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Giovedì 31 e venerdì 1 appuntamenti Ventinovenove: Chiara Becchimanzi a Collepasso per “Crita. Festival delle arti” e Mario Perrotta a Bagnolo del Salento per “Intrecci di storie”

Giovedì 31 e venerdì 1 doppio appuntamento con Ventinovenove: Chiara Becchimanzi a Collepasso per “Crita. Festival delle arti” e Mario Perrotta a Bagnolo del Salento per “Intrecci di storie”.
Due date con i progetti della cooperativa Ventinovenove: “Crita – Festival delle arti”, rassegna itinerante dedicata al teatro, alla musica e alla danza, con la direzione artistica di Gabriele Polimeno e Mary Negro e Fata il progetto di Rigenerazione Urbana e Sociale a leva Culturale promosso da Jata Aps e finanziato da Puglia Capitale Sociale 3.0 della Regione Puglia che da circa un anno e mezzo porta avanti numerose attività all’interno della Comunità di Bagnolo: spettacoli dal vivo, presentazioni libri, incontri, proiezioni, laboratori artistici, percorsi di formazione musicale e teatrale.
Giovedì 31 Luglio alle 21 (ingresso con contributo libero e prenotazione) al Palazzo Baronale di Collepasso, per “Crita – Festival delle arti”, c’è Chiara Becchimanzi con “Terapia intensiva”. Latinense di nascita, napoletana di sangue, ostiense per scelta ed eoliana nel cuore, “blatera” sul palco dall’adolescenza, e inventa storie da quando ricorda. È attrice, autrice, regista, stand up comédienne, romanziera, attivista, progettista culturale e chi più ne ha più ne metta.
Dopo “Terapia di gruppo” e “Terapia d’urto – Dio Patria e Famiglia”, che hanno attraversato tutta l’Italia, Chiara Becchimanzi completa la trilogia psicologica con “Terapia intensiva – Beata ignoranza”. Perché chi sa di non sapere è saggio…ma chi non sa di non sapere è beato. Beata l’ignoranza che non si fa domande, che crede a ciò che vuole, che ha paura di ciò che non conosce e odia chi non è d’accordo. Ma soprattutto beatə noi, che possiamo riderne.
Venerdì 1 agosto, a Bagnolo del Salento, “Crita. Festival delle arti” incontra “Fata” dando vita al cartellone “Intrecci di storie”, alle 21, nel parco Vincenzo Iaconisi, in via Sac. Schiattino (Ingresso libero con prenotazione). Ospite Mario Perrotta, drammaturgo e attore salentino tra i più apprezzati della scena teatrale italiana, con la prima tappa di “Manuale di sopravvivenza”, nel quale interpreta “Terra matta” di Vincenzo Rabito. Un progetto speciale per l’estate 2025, che invita il pubblico a seguire un vero e proprio percorso teatrale: quattro appuntamenti pensati come le tappe di un viaggio nella vita di Rabito – soldato, bracciante, emigrante, padre – narrata con ferocia, tenerezza e umorismo in una lingua “sgrammaticata” e potentemente espressiva. A ogni appuntamento il pubblico incontrerà una parte diversa della storia di “Terra matta” e potrà quindi scegliere di seguire una o più tappe, oppure attraversare insieme tutto il capolavoro rabitese partecipando a tutti gli appuntamenti.
Un’occasione unica per incontrare uno dei testi più sorprendenti della nostra letteratura recente, che Andrea Camilleri definì “un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso”, un intreccio tra parole e musica che è diventato, dello stile di Mario Perrotta, un tratto inconfondibile. “Manuale di sopravvivenza” è un progetto che unisce parola, corpo e memoria collettiva, portando in scena l’epopea di un uomo qualunque che attraversa il secolo con forza, ingegno e testardaggine.
CRITA – FESTIVAL DELLE ARTI
“Piantati in asso” è il tema dell’ottava edizione di “Crita – Festival delle arti”, che fino a metà settembre fa tappa a Galatone, Bagnolo del Salento, Collepasso, Cutrofiano e Maglie. Il tema di quest’anno gioca con la parola “Asso” che dà il nome al fiume che attraversa il territorio salentino toccando tutti i Comuni coinvolti, conosciuto come Canale dell’Asso. Un’edizione dedicata all’acqua generatrice del ciclo di rinascita, abitando il territorio del fiume più lungo del Salento con un programma di spettacoli che promuove i borghi e le comunità delle aree interne. “Piantati in asso”, in questo caso, porta con sé il senso dell’espressione che indica l’abbandono senza preavviso ma assume anche il significato di radicamento, “è l’orgoglio del legame con la nostra terra del Sud”, spiegano i direttori artistici Mary Negro e Gabriele Polimeno, “con la consapevolezza di aspettare treni che forse tarderanno a passare. L’acqua, inoltre, è un bene primario come del resto siamo convinti che lo siano la cultura e l’arte: tutte possono dissetare l’essere umano”.
La rassegna che mira a proporre un’offerta culturale e teatrale di qualità nelle aree più periferiche. Il nome “Crita” deriva da un termine tipico del dialetto locale che ha una doppia valenza: il “critare” è l’atto del gridare e del farsi sentire. Ma significa anche “creta”, argilla, materia tipica del territorio dalla cui lavorazione nascono manufatti artigianali che da sempre identificano il Salento dalle mille sfaccettature creative. Negli anni ha assunto un’altra valenza, ovvero trasformare i luoghi non usuali per il teatro o l’arte, vestendoli con “nuovi abiti” come le piazze, i frantoi, palazzi storici e altri, ospitando letterati, filosofi, musica da camera educando la comunità a viverli diversamente. Il primo artista a raccogliere la sfida fu l’attore e regista salentino, il premio UBU Mario Perrotta a cui si sono aggiunti in seguito Gianni Ciardo, Redi Hasa, Christian Di Domenico, Maria Mazzotta, Angela De Gaetano, Fabrizio Saccomanno, Franco Ferrante, Daniela Baldassarra, Mauro Racanati, Luciano Trombetta e molti altri.
Crita – Festival delle arti è una rassegna di teatro, musica e danza itinerante ideata e diretta da Gabriele Polimeno e Mary Negro, con la produzione della cooperativa Ventinovenove. Partner della manifestazione i Comuni di Collepasso, Cutrofiano, Galatone, Bagnolo del Salento, Maglie e altre realtà private e istituzionali: Zeronovenove, Jata Aps, Arti Puglia, Legacoop Puglia, Distretto Puglia Creativa, Cresco, Assitej e Puglia Culture.
Info: 353/4294041; 339/5745559; 329/3345515; daimon@29nove.com; www.29nove.com