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Acquaviva delle Fonti – Martedì 6 maggio Pasolini/Bach in un concerto-racconto con la violinista Molly Salvemini e la musicologa Stefania Gianfrancesco

Maggio 6

Martedì 6 maggio ad Acquaviva delle Fonti per l’associazione Colafemmina

Pasolini interprete di Bach: una passione

sbocciata attraverso il suono di un violino

La rievocano la musicologa Gianfrancesco e la virtuosa dell’archetto Salvemini

Pier Paolo Pasolini conosceva molto approfonditamente la musica di Johann Sebastian Bach, appresa durante l’infanzia a Casarsa dalla violinista slovena Pina Kalč. E questo legame tra l’autore de «La meglio gioventù» e il genio di Eisenach è al centro del concerto-racconto «Pasolini e la musica» in programma martedì 6 maggio (ore 19.30) a Palazzo de Mari di Acquaviva delle Fonti per la stagione dell’associazione Colafemmina diretta da Maurizio Matarrese, che propone l’appuntamento in collaborazione con l’Università della Terza Età.

La narrazione sul tema, affidato alla musicologa Stefania Gianfrancesco, sarà arricchita dalla Sonata n. 1 per violino BWV 1001 eseguita dalla molfettese Maria Serena «Molly» Salvemini, astro nascente dell’archetto che in bacheca già vanta una medaglia d’oro con onore all’International Music Competition di Vienna e un primo posto al Concorso di Mosca, oltre ad una carriera concertistica già molto ricca, impreziosita dalle esibizioni nella sala Mendelssohn della Gewandhaus di Lipsia e alla Philharmonie di Berlino e dal tour europeo di quattordici date tenuto un paio di stagioni fa come vincitrice di un bando internazionale Siae.

Tra l’altro, quest’anno ricorrono i cinquant’anni della morte di Pasolini, che alla musica di Bach aveva dato l’immagine di una retta orizzontale «se, a quell’altezza, Bach – scriveva – non ha da far sforzar alcuno per mantenercisi». E quando il mattino del 2 novembre 1975 il mondo conobbe la tragica fine del grande scrittore, regista e intellettuale, ben pochi sapevano quanto fossero stati importanti per la sua formazione culturale e umana il Friuli e il paese materno Casarsa, dove aveva trascorso tutte le vacanze estive da bambino e un lungo periodo durante il peggior periodo bellico, dal marzo 1943 al gennaio 1950.

Fu proprio nei luoghi d’infanzia che Pasolini stabilì un profondo legame con la musica, in particolare con i capolavori di Bach, compositore scoperto a vent’anni tramite Pina Kalč, conosciuta a Casarsa nel febbraio del 1943. Un incontro rivelatosi determinante per la futura poetica di Pasolini, che alla musica di Bach non solo dedicò scritti, passi autobiografici, brani dei propri romanzi e un appassionato saggio giovanile, «Studi sullo stile di Bach», lavoro musicologico incompiuto e poco noto, scritto tra il 1944 e il 1945 e ispirato alle sei Sonate per violino BWV 1001-1006 del Kantor, la prima delle quali si ascolterà proprio nell’esecuzione di Molly Salvemini. Pasolini utilizzò la musica del grande compositore tedesco anche nei propri film, a partire da «Accattone», esordio dietro la macchina da presa datato 1961.

«Bach – scrisse Pasolini – rappresentò per me la più forte e completa distrazione: rivedo ogni rigo, ogni nota di quella musica; risento la leggera emicrania che mi prendeva subito dopo le prime note, per lo sforzo che mi costava quell’ostinata attenzione del cuore e della mente». Qualche tempo dopo, nelle «Pagine corsare», aggiunse, riferendosi agli incontri con Pina Kalč: «Mi sento ancora fortemente commuovere dalla sua immagine che suona Bach; lei ha costruito un edificio saldissimo nella mia vita».

Biglietto intero 10 euro (ridotto 5 euro – 1 euro per i possessori della ColafemminaCard). Info 335.1406658 (anche con WhatsApp).

Dettagli

Data:
Maggio 6
Categoria Evento:

Luogo

Acquaviva delle Fonti
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