
Bari, 13 Maggio 2025. “Con la ratifica del nuovo Accordo Integrativo Regionale da parte della giunta, la Puglia propone a livello nazionale un modello per la medicina generale non solo sostenibile, ma anche capace di far funzionare le Case della Comunità che stentano a decollare sul territorio. E lo fa senza intervenire inutilmente sul ruolo dei medici, ma attraverso l’ottimizzazione del sistema organizzativo esistente” – esprime così la propria soddisfazione Antonio De Maria, Segretario Fimmg Puglia per la ratifica del nuovo Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale, avvenuta ieri.
L’AIR che Fimmg Puglia ha sottoscritto, nel definire il modello delle AFT per la medicina di famiglia, avvia un profondo processo di adeguamento dell’offerta assistenziale, fornendo ai medici di famiglia una serie di strumenti e ponendo in essere un nuovo modello assistenziale che diventa punto di riferimento a livello nazionale. Consente ai medici di famiglia di non essere più lasciati soli sul territorio ad affrontare i crescenti bisogni di salute espressi dai cittadini, puntando sulla gestione associativa dell’assistenza primaria. Il modello associativo potrà infatti integrarsi nelle Casa di Comunità previste dal DM/77 a livello nazionale. La Puglia punta così sul rapporto convenzionato con i medici di famiglia, investendo su obiettivi prioritari: continuità dell’assistenza dal lunedì al venerdì h12 e il sabato mattina fino alle 11, strumenti per supportare i medici in un contesto assistenziale nuovo e complesso (personale, infermieri e innovazione digitale), potenziamento dell’assistenza domiciliare e prevenzione, monitoraggio degli obiettivi e delle performance.
“Nonostante le difficoltà, la Fimmg ha sempre creduto in questo modello e ha fatto tutto il possibile per mantenere prioritario il raggiungimento degli obiettivi fissati nell’AIR dello scorso settembre, mantenendo il confronto con la parte pubblica con autorevolezza” – conclude De Maria – “Ringrazio il Presidente Emiliano, l’Assessore Piemontese, il Direttore Montanaro e la dottoressa Caroli e tutto il gruppo di lavoro del Dipartimento della Salute della Regione per il grande impegno dimostrato nel trovare l’accordo e nell’individuare le risorse per sostenerlo. Oggi la Puglia può dire di proporsi a livello nazionale come modello per una nuova medicina del territorio.”