
BARI – COLLEGIUM MUSICUM – Martedì 13 maggio concerto sul flauto dolce, con la flautista Natalia Lucia Bonello (insieme alla clavicembalista Claudia Di Lorenzo), in dialogo con la fisica nucleare Giuliana Galati
Maggio 13

Prosegue la trentesima stagione del Collegium Musicum, con il secondo appuntamento: “Gli arnesi della musica” è dedicato al flauto dolce, con la flautista Natalia Lucia Bonello, insieme alla clavicembalista Claudia Di Lorenzo. Con loro dialogherà la fisica nucleare Giuliana Galati, in un viaggio sul flauto dolce attraverso il repertorio rinascimentale, barocco e moderno.
Martedì 13 maggio, ore 20,30
Auditorium Casa del Mutilato – Bari




Martedì 13 maggio, alle 20,30, nell’Auditorium Casa del Mutilato di Bari (via Largo Fraccacreta) prosegue con il secondo appuntamento la trentesima stagione del Collegium Musicum, con la sezione «Gli arnesi della musica», concerti in cui è protagonista uno strumento musicale in particolare, con brani ad esso dedicati e l’illustrazione del suo funzionamento, a cura degli esecutori. Stavolta è il turno del flauto dolce, con la flautista Natalia Lucia Bonello, insieme alla clavicembalista Claudia Di Lorenzo: con loro dialogherà la fisica nucleare Giuliana Galati, in una panoramica sul flauto dolce attraverso il repertorio rinascimentale, barocco e moderno, e una prima esecuzione assoluta, commissionata dal Collegium al compositore tarantino Giulio Lomartire. Il concerto sarà anticipato da un matinée alle 10,30, per le scuole.
Info e prenotazioni: 340.499.38.26. Biglietti a 12 euro (intero), 9 euro (ridotto per over 65, studenti e disabili).
Il programma del concerto si configura come un affascinante viaggio attraverso i secoli e le molteplici voci del flauto dolce. Si apre con le miniature avifaunistiche tratte da «The Bird Fancyer’s Delight» (1708) di John Walsh, in cui il Garklein – il più piccolo tra i flauti dolci – riproduce i canti di uccelli con grazia imitativa. Segue la «Chanson Baladèe» (1976) di Antonino Riccardo Luciani, nota come sigla del programma televisivo «L’almanacco del giorno dopo», scritta per flauto sopranino e clavicembalo in un gioco nostalgico di melodie sospese. Il seicentesco Dario Castello è presente con la «Sonata prima» dal Secondo Libro delle Sonate Concertate, esempio emblematico dello “stile moderno” veneziano. Di Girolamo Frescobaldi si ascolta invece la «Canzona detta la Bernardina», in cui il flauto tenore rinascimentale dialoga con il clavicembalo, evocando atmosfere arcaiche e raffinate.
Il repertorio barocco prosegue con due pagine di Georg Philipp Telemann – una «Siciliana e Allegro» dalla Partita in sol maggiore per flauto soprano, e un movimento da una Sonata in do per flauto contralto – e con l’Adagio dalla Sonata II in do maggiore di Francesco Barsanti, brano denso di lirismo. L’Italia è rappresentata anche da Antonio Vivaldi, con il celeberrimo Largo dal Concerto RV 443 per flautino, archi e basso continuo, capolavoro di cantabilità barocca. Si passa poi al Novecento tedesco con la Sonatina in do per flauto soprano e clavicembalo di Richard Rudolf Klein, lavoro vivace e strutturalmente cristallino. Chiude il programma la prima esecuzione assoluta di «Mayurapattra», nuova composizione del giovane pugliese Giulio Lomartire, scritta per flauto contralto e clavicembalo e commissionata dal Collegium Musicum: un omaggio contemporaneo alla tradizione che reinventa la voce del flauto in chiave poetica e visionaria.
