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BARI teatro: 12 maggio ROMANZO D’INFANZIA AL PICCINNI (FESTIVAL MAGGIO ALL’INFANZIA)

Maggio 12, 2024

12 MAGGIO
“ROMANZO DI INFANZIA”
COMPAGNIA ABBONDANZA BERTONI

ph Marco Caselli Nirmal

FESTIVAL MAGGIO ALL’INFANZIA

Teatro Piccinni, ore 18

Il pluripremiato “Romanzo d’infanzia” di Compagnia Abbondanza Bertoni, con oltre 700 repliche in Italia e all’estero, domenica 12 maggio arriva al teatro Piccinni di Bari. Lo spettacolo inaugura la XXVII edizione del festival “Maggio all’infanzia” e si inserisce nell’ambito della Stagione Teatrale 23/24 del Comune di Bari, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Nato dal sodalizio artistico di Letizia Quintavalla, Bruno Stori, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, “Romanzo d’infanzia” (Vincitore del premio ETI/STREGAGATTO 1997/98) è uno spettacolo al limite, destinato perennemente a porsi al confine tra i linguaggi e le età, tra le risate dei bambini e la silenziosa e commossa partecipazione degli adulti, tra ciò che è lecito attribuire a quell’età ambigua e ciò che tuttora sembra illecito. (Consigliato a partire dai 6 anni)

Biglietti disponibili online al link bit.ly/3Uc1BUE e in tutti i punti vendita Vivaticket, presso la biglietteria del Teatro Piccinni 080 5772465 | 328 6917948 dal mercoledì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Al Teatro Piccinni

 

SCHEDA SPETTACOLO

Quintavalla – Stori – Compagnia Abbondanza/Bertoni
ROMANZO D’INFANZIA
testo BRUNO STORI
coreografia e interpretazione MICHELE ABBONDANZA e ANTONELLA BERTONI
regia e drammaturgia LETIZIA QUINTAVALLA e BRUNO STORI
musiche ALESSANDRO NIDI
ideazione luci LUCIO DIANA
elaborazioni sonore MAURO CASAPPA
costumi EVELINA BARILLI
fonica TOMMASO MONZA
luci e direzione tecnica CLAUDIO MODUGNO
coproduzione TEATRO TESTONI RAGAZZI
con il sostegno di MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI – DIP. SPETTACOLO

Vincitore del premio ETI/STREGAGATTO 1997/98

Romanzo d’infanzia è uno spettacolo in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche dai bambini. L’infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male. Se è vero che d’amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. Tra gli eterni deboli ci sono i bambini. Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la drammaturgia e il lavoro con i danzatori-attori, considerati più importanti del personaggio, del testo e portatori di materiale umano prezioso e vivo. Questo lavoro parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli. In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere. Una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore.

Dettagli

Data:
Maggio 12, 2024
Categoria Evento: