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TRAETTA OPERA FESTIVAL a Bitonto – Giovedì 16 ottobre RITRATTI DI DONNA, serata al femminile con due musiciste per cinque compositrici. Il duo Peleskova-Sbeglia con un repertorio da Clara Wieck a Pauline Viardot

Giovedì 16 ottobre al Teatro Comunale di Bitonto per il Traetta Opera Festival
«Ritratti di donna», serata al femminile
Due musiciste per cinque compositrici
Il duo Peleskova-Sbeglia con un repertorio da Clara Wieck a Pauline Viardot


Un viaggio attraverso l’Europa interpretando i Lieder e le arie di alcune tra le più famose compositrici tra Ottocento e Novecento. È la proposta tutta al femminile del Traetta Opera Festival, che giovedì 16 ottobre, alle 20.30, nel Teatro Comunale di Bitonto, ospita nel recital «Ritratti di donna» il soprano praghese Leona Peleskova, figura di spicco nel panorama lirico internazionale, e la pianista Maria Sbeglia, concertista di fama legatissima ad una delle autrici in programma, Emilia Gubitosi, con la quale ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica.
Tra l’altro, il concerto è inserito nel ciclo «Ri-Letture» che racchiude tutti i programmi del festival collegati da un dichiarato fil-rouge: l’incarico ad un giovane autore di un brano dedicato al «genius loci», grande riformatore del melodramma del Settecento. Un recupero attraverso la lente e il linguaggio della contemporaneità che in questo frangente avverrà con l’esecuzione in prima assoluta del brano «Vedi quanto d’adoro ancora», naturalmente commissionato a una donna, la ventiseienne compositrice barese Arianna Carulli.
Il recital partirà da quest’inedito per poi toccare la Germania dell’Ottocento con i Sei Lieder op. 13 di Clara Wieck Schumann. «Oscurata» dalla fama del marito Robert, del quale fu musa ispiratrice e molto altro, Clara Wieck lasciò un’impronta profonda nello sviluppo del pianoforte come strumento solista e al tempo stesso influenzò fortemente la vita e la musica del marito.
Dalla Germania si passerà nella Francia a cavallo tra Ottocento e Novecento con una delle musiciste più carismatiche della vita musicale e culturale del suo tempo, Pauline Viardot, figlia del famoso tenore spagnolo Manuel García e sorella del celebre soprano Maria Malibran. Anche Pauline divenne una cantante dalle doti vocali e artistiche straordinarie e s’impose come compositrice. E in questa seconda veste la si ascolterà attraverso i Lieder «Lesnaya tish’» (Quiete del bosco) e «Im april» (Ad aprile).
Previsto anche un omaggio a Vitězslava Kaprálová, compositrice e direttrice d’orchestra ceca morta giovanissima, a soli 25 anni, nel 1940, della quale sono in programma le arie Morning op. 4, Forever op. 12. Love song op. 18 e Easter op. 18, prima che la serata si completi con un omaggio a Emilia Gubitosi, guida di tanti importanti pianisti e artisti napoletani. Leona Peleskova e Maria Sbeglia la ricorderanno con i brani «Mattutino», «Ninna nanna cosacca», «Nera nerella» e «Dormire».
Il botteghino apre mezz’ora prima del concerto.