Giuliana Galati si è laureata in Fisica Nucleare, Subnucleare e Astroparticellare presso l’Università degli Studi di Bari, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università di Napoli Federico II e attualmente è ricercatrice presso l’Università di Bari. Per molti anni si è occupata di ricerca sperimentale nel campo della fisica dei neutrini, le particelle più elusive e leggere finora conosciute. Oggi si dedica alla fisica medica, applicando le conoscenze e le tecnologie sviluppate nella fisica delle particelle a nuove terapie cliniche. Per le sue attività di ricerca, nel 2017 ha vinto il Premio “Bruno Rossi” dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e nel 2019 il Premio “Ida Ortalli” di Operosità Scientifica della SIF (Società Italiana di Fisica), destinato a giovani laureati in Fisica. È membro del direttivo del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP), fondato da Piero Angela nel 1989. Parallelamente all’attività scientifica, da anni si dedica con passione alla divulgazione. Dal 2011 è autrice e speaker per il podcast “Scientificast”, premiato come “Miglior podcast” ai MacchiaNera Awards nel 2014 e 2016. Fa parte del comitato scientifico della rivista di informazione e divulgazione “Asimmetrie”, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ed è autrice di una rubrica sulla rivista “Sapere”. Ha inoltre collaborato con i programmi televisivi “Superquark+” (RaiPlay), con Piero Angela, “Incredibile!” (Rai YoYo) e attualmente “Noos” (Rai1), con Alberto Angela.
Natalia Lucia Bonello è flautista, e si diploma con lode in flauto traverso, musica da camera e flauto dolce presso i Conservatori di musica di Matera e Bari. Approfondisce lo studio del repertorio flautistico e delle nuove tecniche con la flautista Annamaria Morini. Consegue il master in “Teoria e pratica della musica antica” presso l’Università di studi di Basilicata con Sergio Balestracci, Daniela Dolci e docenti della Schola Cantorum Basiliensis (Jesper Bøje Christensen, Veronique Daniels) discutendo una tesi sul III Libro dei madrigali di Gesualdo da Venosa sotto la guida del Prof. Dinko Fabris. Si perfeziona in flauto traverso (rinascimentale e barocco) con Marcello Gatti e Kate Clark nei corsi internazionali di musica antica di Urbino. Realizza per l’etichetta Brilliant Classics, 3 prime esecuzioni assolute storicamente informate: le Sonate en trio op. 3 di J. M. Hotteterre con l’ensemble siciliano Les Elements; l’intera raccolta de Il Primo libro delle canzoni a 4 voci del compositore lucano Marc’antonio Mazzone da Miglionico con l’ensemble le Vaghe Ninfe, nonché l’opera integrale delle Triosonate di Egidio Romualdo Duni con il Duniensemble; in uscita le sonate op. 2 per violino/traversiere e basso continuo di Antonio Duni. Partecipa, inoltre, all’incisione dell’opera di Salvatore Sciarrino “Studi sull’intonazione del mare” per la Stradivarius nell’ambito del Festival delle Nazioni di Città di Castello. È vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali tra cui il premio L. Nono 1999 per la miglior performance contemporanea. Ha collaborato come primo traversiere e flauto dolce dell’Orchestra Barocca Siciliana, orchestra Orfeo Futuro, dell’Orchestra della cappella Santa Teresa dei Maschi di Bari e dell’Orchestra Internazionale d’Italia nell’ambito del Festival della Valle d’Itria, si è esibita sotto la direzione di Diego Fasolis e Daniel Cohen, Antonio Greco realizzando dirette per la RAI Radio3. Ha preso parte, in qualità di solista e camerista, a festival nazionali ed internazionali: Il Barocco Festival di Sanremo, Le vie Del Barocco di Genova, Mousiké e Urticanti, nonché il festival Wanda Landowska e Festival Duni, suonando con artisti ed ensemble cameristici tra cui il Quartetto Icarus di flauti dolci, l’ensemble barocco francese La Faenza diretta da Marco Horvat, il Collegium Musicum di Bari, i Solisti Lucani, il Flart Quartet, il trombonista Michele Lomuto e con il ghirondista Marcello Bono. Sensibile alla cultura musicale antica e popolare, si dedica anche allo studio degli strumenti tipici della musica tradizionale (ciaramella, flauto doppio, Galoubet-Tamburin, ghironda).
