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Sabato 22 febbraio | NOVOLI (LE) | Le notti bianche per la stagione Per un teatro umano del progetto Teatri del Nord Salento al Teatro Comunale

Febbraio 22

Sabato 22 febbraio | ore 20:45
Teatro Comunale | NOVOLI – Piazza Regina Margherita
Ingresso 10 euro – 8 euro ridotto (under 30 over 65 e residenti
di Novoli, Campi Salentina, Guagnano, Leverano e Trepuzzi)
Prenotazioni 3208607996 – 3207087223 – 3403129308
Biglietti online su vivaticket.it
www.teatridelnordsalento.it

LA STAGIONE “PER UN TEATRO UMANO” DEL PROGETTO TEATRI DEL NORD SALENTO PROSEGUE A NOVOLI CON “LE NOTTI BIANCHE” DELLA COMPAGNIA MANIFATTURE TEATRALI MILANESI.

Sabato 22 febbraio al Teatro Comunale di Novoli con “Le notti bianche” di Manifatture Teatrali Milanesi prosegue Per un teatro umano. La stagione teatrale è organizzata nell’ambito del progetto Teatri del Nord Salento, promosso da Factory Compagnia Transadriatica, in collaborazione con Blablabla, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia, Puglia Culture, Trac – Teatri di residenza artistica contemporanea e i comuni di Brindisi, Campi Salentina, Guagnano, Leverano, Novoli e Trepuzzi. Alle 20:45 (ingresso 10 euro | ridotto 8 euro) in scena “Le notti bianche” con Alma Poli e Diego Finazzi per la regia di Stefano Cordella. Adattamento di Elena Patacchini del romanzo breve di Fëdor Dostoevskij, lo spettacolo esplora i delicati equilibri dell’intimità con una tenerezza disperata e violenta e dove lo spazio scenico, essenziale e minimalista, è progettato per mettere al centro la relazione tra i personaggi e il loro profondo bisogno di essere visti e riconosciuti. È un incontro inatteso tra due esseri umani segnati dalla solitudine, che ora intravedono una possibilità di rinascita grazie al reciproco aiuto. Anche le luci e la musica, suonata dal vivo dagli attori attraverso una tastiera elettronica, diventano parte integrante della narrazione, segnando il confine tra sogno e realtà, e talvolta il loro sconfinamento. Il grande tema dei protagonisti è l’incapacità di vivere nel presente: per sopravvivere, si rifugiano nei sogni e nell’immaginazione, fino a spingersi alle estreme conseguenze. Il regista Stefano Cordella, che a Novoli negli scorsi anni ha proposto Zio Vanja e il Gabbiano di Cechov, affronta lo struggente e giovanile racconto di Dostoevskij conferendogli un respiro contemporaneo nel linguaggio e in alcuni riferimenti, senza mai tradire il testo.

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Data:
Febbraio 22
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