
LECCE teatro: IL 3 MAGGIO “IL RONZIO DELLE VEDOVE” CHIUDE LA STAGIONE AL PAISIELLO.
Maggio 3

“IL RONZIO DELLE VEDOVE” CHIUDE LA STAGIONE AL PAISIELLO.
3 maggio, ore 21.00 – Teatro Paisiello, Lecce
È giusto condannare all’inferno chi dell’amore ha fatto un capolavoro? Da questa domanda nasce e attorno a questa domanda si sviluppa “Il ronzio delle vedove” di Asfalto Teatro che chiude la stagione teatrale del Comune di Lecce organizzata in collaborazione con Puglia Culture. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Paisiello il prossimo 3 maggio (ore 21.00). L’azione si svolge nella camera ardente di Don Giovanni, dove, le sue amanti, ormai vedove, lo piangono e lo ricordano in perfetta armonia e complicità. Scritto, diretto e interpretato da Aldo Augieri e Simonetta Sansonetti “Il ronzio delle vedove” è con Cinzia Aiuto, Claudia Amoruso, Silvia Bressan, Tommaso D’Amico, Nicole Gentile, Mafalda Greco, Raffaella Leone, Gabriella Malena Luperto, Margherita Manco, Gabriella Margiotta, Giuseppe Vergori e la partecipazione speciale di Maurizio Morello. Danza di Anna Maria Bianco, Natalia Tarantini, Sofia Ceino, solista Cecilia Leo. Coreografie di Barbara Vullo. Scenografia Daniele Sciolti, costumi di Lilian Indraccolo.
Info: https://www.pugliaculture.it/evento/il-ronzio-delle-vedove/
SCHEDA SPETTACOLO
Asfalto Teatro
IL RONZIO DELLE VEDOVE
scritto, diretto e interpretato da ALDO AUGIERI E SIMONA SANSONETTI
con Cinzia Aiuto, Claudia Amoruso, Silvia Bressan, Tommaso D’Amico, Nicole Gentile, Mafalda Greco, Raffaella Leone, Gabriella Malena Luperto, Margherita Manco, Gabriella Margiotta, Giuseppe Vergori
con la partecipazione speciale di Maurizio Morello
danzano Anna Maria Bianco, Natalia tarantini, Sofia Ceino,
solista Cecilia Leo
coreografie Barbara Vullo
scenografia Daniele Sciolti.
costumi di Lilian Indraccolo
L’azione si svolge nella camera ardente di Don Giovanni, dove, le sue amanti, ormai vedove, lo piangono e lo ricordano in perfetta armonia e complicità. Leporello, suo fedele servitore, ne tesse le lodi, per poi viscidamente tentare di prenderne il posto nei cuori delle donne e del pubblico o almeno così egli spera. Lo spettacolo nasce e si sviluppa attorno ad una domanda: è giusto condannare all’inferno chi dell’amore ha fatto un capolavoro?