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Festival CASA VAN WESTERHOUT a Mola di Bari – Il 9 e 12 novembre il ritorno di DOÑA FLOR, l’operina capolavoro del compositore pugliese di origini fiamminghe
Dicembre 9
Il 9 e 12 novembre nell’ambito della rassegna promossa dall’Agìmus con il Comune
Mola di Bari, il ritorno di Doña Flor
al festival «Casa van Westerhout»
Doppia anteprima l’8 novembre. E poi spettacoli, un convegno di studi, concerti,
un concorso lirico e visite guidate ai luoghi del compositore di origini fiamminghe
Tra i capolavori del teatro d’opera italiano di fine Ottocento, l’atto unico «Doña Flor» di Niccolò van Westerhout torna in scena in un’edizione speciale per il progetto dell’Agìmus di Mola di Bari, che celebra nella città natale il grande compositore di origini fiamminghe in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sabato 9 novembre, alle ore 21, la messa in scena di «Doña Flor», nella versione per pianoforte e canto prevista dallo stesso autore, inaugurerà la terza edizione del festival «Casa van Westerhout» nel Teatro Comunale intitolato al musicista, dove l’opera debuttò il 18 aprile 1896 e dove verrà replicata martedì 12 novembre, sempre alle ore 21.
Il festival sarà preceduto da una doppia anteprima in programma venerdì 8 novembre, sempre nel teatro Comunale, con un racconto dell’opera riservato ai ragazzi delle scuole (ore 11) e una presentazione del festival in forma di dibattito pubblico sulle prospettive di «Casa van Westerhout» nelle attività culturali di Mola di Bari (ore 20).
Musicata su libretto di Arturo Colautti e ambientata nella Venezia del Seicento, l’opera «Doña Flor» è stata ripensata in chiave moderna, senza però alterarne l’essenza musicale e drammatica originaria. Con grande rispetto per lo stile verista che caratterizza la partitura, si è scelto, infatti, di arricchire la messa in scena con elementi di contemporaneità, tra cui l’inserimento di monologhi che intervallano le scene musicali, eseguite al pianoforte da Piero Rotolo con un cast di cantanti comprendente il soprano Luisella De Pietro nel ruolo del titolo, il baritono Carlo Provenzano nei panni del marito ambasciatore don Filippo Olivarez e il tenore Leonardo Gramegna nelle vesti del giovane patrizio veneto Alvise Malipiero, amante di Doña Flor, tutti abbigliati con i costumi di Rosa Lorusso, mentre il coretto di gondolieri canterà dietro le quinte come previsto dall’autore.
L’idea scenica e i testi aggiuntivi sono di Cristian Levantaci, lui stesso voce narrante di questi interventi inediti che, non solo amplificano l’impatto emotivo della narrazione, ma offrono al pubblico una nuova prospettiva sull’interiorità dei personaggi, mettendo in risalto temi universali come il conflitto tra il dovere e il desiderio. Tra l’altro, prima della rappresentazione di sabato 9 novembre, alle ore 18 e 19.30, sono state organizzate due visite guidate nella casa-museo dedicata al compositore presente all’interno nel Teatro Comunale.
Il festival proseguirà il 10 novembre, dalle ore 10, con una giornata di studio su «Niccolò van Westerhout il suo tempo» curata da Galliano Ciliberti, autore dell’omonimo volume edito da Wip, la cui presentazione è prevista all’interno del simposio, che si concluderà con un concerto del soprano Silvia Caliò.
L’11 novembre, alle ore 20, è in programma lo spettacolo interattivo «Farfalle vaganti. Aspettando van Westerhout», anche questo tratto da un libro, ma di Matteo Summa, che della rappresentazione del lavoro firma la regia a quattro mani con Maurizio Pellegrini.
Un altro volume, «Uno chef all’Opera. La cucina preferita dai grandi compositori», nel quale l’autore, il rinomato cuoco Innocente Galluzzi, interpreta in chiave gastronomica il tema stesso di alcune tra le opere liriche italiane più famose, compresa «Doña Flor», verrà presentato mercoledì 13 novembre (ore 20) con annessa degustazione.
Giovedì 14 novembre (ore 20) la musica parlerà con la voce del soprano Maria Francesca Rossi, vincitrice lo scorso anno del Concorso internazionale di canto lirico Niccolò van Westerhout, che quest’anno avrà come presidente di giuria il mezzosoprano Luciana D’Intino, responsabile dei corsi di canto dell’Accademia Teatro alla Scala. La finale è in programma domenica 17 novembre (ore 19) al termine di una giornata che prevede in mattinata una visita a Villa De Stasi, dove van Westerhout si isolava per comporre (ore 9.30), un’altra negli spazi del Teatro Comunale (ore 10 e 11.30) e, infine, un recital al Poggio delle Antiche Ville con il mezzosoprano Damiana Sallustio, il soprano Antonia Giove e il baritono Antonio Stragapede accompagnati dalla pianista Grazia Candeliere (ore 11).
Le manifestazioni sono a ingresso gratuito, eccezion fatta per alcuni spettacoli, per i quali è previsto un biglietto simbolico di 2 euro. Info 368.568412 e 393.9935266.