.
Nicolò Antioco Ximenes, Catia Caramia, Nicolò Toschi e Andrea Bettaglio (che cura anche la regia dello spettacolo) sul palcoscenico dell’Opificio delle arti danno vita a un apologo buffo che affronta il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo, il protagonista Giovannin. Sarà il suo arrivo a sovvertire l’ordine nel paese governato dal ‘Grande Capo’, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento.
Un’opera che mischia alle note l’arte della clownerie e la manipolazione degli oggetti, per accompagnare con leggerezza il pubblico in un metaforico viaggio dal buio alla luce.
Lo spettacolo sarà preceduto alle 16.30 dall’`Art Lab´: i giovani spettatori prenderanno parte a un laboratorio creativo gratuito che gli permetterà di realizzare piccoli progetti artistici.
Botteghino
I biglietti per gli spettacoli della Stagione 2022.23 ‘Famiglie a teatro’ partono da 4 euro, disponibili al botteghino del Teatro Kismet (Strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket.com. Prezzo scontato per i possessori della Ki(d)smet Card, ritirabile gratuitamente al botteghino.
Per info: 335 805 22 11 – 080 579 76 67 / botteghino@teatrokismet.it. Il programma completo della Stagione 2022.23 ‘Famiglie a teatro’ sul sito www.teatridibari.it
SCHEDA ARTISTICA
Crest
Giovannin senza parole
drammaturgia Catia Caramia
regia e scene Andrea Bettaglio
con Nicolò Antioco Ximenes, Andrea Bettaglio, Catia Caramia, Nicolò Toschi
musiche Nicolò Toschi
costumi Maria Martinese
disegno luci Michelangelo Campanale
disegno del suono Roberto Cupertino
aiuto regia Catia Caramia
responsabile di produzione Sandra Novellino
tecnico luci Vito Marra
(da 5 anni)
Esiste un paese, dove la prima grande regola è obbedire agli ordini del suo Capo, padrone anche della grande officina delle parole, che corregge a proprio piacimento. Questo è un grande giorno, il Capo ha deciso di fare un discorso ai suoi sudditi. Quali nuove regole li attendono? Ma l’imprevisto, si sa, è in agguato anche quando gli ordini sembrano regolare a perfezione ogni cosa. Infatti, un giorno arriva nel paese un giovane, che le regole non sa.
La storia che mettiamo in scena è un apologo buffo pensato per i ragazzi e per i ragazzi che siamo stati. Affrontiamo il tema delicato dell’esercizio della forza attraverso la parola, osservandolo con gli occhi innocenti di un ragazzo che, grazie ai suoi “errori”, trasformerà l’intero paese. Perché, si sa, che gli errori sono solo un tentativo di fare quello che non si sa.
Il lavoro d’attore si mescola al lavoro sul clown, alla manipolazione di oggetti e alla musica dal vivo, per accompagnare con leggerezza questa sorta di viaggio dal buio alla luce, restituendo ai personaggi e al loro sogno di libertà la dolcezza scanzonata del clown.