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MOLA DI BARI – 26 ottobre in scena il Duo Zephyros per la Rassegna Organistica Internazionale: suonano l’organista Vincenzo Palumbo e il sassofonista Christian Summa

Ottobre 26

«A sonar con Eros e Morfeo»

A Mola di Bari la musica incontra la poesia: l’organo e il sax del Duo Zephyros nella Rassegna Organistica Internazionale, per un suggestivo viaggio tra testi e note.

Domenica 26 ottobrealle 20, nella Chiesa di San Domenico a Mola di Bari, prosegue la XVI edizione della Rassegna Organistica Internazionale di Santa Maria del Passo, diretta da Margherita Sciddurlo. Il Duo Zephyros, formato dall’organista Vincenzo Palumbo e dal sassofonista Christian Summa, sarà il protagonista di una serata concertistica che fonderà musica e parole: le “voci” del sax e dell’organo si incontrano in uno stretto rapporto tra musica e poesia, in un suggestivo viaggio tra testi e note che presenterà un impaginato costruito ad arte.

 

Il titolo del concerto, A sonar con Eros e Morfeo, racchiude l’essenza di questo itinerario sonoro sospeso tra passione e sogno, tra l’incanto dell’amore e l’abbandono al riposo dell’anima. Palumbo e Summa trasformano il repertorio vocale in dialogo strumentale, restituendo la voce dei poeti e dei compositori attraverso un timbro denso e avvolgente, dove l’organo diventa respiro e il sax un canto sospeso, capace di farsi parola. Il percorso si apre con l’intensità madrigalistica di Amarilli mia bella di Giulio Caccini, pagina emblematica del primo Seicento, dove il potere della parola si fonde con la nascente sensibilità monodica. La trasposizione per organo e sax sottolinea la purezza della linea melodica e l’intima vibrazione affettiva del testo amoroso, in un continuo gioco di sospiri e chiaroscuri.

 

Dalla voce rinascimentale si passa al lirismo romantico con tre celebri Lieder di Robert Schumann tratti dal ciclo Dichterliebe: Im wunderschönen Monat Mai e Ich grolle nicht. Nelle elaborazioni di Summa, le tensioni poetiche di Heine si rispecchiano nei colori del sax, che assume ora il ruolo del poeta, ora quello dell’eco interiore della parola. L’organo diventa in questo caso una seconda voce, un flusso armonico che avvolge e amplifica la malinconia e la delicatezza schumanniana. Segue Una furtiva lagrima di Gaetano Donizetti, una delle arie più celebri del melodramma ottocentesco, riletta come pura essenza melodica, spogliata del canto ma non del sentimento. Nel dialogo tra i due strumenti emerge la dolcezza del tema, che qui si fa confessione intima, sospesa tra umanità e trascendenza.

 

Con Zefiro torna e di soavi accenti di Claudio Monteverdi si entra nel cuore del madrigale barocco, dove l’immagine del vento primaverile che risveglia la natura diventa metafora del risveglio dell’amore. La versione per sax e organo trasforma il canto a due voci in una danza di respiri intrecciati, evocando la leggerezza e la grazia delle rime petrarchesche. Dopo l’intensità della parola poetica, il programma trova uno spazio di libertà virtuosistica con Improvisation et Caprice di Eugène Bozza, brano per sax solo che unisce estro tecnico e fantasia melodica, lasciando emergere la forza comunicativa dello strumento in tutta la sua estensione timbrica.

 

All’organo solo è affidata poi la Sonata n. 3 in la maggiore op.65 di Felix Mendelssohn, vertice del romanticismo organistico, dove la solennità dell’incipit (Con moto maestoso) si sposa con un profondo senso di spiritualità e con la chiarezza architettonica della forma. Il successivo Die Würd, da Heldenmusik di Georg Philipp Telemann riporta il pubblico nel clima barocco, con il suo equilibrio tra nobiltà e teatralità, in cui il sassofono, con la sua voce “moderna”, si fonde sorprendentemente con la scrittura antica, come ponte tra epoche e linguaggi.

 

La parte conclusiva del concerto, più intima e contemplativa, intreccia le atmosfere notturne e il tema del sogno: Ninna nanna di Francesco Paolo Tosti, sospesa tra eleganza melodica e malinconia tutta italiana; Der Mond kommt still gegangen di Clara Schumann, una miniatura di poesia e dolcezza lunare; e Der Tod und das Mädchen di Franz Schubert, vertice tragico e struggente del Lied romantico, in cui la morte e la giovinezza dialogano in un abbraccio musicale di intensa umanità. Il bis, Eternal sunshine of divine light di Georg Friedrich Händel, suggella idealmente l’intero percorso: un raggio di luce divina che attraversa il concerto, restituendo alla musica la sua funzione originaria di canto e preghiera.

 

L’ingresso è libero, fino a esaurimento posti. La Rassegna Organistica Internazionale di Santa Maria del Passo è promossa dall’associazione culturale «Arte & Musica» e sostenuta dal Ministero della Cultura, dal Consiglio Regionale della Puglia e dal Comune di Mola di Bari, in partnership con la Fondazione Pasquale Battista e il supporto del main sponsor Levigas Luce e Gas. Per informazioni: 340.376.15.50.

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