FONDAZIONE GRAMSCI: LA QUESTIONE MERIDIONALE, PRESENTATA A TIRANA LA PRIMA EDIZIONE IN ALBANESE

il progetto è stato realizzato da Fondazione Gramsci Puglia in collaborazione con Fondazione Gramsci Onlus, Istituto Italiano di Cultura di Tirana e la casa editrice albanese Pika të vogla.

Il legame culturale tra Italia e Albania si arricchisce di un nuovo capitolo con la pubblicazione dell’edizione albanese de La questione meridionale di Antonio Gramsci, presentata nella libreria Tirana Times. L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Gramsci di Puglia  in collaborazione con la Fondazione Gramsci Onlus, l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e la casa editrice albanese Pika të vogla si inserisce in un ampio progetto di riscoperta e diffusione del pensiero di uno dei più grandi intellettuali del Novecento, favorendone l’accessibilità al pubblico albanese e promuovendo il dialogo culturale tra i due Paesi, oltre a stimolare una riflessione critica sulle questioni sociali e politiche contemporanee. Durante la presentazione, Francesco Giasi, direttore della Fondazione Gramsci Onlus, e Vito Saracino, coordinatore delle Attività di Ricerca all’estero della Fondazione Gramsci di Puglia, hanno illustrato le motivazioni e gli obiettivi del progetto.

“L’iniziativa, come ogni ricerca innovativa, è nata dall’interesse di chi segue le nostre attività culturali. Da alcuni anni abbiamo sempre preso parte e dato il nostro sostegno alla vita culturale albanese, senza mai intervenire direttamente sulla traduzione delle opere di Gramsci. Questa volta abbiamo voluto fare un passo”, spiega Vito Saracino.

È stato infatti il politologo e traduttore Alfred Bushi, in collaborazione con la casa editrice Pika të vogla, a proporre il rilancio di alcuni scritti gramsciani in lingua albanese. La pubblicazione de La questione meridionale rientra nel progetto “La Puglia nel centenario dell’ascesa del Fascismo”, un’iniziativa che ha impegnato la Fondazione Gramsci di Puglia negli ultimi tre anni e che ha ricevuto il sostegno della Presidenza della Regione Puglia.

“Il pensiero di Gramsci ha subito un certo ostracismo antitaliano in Albania durante il regime del socialismo reale. Oggi, invece, la sua opera può tornare a essere un prezioso strumento per leggere le complessità del presente e le insidie del futuro – sottolinea Saracino -. La fama di Gramsci in Albania è sempre stata legata più che altro alle sue lontane origini arbëreshe, ma adesso siamo sicuri che il suo pensiero militante camminerà da sé. Altre case editrici proseguiranno questo cammino, portando avanti un dialogo culturale profondo e duraturo”.

La traduzione de La questione meridionale non è un episodio isolato. L’evento ha segnato il punto di partenza di un percorso che culminerà la prossima primavera con la pubblicazione in albanese de Gli Intellettuali (edito da Dritëhije), un testo tratto dai Quaderni del Carcere, raccolta degli appunti che il fondatore del Partito Comunista d’Italia scrisse durante la sua prigionia nelle carceri fasciste. L’obiettivo è quello di raggiungere non solo Tirana e le grandi città, ma anche Gramsh, il luogo d’origine della famiglia Gramsci.

“Grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura, che ha accolto questa istanza, e alla Fondazione Gramsci Onlus, la riscoperta del filosofo e politico italiano in Albania potrà proseguire, valorizzando il panorama culturale del Paese”, conclude Saracino.

L’iniziativa non solo contribuisce a diffondere il pensiero di Gramsci tra i lettori albanesi, ma consolida anche un ponte culturale tra Italia e Albania, dimostrando come il confronto intellettuale tra le due sponde dell’Adriatico possa arricchire entrambi. Con la futura pubblicazione di uno dei temi cardine dei Quaderni del Carcere, il progetto entrerà infatti in una nuova fase, con l’obiettivo di portare il pensiero gramsciano a un pubblico sempre più ampio, includendo studenti universitari, intellettuali e cittadini albanesi interessati a riscoprire un autore che, con le sue idee, continua a illuminare il presente.

Alfred Bushi

Nato nel 1984 a Lezhe, Albania, si è laureato in Scienze internazionali e diplomatiche presso la Facoltà di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli” dell’Università di Bologna. Ha conseguito un master in Teorie Politiche all’Università di Tirana, presso la Facoltà di Scienze sociali. È traduttore dall’italiano all’albanese di diverse opere, tra cui Estetica di Benedetto Croce, Che cos’è un dispositivo? di Giorgio Agamben, Controstoria del liberalismo di Domenico Losurdo e Populismo2.0 di Marco Revelli.