
(photocredit: Giordano Bufo)
Il 30 settembre 2025 al Museo di Roma in Trastevere si è tenuta la cerimonia di premiazione della XVI edizione del Premio IILA-Fotografia, alla presenza della Direttrice dei Musei Civici di Roma Ilaria Miarelli Mariani e della Segretaria Culturale dell’IILA Claudia Barattini: un momento di grande partecipazione che ha segnato l’apertura della mostra Migrazioni, in programma dal 1° ottobre al 9 novembre nello stesso museo. Il Premio IILA-Fotografia è un riconoscimento internazionale nato nel 2008 dalla collaborazione fra l’IILA e FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, rivolto ai fotografi latinoamericani under 40 dei Paesi membri IILA, che offre al vincitore una residenza di un mese a Roma e la presentazione del lavoro nell’edizione successiva. Il Premio si prefigge come obiettivi la promozione delle nuove tendenze della fotografia latinoamericana, lo sviluppo di scambi istituzionali e la creazione di reali opportunità di professionalizzazione e dialogo con la realtà socio-culturale italiana. Sul senso del Premio è intervenuta, in apertura, proprio Claudia Barattini, ricordando che «la fotografia è un linguaggio universale, capace di raccontare il presente con immediatezza e profondità. Attraverso gli occhi dei giovani fotografi latinoamericani, possiamo leggere le trasformazioni delle nostre società, le tensioni e le speranze, le memorie e le nuove appartenenze. Il tema di quest’anno, Migrazioni, affronta un fenomeno universale e complesso che segna le nostre società: movimento, resilienza, ricerca di futuro, identità in trasformazione.E non possiamo dimenticare che oggi, in questo periodo burrascoso della storia, milioni di persone sono costrette a lasciare le proprie case a causa delle guerre, delle persecuzioni e delle crisi che attraversano il nostro mondo. Queste fotografie ci ricordano che dietro ogni numero, dietro ogni flusso, ci sono volti, storie, emozioni. Una memoria visiva che ci aiuta a capire meglio chi siamo e dove andiamo.» Quest’anno la giuria, composta dai fotografi Dario Coletti, Giovanni De Angelis e Simona Ghizzoni, ha decretato vincitrice Fabiola Ferrero (Repubblica Bolivariana del Venezuela) con il progetto Buscando los olivos, e ha assegnato due menzioni d’onore a Karolainne Rosero (Colombia) per Abeja Mestiza e ad Alfredo Zúniga (Nicaragua) per Desplazados de Mozambique, con le seguenti motivazioni: per Fabiola Ferrero: “Buscando los olivos” è un lavoro fotografico essenziale ma ben articolato e coerente con la tematica del premio in un dialogo innovativo ed interessante sui mondi che indaga: le migrazioni degli italiani in Venezuela e l’attuale migrazione inversa di migliaia di venezuelani narrata attraverso un’indagine personale ed unica. Una visione intimista della realtà che crea emozioni attraverso immagini ben strutturate ed organizzate in un racconto visivo originale e coinvolgente nonché tecnicamente corretto. per Alfredo Zúniga “Desplazados de Mozambique” è un lavoro fotografico classico, lucido, politico e ben eseguito, che stimola approfondimenti sulla migrazione delle popolazioni del Mozambico. Un atto di accusa contro l’indifferenza di chi non percepisce le reali necessità di milioni di persone che nella zona sud-orientale dell’Africa si spostano alla ricerca di condizioni di vita più umane. per Karolainne Rosero: “Abeja Mestiza” è un lavoro fotografico dal sapore ancestrale che nasce dall’osservazione del mondo selvatico, dell’incolto, per recuperare la cultura originale racchiusa nella propria esperienza personale. Un’allegoria concettuale sulla migrazione delle api. Svolto con una tecnica originale sia nell’assunto che nello svolgimento. In occasione dell’apertura della mostra è stato presentato anche il catalogo ufficiale, edito da Gangemi Editore (collana Fotografia) e attualmente in vendita presso il bookshop del Museo e della casa editrice. Il volume, a cura della Segreteria Culturale dell’IILA, restituisce il respiro unitario della mostra attraverso una sequenza editoriale che attraversa i progetti valorizzando il linguaggio fotografico, tra scatti di reportage, diari personali e ricerca sperimentale. Una vera e propria mappa sensibile delle migrazioni che mette in risalto la qualità di riproduzione e il ritmo del montaggio iconografico. Completano il volume la presentazione istituzionale di Antonella Cavallari, Segretario Generale IILA, le motivazioni della giuria e una sezione dedicata alle biografie degli artisti coinvolti. La mostra Migrazioni si dispiega come un racconto corale in cui lo spostamento non è solo geografia ma memoria e trasformazione, Ferrero riannoda i fili di una genealogia italo-venezuelana cercando in Italia un uliveto perduto e trovando, lungo strade e archivi, forme ibride di casa; Rosero stratifica cera e immagine affinché la tecnica dell’encausto, velando e svelando, operi come la memoria, e nelle api riconosce la trama instancabile di un’identità meticcia in movimento; Zúniga, con uno sguardo fermo e lucido, registra l’esodo interno nel nord del Mozambico, campi, attese, sguardi che denunciano e insieme proteggono la dignità. Nel percorso espositivo sono presenti anche “BRADYSISMUS” di Giovanni De Angelis, fotografo invitato – un ritratto del bradisismo nei Campi Flegrei come migrazione dettata dalla natura all’interno di un paesaggio fragile tenuto in vita dall’ostinazione di un ultimo custode – e “Scusa” di Andrés Pérez, fotografo vincitore della precedente edizione, che restituisce una Roma queer e latinoamericana pulsante ai margini, dove il desiderio apre crepe nella Storia ufficiale. Durante il periodo della mostra, sono previste visite guidate con gli autori: il 3 e l’8 ottobre alle ore 18 con Fabiola Ferrero e Giovanni De Angelis, il 18 ottobre alle 17 e il 7 novembre alle 18 con Giovanni De Angelis. Un’occasione per attraversare insieme i temi della sedicesima edizione e ascoltare il dietro le quinte della ricerca. Per ulteriori dettagli sulla mostra Migrazioni si rimanda al sito ufficiale del Museo di Roma in Trastevere: www.museodiromaintrastevere.it |