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FONDAZIONE PASQUALE BATTISTA Triggiano – Domenica 9 novembre GALA’ LIRICO con arie e pagine corali di Verdi, Puccini, Mozart, Donizetti, Rossini e Bizet

Novembre 9

Domenica 9 novembre a Triggiano per la Fondazione Pasquale Battista

«I Fiori Musicali», galà lirico

per celebrare il melodramma

Grandi arie e pagine corali di Verdi, Puccini, Mozart, Donizetti, Rossini e Bizet

Un florilegio di famose arie e pagine corali tratte dal grande repertorio melodrammatico, da Verdi a Puccini, da Mozart a Donizetti, da Rossini a Bizet. È la proposta della Fondazione Pasquale Battista intitolata allo storico di Triggiano che per oltre cinquant’anni ha contribuito alla valorizzazione dell’eredità culturale della propria città. L’appuntamento con il «Galà lirico», in programma a ingresso libero domenica 9 novembre, alle ore 20, nella Chiesa Santa Maria Veterana di Triggiano, chiude la seconda edizione della stagione concertistica «I Fiori Musicali» firmata da Nicola Petruzzella, che dirige un cast composto dal soprano Rosa Angela Alberga, dal Coro polifonico «Luigi Capotorti» e dal pianista Vito della Valle di Pompei.

Il Galà si aprirà nel segno di Verdi con un celebre passo da «Il trovatore», il coro «Le fosche notturne spoglie» intonato nel secondo atto da un gruppo di zingari spagnoli che, all’alba, cominciano a lavorare con l’incudine, accompagnati dalle loro donne.

Si cambierà completamente registro con due pagine di Mozart, la prima delle quali è l’aria di Donna Elvira «Mi tradì quell’alma ingrata» tratta dal «Don Giovanni», pezzo che, oltre a svolgere una funzione psicologica fondamentale per il personaggio, esprime tutto il coacervo di sentimenti della protagonista, carica di rabbia e rancore verso Don Giovanni, dal quale è stata tradita, ma anche incapace di smettere di amare il «dissoluto punito» e provare pietà per la sua sorte. A seguire si ascolterà il coro che, dal «Così fan tutte», intonerà «Bella vita militar», elogio al reggimento, all’epoca riferimento di ogni nobile canone etico ed estetico piegato con la musica a un ironico rovesciamento di senso. Seguirà l’aria delle pettegole «Sarìa possibile?» dall’«Elisir d’amore» di Donizetti, nella quale è impegnato anche il coro.

Altra pagina d’insieme è prevista con un’incursione nella produzione di Rossini, del quale è in programma «Sposa del grande Osiride» dal dramma serio «Aureliano in Palmira», opera ricca di auto-imprestiti ma anche di momenti di notevole fattura drammatico-musicale. E ancora le voci d’insieme saranno protagoniste con l’ulteriore omaggio al genio di Verdi, del quale si ascolterà il celebre coro dei profughi scozzesi «Patria oppressa» dal «Macbeth».

Dopo una Fantasia sull’opera, seguirà uno dei cavalli di battaglia di Maria Callas, «Quanto cielo! Quanto mar!» da «Madama Butterfly» di Puccini, nel quale la protagonista Cio Cio-San è affiancata dal coro femminile, mentre l’ensemble di voci si farà interprete solitario in «O signore dal tetto natìo» da «I lombardi alla prima crociata», opera con la quale il giovane Verdi mostrò già di saper produrre ampie pennellate musicali ad effetto in grandiose scene d’insieme di forte impatto drammatico.

Si proseguirà con il «Coro a bocca chiusa» da «Madama Butterfly» di Puccini. E dopo il «Va’ pensiero» dal «Nabucco» di Verdi il finale sarà nel segno di una pagina d’opera che, al pari della precedente, non ha certo bisogno di presentazioni, la «Habanera» dalla «Carmen» di Bizet, anche questa pensata per far dialogare coro e protagonista dell’opera, la celebre sigaraia di Siviglia.

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