
- Questo evento è passato.
AL VIA DOMANI, MARTEDI’ 25 ALLE 20.30, AL CINEPORTO DI BARI LA RASSEGNA “LE CITTA’ INVISIBILI
Febbraio 25

CON IL FILM “EMA” DI PABLO LARRAIN DOMANI, MARTEDÌ 25 FEBBRAIO ALLE 20.30, AL VIA “LE CITTÀ INVISIBILI”, CICLO DI PROIEZIONI A CURA DELLA MEDIATECA REGIONALE PUGLIESE E APULIA FILM COMMISSION.
FINO ALL’8 APRILE AL CINEPORTO DI BARI (FIERA DEL LEVANTE, INGRESSO MONUMENTALE), SARANNO PROPOSTI 6 GRANDI FILM DELLA STORIA DEL CINEMA. IL CICLO DI PROIEZIONI, A INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI, SI TERRÀ IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO.
Con il film “Ema” di Pablo Larrain, martedì 25 febbraio alle 20.30 al Cineporto di Bari, inizia la rassegna “Le città invisibili”, ciclo di proiezioni a cura della Mediateca Regionale Pugliese e Apulia Film Commission. La nuova proposta comprende due percorsi cinematografici, “Geografie Contemporanee” e “Indipendent Days”, che propone 6 film in lingua originale con sottotitoli in italiano, presentati da critici cinematografici ed esperti del settore.
Il rimando alle città invisibili di Italo Calvino, si realizza nell’ambientazione di ogni film selezionato. Le opere, infatti, sono profondamente legate alla città in cui sono state girate, che diventano assolute protagoniste e filo conduttore di ogni proiezione. “Geografie contemporanee” esplora autori ormai affermati del cinema cileno, francese e giapponese, tutti visti in sala nel 2024 con i loro ultimi film. “Indipendent Days”, invece, riprende il focus sul cinema americano indipendente, che la Mediateca sta affrontando nel suo percorso, con assoluti cult-movie degli Anni ’80 e ‘90.
S’inizia, martedì 25 febbraio, con “Geografie Contemporanee”, il primo dei due percorsi che prevede la proiezione del film “Ema”, un dramma incendiario sull’arte, il desiderio e la famiglia moderna del regista Pablo Larraín. Il film è ambientato nella città di Valparaiso (Cile), tra l’altro ex residenza del poeta cileno Pablo Neruda, e racconta la vicenda di Ema, una ballerina di reggaeton. Un incidente con un tempestoso coreografo, sconvolgerà la sua vita familiare e il matrimonio, tanto da intraprende un’odissea di liberazione personale.
Si prosegue, martedì 4 marzo, con “Les Olympiades – Parigi, 13Arr.” di Jacques Audiard. Il regista realizza un film che esplora l’amore nella Parigi contemporanea, soffermandosi sulla vita di alcuni giovani lavoratori del quartiere parigino di Les Olympiades. Émilie, lavora in un call-center, cerca un coinquilino con cui dividere la casa della nonna malata di Alzheimer. Trova Camille, giovane insegnante di lettere, con cui ha una relazione sessuale. Alle loro vite si intreccia quella di Nora, arrivata a studiare legge da Bordeaux dove lavorava come agente immobiliare, a cui è concatenata la storia di Amber Sweet, una sex worker.
A chiudere il ciclo, martedì 11 marzo, sarà “Broker – Le Buone Stelle” di Hirokazu Kore’eda, suo primo film in lingua coreana. Ambientato a Busan, una grande città portuale della Corea del Sud, il film fa riferimento alle scatole in cui venivano lasciati i bambini in modo anonimo quando uno o entrambi i genitori non potevano tenerli, cosicché venissero presi e accuditi da altri. È proprio in una di queste che una donna lascia un neonato durante una giornata piovosa. I due uomini che trovano il piccolo nella “baby box” lo prendono con loro, ma sono, in verità, due trafficanti di bambini.
Il ciclo “Indipendent Days”, mercoledì 19 marzo, inizia con la proiezione del film “Mistery Train – Martedì notte a Memphis” di Jim Jarmush. Il terzo film del regista racconta la città di Memphis, la doppia vita dell’America per i vagabondi e gli emarginati. Gli eroi senza fissa dimora e senza apparente luogo di lavoro, nell’immaginazione di Jarmusch sono i veri abitanti della città, soprattutto dopo la mezzanotte e nel segno di Elvis Presley.
Si prosegue, martedì 1 aprile, con “Before Sunrise – Prima dell’Alba” di Richard Linklater. In un treno proveniente da Budapest e diretto verso Vienna, due giovani ragazzi si trovano seduti vicini nello stesso scompartimento. Tra i due si instaura un’immediata simpatia e un insolito piacevole senso di familiarità. Ma il tempo a loro disposizione è pochissimo: il mattino seguente Jesse ha un volo prenotato per tornare in America, mentre la ragazza deve proseguire il viaggio sullo stesso convoglio con destinazione Parigi.
In chiusura di rassegna, martedì 8 aprile, ci sarà la proiezione di “Gummo” di Harmony Korine. Le vicende di un gruppo di ragazzi che vive ai limiti della normalità nella piccola città di Xenia, in Ohio, distrutta anni prima da un tornado. Tra loro ci sono il 14enne Solomon, che vive con la madre anch’ella vittima del degrado suburbano, e il suo migliore amico, il 19enne Tummler, che vive senza alcuna regola insieme al padre alcolista che, da quando gli è morta la moglie, non si è più ripreso. I due amici trascorrono le loro giornate mettendosi sempre nei guai, sniffando colla per sballarsi e uccidendo gatti dietro compenso, senza alcun limite per ciò che è giusto o sbagliato.