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BARI – EurOrchestra – Mercoledì 15 ottobre, nella Biblioteca Nazionale il concerto della pianista Sofia Elefante, “Divina lunghezza e miniature”

Ottobre 15

EurOrchestra – Piano Festival San Nicola

Concerti in Biblioteca 2025

 

 

«Divina lunghezza e miniature»

 

L’EurOrchestra prosegue il suo cartellone musicale in biblioteca, per celebrare il connubio tra arte musicale dal vivo, memoria e cultura storica. In scena il concerto della giovane e talentuosa pianista Sofia Elefante, su musiche di Schubert, Skrjabin e Guastavino. 

 

Mercoledì 15 ottobre, ore 17,30

 

Auditorium della Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti di Bari

 

 

 

Mercoledì 15 ottobre, alle 17,30, prosegue il cartellone musicale dei «Concerti in Biblioteca» 2025 del «Piano Festival San Nicola» dell’EurOrchestra, con la direzione artistica dei maestri Francesco Lentini e Angela Montemurro: la stagione musicale è organizzata in sinergia con la Biblioteca Nazionale Sagarriga Visconti di Bari, per celebrare il connubio tra arte musicale dal vivo, memoria e cultura storica.

 

Nell’Auditorium della Biblioteca (sede di tutti gli appuntamenti, ad ingresso libero, in via Pietro Oreste 45) va in scena il concerto «Divina lunghezza e miniature», con protagonista la pianista Sofia Elefante, giovane promessa del concertismo pugliese, vincitrice di concorsi nazionali e internazionali. In programma la Sonata in la minore D 784 op. 164 di Franz Schubert, cinque Preludi op. 16 e due Studi op. 8 di Aleksandr Skrjabin, e La niñas de Santa Fè (dai 3 Romances Argentinos) di Carlos Guastavino.

La Sonata in la minore di Schubert, composta nel 1823, rappresenta una delle pagine più intime e drammatiche del suo catalogo pianistico: un’opera di contrasti, segnata da un tono elegiaco e da una tensione interiore che tradisce l’inquietudine degli ultimi anni di vita del compositore viennese. Nel primo movimento, l’energia quasi beethoveniana si intreccia con la malinconia tipicamente schubertiana, mentre l’Andante centrale distilla un lirismo sospeso e dolente, preludio al finale di austera essenzialità, dove la “divina lunghezza” evocata da Schumann nel descrivere la musica di Schubert trova qui una concentrazione poetica di rara intensità.

 

Il concerto è poi dedicato all’universo visionario di Aleksandr Skrjabin, autore che trasformò il linguaggio pianistico in una sorta di esperanto mistico-sonoro. Nei Preludi op. 16, scritti tra il 1894 e il 1895, emerge il progressivo allontanamento dalle forme tradizionali e l’avvicinamento a un cromatismo sempre più rarefatto, che anticipa le esperienze simboliste del primo Novecento. Gli Studi op. 8, invece, mostrano un virtuosismo trascendente: non semplice esercizio tecnico, ma tensione metafisica, in cui l’energia ritmica e la densità armonica diventano strumenti di espressione spirituale.

 

A chiudere il programma, la grazia melodica e il calore lirico di «La niñas de Santa Fè» del compositore argentino Carlos Guastavino, spesso definito “lo Schubert sudamericano” per la sua naturalezza melodica e la sua scrittura intimamente legata al canto popolare. Il brano, intriso di nostalgia e delicatezza, è un omaggio alla tradizione musicale argentina filtrata attraverso il linguaggio colto e raffinato del pianismo novecentesco.

 

L’appuntamento si inserisce nel progetto culturale dell’EurOrchestra, volto a valorizzare giovani talenti del territorio e a far dialogare le pagine immortali della grande letteratura pianistica con l’atmosfera raccolta e suggestiva della Biblioteca Nazionale di Bari, luogo dove la musica incontra la memoria e la conoscenza. Informazioni su eurorchestra.it, 328.447.55.14.

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