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9 giugno: “INCEL IN UNA STANZA”, presentazione del libro di Dikotomiko @ Libreria Prinz Zaum (Bari)
Giugno 9

LUNEDÌ 9 GIUGNO 2025
ore 18.30 @ Libreria Prinz Zaum (Via Cardassi 93, Bari)
Presentazione del libro
“INCEL IN UNA STANZA”
il cinema dei maschi brutti, soli e cattivi
Dal film “Taxi Driver” alla serie “Adolescence”, un’analisi della mascolinità tossica fra cinema, musica e fanatismi nichilisti.
Intervengono gli autori Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti, affiancati dal giornalista Michele Casella.
Lunedì 9 giugno 2025, alle ore 18:30, la Libreria Zaum di Bari ospiterà un incontro per chi vuole comprendere una delle sottoculture più disturbanti e discusse dell’epoca digitale. Verrà infatti presentato il libro “Incel in una stanza – Il cinema dei maschi brutti, soli e cattivi” (Shatter Edizioni), con la partecipazione degli autori Massimiliano Martiradonna e Mirco Moretti (alias Dikotomiko), in dialogo con il giornalista Michele Casella.
Il saggio, potente e spiazzante, esplora la cultura degli incel – acronimo di Involuntary Celibate – ovvero uomini che si dichiarano “celibi involontari”, auto-reclusi in una rabbia che trova sfogo nei meandri di internet, su piattaforme come Reddit e 4chan. La loro visione del mondo, venata di misoginia, vittimismo e frustrazione sessuale, ha dato vita a un immaginario tanto virulento quanto affascinante dal punto di vista narrativo.
Il libro di Dikotomiko mappa queste tensioni attraverso una lente cinematografica: da Taxi Driver a Joker, da Fight Club a USS Callister, il cinema ha spesso dato corpo a personaggi solitari, risentiti, ai margini della società – i veri e propri “maschi brutti, soli e cattivi” evocati nel sottotitolo. Attraverso analisi taglienti e una struttura che alterna critica, citazioni e storytelling, il volume racconta come queste figure siano diventate miti perversi della mascolinità in crisi.
Durante l’incontro si parlerà anche di incelcore, il micro-genere musicale emerso nel sottobosco digitale e costruito attorno allo stesso immaginario. Band come Negative XP, Fried by Fluoride o Gezebelle Gaburgably hanno dato voce a un disagio generazionale che fonde punk, grunge, meme culture e nichilismo sonoro. I testi parlano di isolamento, odio per sé stessi, frustrazione sessuale e rancore sociale, spesso con una miscela disturbante di ironia e provocazione.
Così come i film raccontano l’incel in termini visivi e simbolici, l’incelcore ne fa un autoritratto musicale: a tratti rozzo, lo-fi, senza filtri. Un altro tassello che compone l’ecosistema culturale di questa sottocultura, e che sarà oggetto di riflessione nell’incontro.
“Incel in una stanza” è un testo necessario per decifrare i simboli e i miti della solitudine maschile contemporanea, senza cadere in facili semplificazioni. Lungi dall’assolvere o demonizzare, Dikotomiko costruisce un atlante critico dell’incel, che tiene insieme cultura pop, internet, violenza simbolica e identità fragile.
L’incontro si rivolge a studiosi, appassionati di cinema, operatori culturali ma anche a un pubblico generico curioso e disposto a confrontarsi con le zone d’ombra della cultura contemporanea.