
N&B MARETERRA FESTIVAL a Bari – Domenica 22 giugno si chiude il ciclo sul CLAVICEMBALO BEN TEMPERATO di Bach con SOSSIO CAPASSO
Giugno 22

Domenica 22 giugno (ore 20) nella chiesa di San Giacomo a Bari
Bach, si chiude ciclo in tre concerti
sul «Clavicembalo ben temperato»
Protagonista il napoletano Sossio Capasso per l’N&B Mareterra Festival
È il clavicembalista napoletano Sossio Capasso il protagonista dell’ultimo dei tre concerti dedicati all’esecuzione integrale del secondo libro del «Clavicembalo ben temperato» di Johann Sebastian Bach, progetto programmato a Bari dall’N&B Mareterra Festival con la direzione artistica di Gilberto Scordari e l’organizzazione dell’associazione Aremu. L’appuntamento è in programma domenica 22 giugno, alle ore 20, nella chiesa di San Giacomo, che collabora alla realizzazione dell’evento patrocinato dalla Società Bachiana Italiana.
Allievo in pianoforte di Antonio Capuano, prima del perfezionamento con Sergio Fiorentino e Lazar Berman, e formatosi in organo e composizione con Anna Maria Robilotta e in clavicembalo con Enrico Baiano ed Elisabetta Guglielmin, Capasso ha partecipato in qualità di esecutore alle Celebrazioni Bachiane 2000 e ai progetti sull’«Arte della Fuga» e «Orgelbüchlein», quest’ultimo conclusosi con l’incisione di un disco nella sala Scarlatti del Conservatorio di Napoli della raccolta di corali per organo di Bach.
In questo concerto Capasso eseguirà otto tra i ventiquattro Preludi e Fughe che compongono il secondo volume del «Clavicembalo ben temperato», finito di compilare da Bach nel 1744, circa vent’anni dopo il primo, rispetto al quale venne pensato come volume complementare, per la sua maggiore complessità dei pezzi e le difficoltà tecniche e strutturali di fronte alle quali si trova l’interprete. Tant’è che Ferruccio Busoni considerava il primo libro per i musicisti, il secondo per i compositori. In ogni caso, ciascun libro contiene 24 coppie di preludi e fughe in tutte le dodici tonalità, maggiori e minori. E il titolo, «Clavicembalo ben temperato», origina dal proposito di Bach di mostrare i vantaggi del «temperamento equabile», vale a dire l’utilizzo di un sistema (poi rimasto in vigore) in cui l’ottava risultasse divisa in dodici semitoni uguali al posto di quello pitagorico per quinte naturali.
Bach scrisse la prima raccolta durante la permanenza a Köthen, mentre la seconda la concepì negli anni in cui si trovava a Lipsia. Tra l’altro, Bach scrisse il secondo libro nello stesso periodo in cui apparvero molti altri lavori per tastiera, tra cui la seconda e la terza parte del «Clavier-Übung», le «Variazioni Goldberg» del 1741 e la prima versione de «L’arte della Fuga». Ma, soprattutto, come spiega bene Christopher Axworthy, il secondo libro dimostra al pari di questi lavori coevi l’inesauribile inclinazione di Bach per diversi stili musicali.
Ingresso con contributo (5 euro) su prenotazione. Info 351.7510571 e mareterrafestival.com.