
GRAVINA IN PUGLIA – Festival Lirica – 11 agosto, in scena il “RIGOLETTO” di Verdi, con la regia di Katia Ricciarelli e la direzione d’orchestra di Francesco Zingariello

Prosegue a Gravina in Puglia il Festival Giovanile della Lirica, con l’allestimento del capolavoro verdiano di “Rigoletto“, con la regia di Katia Ricciarelli, e la direzione dell’Orchestra 131 della Basilicata di Francesco Zingariello.
Lunedì 11 agosto, alle 21, il Piazzale del Castello Svevo di Gravina in Puglia si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto per accogliere il capolavoro verdiano del “Rigoletto”, uno dei momenti più attesi della quarta edizione del Festival Giovanile della Lirica (nell’ambito del progetto REMM – Residenze Musicali Murgiane). La regia è firmata da Katia Ricciarelli, mentre Francesco Zingariello dirigerà l’Orchestra 131 della Basilicata. Le scene portano la firma di Damiano Pastoressa, i costumi quella della sartoria Shangrillà. Sul palco un cast internazionale selezionato tramite il concorso-audizioni indetto nell’ottobre 2024 dall’associazione “Orchestra di Puglia e Basilicata”: Valentino Salvini (Rigoletto), Diana Nur (Gilda), Mario Greco (Duca di Mantova), Svitlana Melnyk (Maddalena) e Devis Fugolo (Sparafucile).
Composto da Giuseppe Verdi nel 1851 su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, «Rigoletto» debuttò l’11 marzo dello stesso anno al Teatro La Fenice di Venezia, riscuotendo un trionfo immediato. L’opera segna una svolta nella produzione verdiana, unendo dramma psicologico e tensione teatrale con un’eccezionale ricchezza melodica. Al centro vi è la figura tragica di Rigoletto, buffone di corte e padre amorevole, diviso tra il cinismo imposto dal ruolo e la tenerezza assoluta per la figlia Gilda: un amore filiale che diventa il fulcro emotivo dell’opera. Accanto a questo, i temi della vendetta, dell’inganno, del potere corrotto e del destino ineluttabile danno vita a una trama di intensa forza drammatica.
Le pagine musicali sono tra le più celebri del repertorio lirico: dalla brillante “Questa o quella” alla struggente “Caro nome”, dalla celebre “La donna è mobile” alla potenza dell’aria “Cortigiani, vil razza dannata”, fino al quartetto “Bella figlia dell’amore”, considerato uno dei momenti più alti dell’arte di Verdi. Un capolavoro che, a distanza di oltre un secolo e mezzo, continua a commuovere e a sedurre il pubblico di tutto il mondo.
«È un’opera che amo moltissimo: curiosamente ho interpretato il ruolo di Gilda una volta sola – spiega la regista e soprano dalla carriera internazionale Katia Ricciarelli –, perché lo consideravo un ruolo da soprano un po’ più leggero del solito. Ma è un titolo che conosco benissimo, nel quale Verdi indaga come solo lui sa fare un rapporto stretto e familiare. Pensiamo a come sviluppa l’amore filiale nel Trittico, tra “Rigoletto”, “Il trovatore” e “La traviata”, ma anche ne “I due Foscari”. Trovo che l’opera lirica di repertorio non possa avere allestimenti o “invenzioni” troppo moderni. Mi piace rispettare una visione classica e tradizionale, che segua anche il linguaggio stesso dell’opera. Che nasce per raccontare storie al popolo e alla gente semplice: questo per me è il nucleo di un lavoro come il mio».
Biglietto a 15 euro (ridotto 10 euro), infotel: 349.565.78.80, orchestradipugliaebasilicata.it.