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Sciascia con La zia d’America – 22 e 23 ottobre – Casa di Pulcinella – Bari
Ottobre 22 - Ottobre 23

Il Teatro Casa di Pulcinella celebra Leonardo Sciascia con la riduzione per la scena della novella «La zia d’America» firmata da Paolo Panaro e la Compagnia Diaghilev.
Paolo Panaro interpreta il racconto di Leonardo Sciascia sui violenti cambiamenti in Italia nel secondo dopoguerra. Fabrizio Catalano, appassionato del grande romanziere siciliano, cura l’adattamento.

Teatro Casa di Pulcinella – Bari
mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre alle ore 20.30.
LA ZIA D’AMERICA
di Leonardo Sciascia
adattamento Fabrizio Catalano
regia e interpretazione Paolo Panaro
responsabile tecnico Nicola Santamato
produzione Compagnia Diaghilev
consigliato dai 14 anni
- In un non precisato paese dell’interno della Sicilia, il giovane protagonista racconta delle speranze e dei timori che egli e i suoi concittadini vivono nell’attesa dell’arrivo delle truppe alleate. La situazione, però, è immobile, indecifrabile. Il paese vive l’irrealtà del sogno: non accade nulla, il tempo è fermo, il futuro non esiste, si ha l’impressione che i grandi eventi storici non sfiorino nemmeno questa estrema provincia siciliana. Eppure gli americani arrivano, anche se sono solo cinque soldati. Se una parte del paese si dà a bruciare ritratti di Mussolini e tessere del fascio, l’altra parte festeggia i liberatori. “Viva la libertà” gridano quelli che fino all’altro ieri avevano urlato “Duce per te la vita!”.
Preti impauriti, donne di malaffare, avvocati traditori, mezzani che subdolamente si mettono a servizio dei soldati, prostituzione, mercato nero: questa è l’atmosfera all’indomani della Liberazione. I fascisti rimasti in paese hanno paura; soprattutto lo zio del narratore che ai tempi di Mussolini rivestiva l’importante ruolo di segretario amministrativo del fascio. Gli eventi si susseguono: l’armistizio, la Repubblica di Salò, le prime consultazioni politiche. Cominciano ad arrivare notizie dall’America. La ricca zia del protagonista scrive che presto verrà in Sicilia per un voto fatto alla Madonna del paese. Le sue lettere si fanno sempre più fitte e intanto la guerra è finita.
L’Italia si divide fra monarchici e repubblicani, comunisti e anticomunisti. Arrivano gli aiuti americani e arrivano anche i pacchi dei parenti d’oltreoceano, con nuove invenzioni: le cravatte a fuoco d’artificio, gli spaghetti in scatola e la penicillina. Ma anche esortazioni e i ricatti dei parenti americani di dare il voto, nelle prossime elezioni, al partito della Democrazia Cristiana. Immediatamente dopo il trionfo del rassicurante partito di De Gasperi, giungono la ricca zia americana e la sua famiglia su una grande nave. Dopo qualche giorno di vacanza a Palermo, il gruppo si trasferisce finalmente al paese, che ai loro occhi appare brutto e sporco. I rapporti si logorano e quando gli americani anticipano il rientro negli Stati Uniti, decidono di portarsi dietro l’unica persona, veramente simpatica del paese, a loro modo di vedere, lo zio fascista.
Teatro Casa di Pulcinella
Arena della Vittoria 4/a BARI
tel 080.5344660 fax 080.5340686

