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RESEXTENSA: IL 9 DICEMBRE AMAE di Eliana Stragapede e Borna Babić e IL CUORE DEL MAESTRO di Francesca Pesce prima regionale 16 dicembre NEBBIA di Tommaso Monza prima regionale – Bari
Dicembre 9, 2024

Proseguono gli appuntamenti di ResExtensa – Centro Nazionale di Produzione della Danza “Porta d’Oriente”, diretto da Elisa Barucchieri, al Teatro Abeliano di Bari. Un’opportunità per esplorare linguaggi espressivi innovativi e connettersi con emozioni universali attraverso il movimento con due straordinarie serate in programma il 9 e il 16 dicembre. Aperte anche le iscrizioni per il workshop di due giorni a gennaio, l’11 e 12, un’occasione unica con Matan David, artista di fama internazionale e collaboratore di lunga data della Batsheva Dance Company.
Lunedì 9 dicembre appuntamento con “Amae” con regia, coreografia e performance di Eliana Stragapede e Borna Babić. “Amae” si interroga sul bisogno di co-dipendenza nelle relazioni umane. Indaga il desiderio di essere amati passivamente, cercando l’indulgenza dell’altro. Il voler avvolgersi completamente e sentirsi un tutt’uno con l’altro, cercando di escludere ed evitare il confronto con la realtà oggettiva esterna.
Laureati alla Codarts, Eliana Stragapede e Borna Babić lavorano con Marina Mascarell e Club Guy & Roni e da allora, ballano per rinomati coreografi e compagnie. Dopo Tanzmainz, Eliana fa parte di Peeping Tom dal 2020 e collabora nuovamente con CG&R. Borna, invece, ha lavorato con Olivier de Sagazan e fa parte di Ultima Vez dal 2019. Insieme creano AMAE nel 2022 con il quale ricevono diversi premi. Nel 2025, sono commissionati per una nuova creazione per l’NDT2 e per il Bayerisches Staatsballett.
Subito dopo Francesca Pesce, artista multidisciplinare, che pratica danza e Tantra Yoga Tradizionale, si esibisce in PRIMA REGIONALE in una coreografia intima: “Il cuore del Maestro”, uno spazio di incontro con la Natura, dove si trova la dimensione, la statura, la leggerezza ed il peso dello stare a Terra, per dirla con le sue parole. Ogni cosa sente il cuore del Maestro, ogni cosa che vive e respira ed ogni cuore che batte. E tutto ciò che si può creare viene dalla comprensione del nostro Amore. Non tutti gli insegnamenti vengono in Luce. Eppure la somma di tutto è Luce infinita. Francesca Pesce si è formata con vari maestri di danza tradizionale, contemporanea e marziale, e si dedica alla ricerca meticolosa della danza nei suoi molteplici aspetti, dal dialogo al rituale, dal fisico allo spirituale. La sua ricerca sul corpo, iniziata con un viaggio in Benin, guida le sue composizioni artistiche e poetiche, e si intreccia con il lavoro di ricerca spirituale e del significato dell’essere umani in transito sulla Terra.
Il 16 dicembre (ore 21.00) altra PRIMA REGIONALE al teatro Abeliano con “Nebbia” di e con Tommaso Monza in collaborazione con Claudia Rossi Valli, una produzione della Compagnia Abbondanza/Bertoni, Associazione Cinqueminuti Aps, con il sostegno di Performing Land 2024 residenze nei territori del cuneese, teatro di Busca, progetto Restate #24 del comune di Reggio Emilia, SD Factory.
“Nebbia” è un progetto di teatro-danza incentrato sulla coreografia: prende ispirazione dal sentimento di incompletezza, intoccabilità e dubbio che si può riscontrare nella vita di tutti i giorni. Il risultato sono nuove composizioni fatte di movimenti sconnessi apparentemente non correlati ma che in realtà funzionano come questionari creativi. Nebbia si muove in un panorama sonoro, prendendo i brani del gruppo Soundwalk Collective e tessendoci sopra frammenti coreografici atti a definire scenari possibili più che immagini chiare.
“Nel mio incedere– spiega Tommaso Monza – preferisco parlare di danze visionarie più che astratte, di passi persi nella nebbia del tempo-spazio che non ricordo da dove arrivano e dove vanno. NEBBIA è un tuffo nell’indefinibilità di ciò che per me è danza e dell’emersione di questo flusso gestuale da qualche posto di cui non vedo i confini. È NEBBIA che mi muove, è la nebbia indistinta che offusca l’etica, l’estetica e la politica dei nostri tempi, è la nebbia che ci avvolge e allo stesso tempo ci regala la visione e la paura del vuoto da scoprire a tentoni”.
E ancora, l’11 e 12 gennaio ResExtensa – Centro Nazionale di Produzione della Danza “Porta d’Oriente” propone un workshop di due giorni con Matan David, artista di fama internazionale e collaboratore di lunga data della Batsheva Dance Company. Sotto la guida di Ohad Naharin, Matan David ha perfezionato il Gaga, un linguaggio del movimento che ha rivoluzionato la danza contemporanea. Info e iscrizioni sul sito https://www.resextensa.com. Il workshop inaugura ufficialmente il programma di formazione professionale Porta d’Oriente 2025, in collaborazione con i coreografi di Kor’sia: Mattia Russo, Antonio de Rosa e Giuseppe d’Agostino.