
La Redazione del giornale scolastico ilSottosopra è lieta di annunciare il vincitore e la vincitrice dei mesi di febbraio e marzo 2025 del concorso Piccoli Giornalisti Crescono, giunto quest’anno alla sua settima edizione.

Il concorso è patrocinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ufficio V – Ambito territoriale Foggia e dalla Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, organizzato in collaborazione con Foggia Città Aperta, UBIK di Foggia, La Città del Cinema, la Biblioteca “La Magna capitana” di Foggia e l’associazione ACIF “Ensemble” di Foggia.
Per il mese di febbraio, dedicato al tema “Dall’erba dei campi alle stelle del cielo”, ispirato ai celebri versi di Giacomo Leopardi, il primo posto è stato assegnato a Umberto Carlucci, della classe III G dell’I.C. “Sandro Pertini – Vittorio Veneto” di Orta Nova. Il suo articolo, intitolato “A che tante facelle?”, ha saputo coniugare sensibilità e consapevolezza ecologica, offrendo ai lettori una riflessione profonda sulla bellezza e la fragilità della natura.
Per il mese di marzo, sul tema “La mia libertà finisce dove comincia la vostra” di Martin Luther King, il premio è stato conferito a Aisha Varrecchia, della classe III E dell’I.C. “Perotto-Orsini” di Manfredonia. Il suo articolo, “La libertà di esprimersi nel rispetto dell’altro”, ha colpito per la maturità del pensiero, la chiarezza dell’argomentazione e la profondità del messaggio: promuovere una comunicazione rispettosa e inclusiva, capace di contrastare odio e discriminazione.
I due articoli vincitori accedono di diritto alla selezione finale per l’elezione del miglior articolo dell’anno scolastico 2024/2025.
Il vincitore dell’anno, invece, sarà proclamato a fine maggio, in base alla combinazione del voto del web (sul gruppo di Facebook Piccoli Giornalisti Crescono de ilSottosopra https://www.facebook.com/events/1140378974561099/?active_tab=discussion) e del giudizio della commissione tecnica.
La premiazione ufficiale dei vincitori di febbraio e marzo e del vincitore dell’anno avverrà in occasione dell’evento di fine anno dell’ITET Blaise Pascal di Foggia.
Complimenti a tutti i partecipanti e le partecipanti per la qualità degli articoli e l’impegno dimostrato!
La libertà di esprimersi nel rispetto dell’altro.
Cari Lettori e Lettrici,
viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è diventata più immediata e accessibile a tutti. I social media, i blog, i forum e le piattaforme digitali ci permettono di condividere opinioni, confrontarci e partecipare ad un qualsiasi dibattito pubblico. Tuttavia, questa straordinaria opportunità porta con sé anche una grande responsabilità: quella di esprimersi in modo rispettoso e inclusivo, senza trasformare la libertà di parola in un’arma di offesa o discriminazione.
Martin Luther King ci ha lasciato in eredità un messaggio chiaro: “La mia libertà finisce dove comincia la vostra”. Questo principio si applica perfettamente alla libertà di espressione. Possiamo, dobbiamo parlare e argomentare, ma ciò non deve mai avvenire a scapito della libertà altrui. Una società veramente libera non è quella in cui ciascuno dice ciò che vuole senza conseguenze, ma quella in cui il rispetto reciproco guida ogni interazione.
L’odio verbale, le offese, il linguaggio discriminatorio non sono opinioni: sono vere e proprie forme di violenza. Un insulto mascherato da “sincerità”, una battuta discriminatoria spacciata per “ironia” non sono espressioni di libertà, ma strumenti che feriscono e dividono. La vera libertà di espressione si esercita quando riconosciamo il diritto degli altri a non essere umiliati o attaccati per la loro identità, il loro credo, il loro orientamento o la loro condizione sociale.
Adottare oggi una comunicazione inclusiva non significa censurare le idee, ma trovare il modo di esprimerle senza discriminare gli altri. Significa scegliere con cura le parole, essere consapevoli del loro peso e della reazione che possono suscitare. Vuol dire contrastare l’odio e la disinformazione con il dialogo costruttivo e il rispetto reciproco.
In un mondo sempre più interconnesso, la libertà di espressione e il rispetto devono viaggiare insieme. Solo così potremo costruire una società in cui ognuno si senta ascoltato, accolto e libero di esprimersi senza paura. Perché la vera libertà non deve essere un rumore, ma un’armonia.
Varrecchia Aisha
Classe III E
Scuola media “Perotto”
Manfredonia