Claudia Di Lorenzo, diplomata in pianoforte, clavicembalo, laureata con il massimo dei voti in materie letterarie ad indirizzo musicologico presso l’Università degli studi di Parma, ottenendo, in seguito, la specializzazione in storia dell’arte con il massimo dei voti presso l’Università degli studi di Bari. Dal 1995 si dedica all’approfondimento teorico pratico della musica antica, collaborando con diverse formazioni strumentali nazionali, come solista ed in formazioni cameristiche. Come continuista dell’orchestra barocca del “Festival Duni” di Matera ha inciso, nel 2001, in prima esecuzione assoluta, l’Oratorio sacro Giuseppe Riconosciuto (prima edizione moderna), edito dalla Dongiovanni con alla direzione il M° Vito Paternoster; come continuista ha curato la realizzazione del basso continuo delle maggiori opere di E.R.Duni rappresentate a Matera, collaborando insieme al soprano barocco Mimì Coviello alla revisione moderna di un inedito Pastiche di E.R. Duni. Si è perfezionata presso la Scuola Musicale di Milano con Emilia Fadini per la letteratura clavicembalistica antica e contemporanea, Giorgio Matteoli per la musica d’insieme ed Andrea Di Renzo per la tecnica sul clavicembalo, clavicordo, fortepiano; ad Urbino, con Enrico Baiano, per il clavicembalo e Andrea De Micheli, per il basso continuo. Ufficio stampa di diversi festival e rassegne concertistiche, collabora con riviste di arte e cultura; ha realizzato diversi seminari e curato pubblicazioni sulla retorica di Girolamo Frescobaldi, su Bernardo Storace, Barbara Strozzi ed Artemisia Gentileschi ottenendo lusinghieri consensi, in qualità di clavicembalista, relatrice al II Convegno internazionale “Il Clavicembalo in Europa” svoltosi a L’Aquila. Ha conseguito il master biennale di Specializzazione di Musica Antica e Rinascimentale organizzato dall’Università della Basilicata perfezionandosi con i docenti della prestigiosa Hochschule für Musik di Basilea, Daniela Dolci per basso continuo all’organo e musica da camera e Jesper Christensen per clavicembalo e basso continuo. Nel 2018 ha effettuato, con il Duni Ensemble, l’incisione dell’integrale delle sonate op. 1 di Egidio Romualdo Duni con etichetta Brilliant Classics; in agosto 2025 è attesa la pubblicazione delle sei sonate per violino e b.c. di Antonio Duni, fratello maggiore di Egidio.
Giulio Lomartire, nato a Taranto nel 1998 ha avviato lo studio delle percussioni presso il locale liceo musicale sotto la guida del M° Francesco Lomagistro. Successivamente si trasferisce a Roma per affrontare lo studio della composizione presso il Saint Louis College of Music con i Maestri Gianluca Podio, Adriano Melchiorre, Mario Gagliani e Silvio Relandini. Nel frattempo realizza esperienze in vari ambiti come esecutore (polistrumentista presso svariati progetti musicali in ambito pop, rock e fusion jazz in tutta Italia, percussionista con l’Orchestra della Magna Grecia, direttore d’orchestra in eventi organizzati dal Saint Louis College of Music presso il parco della musica a Roma) e come compositore e arrangiatore. In quest’ultima veste, fra l’altro, ha collaborato col M° Paolo Vivaldi come compositore e orchestratore per colonne sonore di diverse produzioni televisivi di pertinenza Rai e Mediaset.