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Mola di Bari – Sabato 10 maggio il TRIO MARIOZZI e l’attore GIANCARLO LUCE in un concerto-racconto sui rapporti tra Beethoven e Goethe

Maggio 10

Beethoven e Goethe, storia

di un’intesa che non sbocciò

Concerto-racconto con il Trio Mariozzi e la voce recitante di Giancarlo Luce

È dedicato al rapporto epistolare tra Goethe e Beethoven il progetto del Trio Mariozzi, formazione composta dal virtuoso del clarinetto Vincenzo Mariozzi, dal figlio violoncellista Francesco e dalla pianista Eugenia Tamburri, musicisti che con la voce recitante dell’attore Giancarlo Luce indagano alcuni aspetti privati del genio di Bonn messi in evidenza dall’incontro con il grande scrittore. L’indagine, in programma sabato 10 maggio (ore 20.45) al Teatro van Westerhout di Mola di Bari per le stagioni dell’Agìmus dirette da Piero Rotolo, avverrà attraverso la lettura di alcune lettere che saranno intervallate dall’esecuzione cameristica di due capolavori del corpus beethoveniano, vale a dire il Trio Op. 11 e il Trio Op. 38.

Beethoven aveva ardentemente desiderato incontrare Johann Wolfgang von Goethe, il più fine e venerato intellettuale dell’epoca, scrittore, poeta, drammaturgo, naturalista e genio fra i più possenti e versatili di tutti i tempi, nonché protagonista assoluto di un profondo mutamento nella coscienza culturale tedesca ed europea. Lo desiderava almeno dal 1809, da quando, cioè, aveva ricevuto l’incarico di comporre le musiche di scena per l’«Egmont», tragedia in cinque atti che Goethe aveva scritto nel 1787. Anche se autodidatta, Beethoven era un compositore colto e il suo mondo musicale era tutt’altro che avulso dal contesto letterario dell’epoca. Tra i contemporanei, oltre a Goethe e Hoffmann, Beethoven prediligeva Schiller e Klopstock, mentre tra i classici amava soprattutto Shakespeare e Omero. La letteratura gli era indispensabile, perché contribuiva a fargli comprendere il significato del proprio fare musica, a nutrire un umanesimo che per lui rappresentava quasi un’idea religiosa della realtà. Così, il 12 aprile 1811, Beethoven invia una lettera a Goethe per manifestargli l’entusiasmo con cui si era impegnato a tradurre in musica la sua tragedia e quanto desiderasse conoscere il suo giudizio in proposito: «Anche se fosse di biasimo – scrive il compositore – sarà proficuo per me e per la mia arte, e sarebbe bene accetto come il più grande elogio».

Goethe è soddisfatto, vede una perfetta coincidenza tra le proprie idee e la musica di Beethoven. Nel periodo 1810-1812 Beethoven musica anche alcuni Lieder su versi del poeta e i due s’incontrano nel 1812, tramite la comune amica Bettina Bretano, a Toplitz, una ridente cittadina termale dove Beethoven era solito recarsi per le cure termali. Tuttavia, tra i due non sboccerà mai una vera amicizia, tant’è che i rapporti non saranno sempre caratterizzati da troppa armonia ed equilibrio. Il futuro di quella relazione sarà pertanto contraddistinto da un’intesa mancata, ma resterà nella vita del musicista il segno profondo di un incontro determinante.

Biglietti su Vivaticket al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/rapporto-epistolare-fra-due-geni-beethoven-goethe/259489?culture=it-it.

Info 368.568412 e 393.9935266.

Dettagli

Data:
Maggio 10
Categoria Evento:

Luogo

Mola Di Bari
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