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Bari – Venerdì 23 maggio reading di Paolo Panaro de LE DUE ZITTELLE di Tommaso Landolfi, graffiante e ironico ritratto familiare

Maggio 23

Venerdì 23 maggio in Vallisa a Bari per «Incroci» della compagnia Diaghilev

«Le due zittelle», graffiante

e ironico ritratto familiare

Reading di Paolo Panaro del racconto «palazzeschiano» di Tommaso Landolfi

Le anziane Lilla e Nena, sprofondate nella più tetra e «muffosa» provincia italiana, prigioniere di un’esistenza sulla quale sembra essersi depositata «un’impalpabile polverina grigia», sono le protagoniste del libro «Le due zitelle», il racconto di Tommaso Landolfi pubblicato per la prima volta da Bompiani nel 1946 del quale venerdì 23 maggio (ore 21) Paolo Panaro offre una lettura scenica all’auditorium Vallisa di Bari per la rassegna «Incroci», appendice di «Teatro Studio 2025» della Compagnia Diaghilev realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari.

Landolfi tratteggia con graffiante ironia la vita di due sorelle, ingrigite e ammuffite in una casa-prigione in cui spadroneggia una decrepita madre paralizzata, ma implacabilmente autoritaria, che comunica solo percuotendosi il petto, con una beffarda e turbolenta scimmia, Tombo, unico «maschio di casa», anche se «debitamente castrato», e, sullo sfondo, «un’annosetta fantesca», Bellonia, assolutamente simile alle padrone. Insomma, ci sono tutti i presupposti per un bonario e ironico bozzetto, per una vecchia stampa provinciale di sapore palazzeschiano.

Ma cosa succede se, appena liberate dall’incubo della dispotica madre, le due «zittelle» scoprono che di notte Tombo inscena sfrenati e blasfemi cerimoniali nella cappella dell’attiguo monastero? E se, a giudicare dell’operato della scimmia, vengono chiamati due religiosi, monsignor Tostini, appartenente alla più «declamatoria e retriva genia» degli uomini di fede, e il giovane padre Alessio, veemente e appassionato seguace di un Dio estraneo alle «complicate partite di dare ed avere» degli uomini? Succede che i due si scontrano senza esclusione di colpi e che il fortunato lettore può assistere alla più incredibile e fulminante delle dispute teologiche. Ma anche che il tranquillo bozzetto lascia improvvisamente posto al più oltraggioso sarcasmo, alla più acre irriverenza di quello che Landolfi ha sempre considerato «il mio miglior racconto» e Montale definì, nel risvolto della prima edizione, uno dei «maggiori “incubi” psicologici e morali della moderna letteratura europea».

Info e prenotazioni 333.1260425.

Dettagli

Data:
Maggio 23
Categoria Evento:

Luogo

Bari