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NOCI – Chiostri e Inchiostri – Sabato 26 luglio prosegue con la terza giornata il festival letterario. Tra i tanti nomi il Premio Bancarella 2025 Milena Palminteri, Francesco Giorgino, Stefano Bizzotto, Erica Mou, Lino Guanciale e Matteo B. Bianchi

Luglio 26

Sabato 26 luglio prosegue la sesta edizione del festival letterario che impreziosisce con la cultura e lo spettacolo dal vivo il centro storico di Noci. Tantissimi gli ospiti, tra presentazioni di libri, talk tematici, laboratori, mostre e concerti. 

Sabato 26 luglio, a partire dalle 19,30, prosegue la sesta edizione di  «Chiostri e Inchiostri», il festival letterario della città di Noci con la direzione editoriale di Pietro Liuzzi, organizzata dal Parco Letterario Formiche di Puglia, con il patrocinio del Comune di Noci, la Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia e Puglia Culture, con il sostegno del progetto regionale «mareAsinistra», in collaborazione con SiaeAccademia di Belle Arti di Bari e il Premio Bancarella. Oltre al supporto di numerosi sponsor privati.

 

La serata di sabato 26 conferma la vocazione polifonica e profondamente contemporanea del festival, con una serie di conversazioni e incontri che spaziano dalla narrativa al saggio, dalla memoria storica al racconto dell’intimità, senza dimenticare i grandi temi culturali e civili del nostro tempo. Tra i protagonisti della giornata, Cristò, autore pugliese tra i più originali della nuova narrativa italiana, presenta «Penultime parole» (Mondadori), alle 19,30 in Largo Porta Nuova: un romanzo che esplora con tocco filosofico e visionario i limiti della comunicazione, il senso della fine e il valore delle parole. Una storia sospesa tra realtà e immaginazione, che interroga la condizione umana nel tempo del disincanto.

 

Con ironia e rigore scientifico, il giornalista e divulgatore Nicola Simonetti propone «Con licenza parlando di intestino, cervello e dintorni» (Adda Editore), alle 19,30 in Largo Santarosa: un libro agile e sorprendente che racconta l’interconnessione tra organi vitali, emozioni e comportamenti quotidiani. Un viaggio nella medicina di oggi con uno stile diretto e accessibile.

Ci sarà anche Francesco Giorgino, giornalista e docente universitario, con «Giubilei» (Rai Libri), alle 20,30 in Largo Rotolo: un saggio che attraversa i significati storici, spirituali e mediatici degli Anni Santi, offrendo una riflessione sul ruolo della fede pubblica nel nostro tempo e sulla comunicazione dei grandi eventi simbolici.

 

Con «Storia d’Italia in dodici romanzi» (Rubbettino), Gaetano Quagliariello, alle 20,30 in Largo Porta Nuova, ci guida attraverso un’inedita lettura della storia nazionale, dalla proclamazione dell’Unità al terrorismo degli anni ’70, utilizzando dodici opere letterarie per illuminare i passaggi chiave dell’identità italiana. Un libro che coniuga il piacere della lettura con la profondità dell’analisi storica.

 

Stefano Bizzotto, volto noto del giornalismo sportivo, presenta invece «Storia del mondo in 12 partite di calcio» (Il Saggiatore), alle 20,30 in Largo Pietro Gioia: un’avvincente narrazione dove le grandi sfide del pallone si intrecciano ai momenti cruciali della storia mondiale, dal dopoguerra alla globalizzazione. Un racconto avvincente di come lo sport rifletta e influenzi il nostro tempo.

Tra le voci femminili più attese, Chiara Francini, alle 21,30 in Largo Rotolo, porta in scena «Le querce non fanno limoni» (Rizzoli), una commedia dolceamara che racconta una saga familiare e la sua protagonista, Rosa, con un’ironia brillante e un affetto profondo per i legami imperfetti. Una scrittura che intreccia comicità, malinconia e verità.

Non mancherà, alle 21,30 in Largo Porta Nuova, il talk tematico «Puglia destinazione di talenti», ideato nell’ambito della strategia regionale #mareAsinistra, con Silvia Visciano, Lucia Lazzaro e Mauro Bruno. Un’occasione per discutere di politiche culturali, ritorno dei cervelli e attrattività territoriale: perché anche la cultura può generare futuro.

Alla sua prima prova narrativa, la cantautrice pugliese Erica Mou sorprende con «Una cosa per la quale mi odierai» (Fandango), alle 21,30 in Largo Santarosa: un romanzo tenero e vibrante sul desiderio, il corpo, il bisogno di essere visti. Un’esplorazione delle relazioni tra giovani adulti che oscilla tra poesia e crudezza, sempre autentica.

Grande attesa anche per Milena Palminteri, fresca vincitrice del Premio Bancarella 2025, che presenta alle 22,30 in Largo Rotolo «Come l’arancio amaro» (Bompiani), un romanzo intenso e profondo che racconta una donna tra due mondi: la Sicilia e l’America, la terra e la fuga, la passione e il rimpianto. Una voce nuova e già matura, capace di evocare memorie collettive e intime.

Con «Covando un mondo nuovo» (Einaudi), Benedetta Tobagi, alle 22,30 in Largo Albanese, racconta le protagoniste dimenticate della stagione femminista degli anni ’70. Un libro-mosaico di voci (scritto insieme alla fotografa Paola Agosti), immagini, testimonianze e riflessioni, che riporta al centro la forza di un movimento e la sua eredità nella battaglia per i diritti.

Il sabato di «Chiostri e Inchiostri» si concluderà poi alle 23,30 in Largo Rotolo, con un toccante momento: la presentazione di «La vita di chi resta» (Mondadori), in cui Matteo B. Bianchi e l’attore Lino Guanciale daranno voce – in un reading-conversazione – al dolore e alla memoria che seguono la perdita di una persona amata. Un libro intimo e universale, capace di toccare corde profonde con delicatezza e verità.

 

Le mostre organizzate in seno al festival saranno quelle dell’artista Vito Matera a Palazzo della Corte (visitabile dal 24 luglio al 6 agosto), e «Exuviae. Ciò che resta dopo la muta», una esposizione che nasce dall’incontro tra due sguardi femminili e due materie differenti – la luce e il tessuto – che si intrecciano tra mito, natura, memoria e trasformazione. Avrà luogo nel Chiostro delle Clarisse, luogo originario di silenzio e spiritualità, con le opere di Irene Pucci e Mariantonietta Bagliato, in una narrazione stratificata sulla forza generativa e adattiva del femminile.

Quanto ai laboratori per bambini e bambine, «La Gnostra dei Piccoli Lettori – Letteratura per l’infanzia e l’adolescenza» è uno dei luoghi simbolo del festival: accogliente e piena di suggestioni, rappresenta l’impegno di «Chiostri e Inchiostri» per la promozione della lettura tra i più giovani, coinvolgendo famiglie, scuole e nuovi lettori in un’esperienza culturale condivisa e accessibile. Sabato 26, dalle 10 alle 12, nei Laboratori G-Lan, Sara Cimarosti condurrà un’attività di collage e disegno dal titolo “Il filo rosso di Flora”, ispirata al libro “Flora. La staffetta partigiana”, scritto insieme a Fulvia Degl’Innocenti.

 

La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita, con gli incontri a ingresso libero fino a esaurimento posti. Info e dettagli sul sito chiostrinchiostri.it e sulle pagine social del festival.

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Data:
Luglio 26
Categoria Evento:

Luogo

Noci (BA)
Noci (BA), Italy + Google Maps