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TRAETTA OPERA FESTIVAL a Bitonto – Sabato 11 ottobre recital pianistico di FABIO DI GENNARO da Haydn a Berio sino ai nostri giorni

Ottobre 11

Sabato 11 ottobre al Teatro Comunale di Bitonto per il Traetta Opera Festival

Repertorio e nuova musica nel recital

del giovane talento Fabio Di Gennaro

Per il ciclo «Ri-Letture» programma pianistico da Haydn a Berio ai nostri giorni

All’interno del Traetta Opera Festival, sabato 11 ottobre (ore 20.30), nel Teatro Comunale di Bitonto, la rassegna «Ri-letture» dedicata alla letteratura cameristica prosegue con il pianista Fabio Di Gennaro, giovane talento pugliese che si potrà ascoltare nel recital «Luoghi e visioni». Il programma comprende pagine di Franz Joseph Haydn, Franz Liszt, Maurice Ravel, Isaac Albéniz e Luciano Berio, ma anche creazioni di autori viventi, Luigi Capuano, Nicola Scardicchio e Fabio Daloiso, compositore classe 2003 al quale è stato commissionato un brano inedito intorno alla figura di Tommaso Traetta. Il ciclo «Ri-letture» racchiude, infatti, tutti i programmi del festival collegati da un dichiarato fil-rouge: l’incarico ad un giovane autore di un brano dedicato al «genius loci», grande riformatore del melodramma del Settecento. Un recupero attraverso la lente e il linguaggio della contemporaneità che avviene con l’esecuzione in prima assoluta di «Stabat mater dolorosa».

Dunque, il recital, suddiviso in due parti, si aprirà con la sezione «Visioni interiori/ Forme in dialogo» e la Sonata n. 47 in si minore Hob XVI:32 di Haydn, una delle pagine più espressive del compositore austriaco e tra i suoi grandi capolavori pianistici. A seguire il programma prevede il virtuosismo di Liszt con «Vallée d’Obermann» dagli «Anni di pellegrinaggio», il notturno «Dream» composto dal quarantunenne Luigi Capuano e tre dei «Six Encores» di Luciano Berio, vale a dire i «Sei bis» all’interno dei quali il padre dell’avanguardia italiana scrisse quattro pezzi dedicati alla tastiera legandoli ai quattro elementi naturali in altrettante miniature elaborate in un periodo compreso tra il 1965 e il 1990.

La seconda sezione, intitolata «Terra, danza, rito», si aprirà con l’inedito «Stabat mater dolorosa» di Daloiso e offrirà l’ascolto di un brano firmato da un altro compositore pugliese dei nostri giorni, Nicola Scardicchio, del quale Di Gennaro eseguirà le «Variazioni su Antidotum Tarantulae». Il concerto si chiuderà con le sonorità ispaniche di «Alborada del Gracioso» di Ravel e «Triana» di Albéniz.

Barese, allievo di Pasquale Iannone al Conservatorio Piccinni, dove si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, Fabio Di Gennaro ha all’attivo più di sessanta tra vittorie e premi in concorsi nazionali e internazionali di prestigio, tra cui spiccano il concorso Amigdala di Catania, il Leopoldo Mugnone di Caserta, l’Euterpe di Corato e il Giulio Rospigliosi di Lamporecchio. Ha tenuto recital prevalentemente in veste di solista e con orchestra, sia in Italia che all’estero, ed ha frequentato masterclass con diverse punte di diamante del panorama internazionale, da Bruno Canino ad Aquiles Delle Vigne.

Il botteghino apre mezz’ora prima del concerto.

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