FONDAZIONE GRAMSCI PUGLIA: “Lo Spomenik di Barletta” il 27 ottobre doppio appuntamento di studi e confronto sulla memoria adriatica, tra Italia e Jugoslavia. Bari (9.30) e Barletta (16.00)

FONDAZIONE GRAMSCI PUGLIA

Una giornata di studi e confronto internazionale su “Lo Spomenik di Barletta”

27 ottobre – doppio appuntamento a Bari (9.30) e Barletta (16.00) sulla memoria adriatica, tra Italia e Jugoslavia.

Una giornata interamente dedicata alla memoria, alla storia e alla valorizzazione del patrimonio comune tra Italia e Jugoslavia: lunedì 27 ottobre 2025, la Fondazione Gramsci di Puglia promuove un doppio appuntamento a Bari e Barletta, nel segno del progetto “Lo Spomenik di Barletta: monumento della memoria e dell’identità a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”.

Il progetto “Lo Spomenik di Barletta”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Gramsci di Puglia e l’Università IUAV di Venezia, con il contributo della Regione Puglia, del Comune di Barletta, del ZRS Koper, dell’Ipsaic e di diverse realtà accademiche e culturali, ha come obiettivo la valorizzazione e il restauro dell’Ossario dei Caduti Jugoslavi, opera del grande scultore Dušan Džamonja, inaugurata nel 1970 a Barletta.

L’Università IUAV ha recentemente completato un’accurata campagna di rilievo digitale e diagnostica strutturale, attraverso strumenti di fotogrammetria, laser scanner e analisi dei materiali, gettando le basi per un futuro progetto di conservazione e restauro programmato, in linea con gli standard europei per il patrimonio moderno. Le attività di ricerca condotte hanno infatti consentito di acquisire informazioni inedite sulle caratteristiche costruttive dell’edificio, e di sperimentare tecnologie innovative di conoscenza e analisi. Parte degli esiti raggiunti sono dunque oggetto di presentazione in convegni nazionali e internazionali dedicati alla salvaguardia del patrimonio moderno e contemporaneo.

Il progetto, infatti, si inserisce all’interno di un più ampio lavoro di cooperazione internazionale e divulgazione storica, teso a riscoprire la memoria condivisa tra Italia e Jugoslavia, con un’attenzione particolare al ruolo della Puglia come ponte storico tra le due sponde dell’Adriatico. Gli ultimi mesi di attività consentiranno di concludere e raffinare ulteriormente la produzione di materiali e la documentazione descritta in vista della consegna finale, in formato digitale, a Fondazione Gramsci di Puglia che lo metterà a disposizione delle istituzioni politiche e culturali per permettere il salvataggio fisico del monumento.  

Università degli Studi di Bari – Aldo Moro, Bari
Palazzo del Prete (Aula Starace)
dalle 9.30 

A partire dalle 9.30 l’Università degli Studi di Bari ospiterà il convegno internazionale “Luoghi della memoria tra guerra e liberazione: eredità e interazioni tra Jugoslavia e terra di Puglia”, con studiosi provenienti da Italia, Slovenia e Croazia. I lavori saranno coordinati da Rosario Milano (Università di Bari) e si apriranno con i saluti istituzionali. Tra i relatori: Gorazd Bajc (Università di Maribor) parlerà delle donne antifasciste e partigiane nell’Alto Adriatico; Andrea Martocchia (Jugocoord) interverrà sugli antifascisti jugoslavi in Italia; Rosanna Rizzi (Coordinamento Spomenik Barletta) e Gaetano Colantuono (Icsaic) presenteranno i più recenti studi su profughi e partigiani jugoslavi in Puglia; Vito Antonio Leuzzi e Anna Gervasio (Ipsaic) si soffermeranno sui profughi in Puglia e su usi e riusi di campi di prigionia e internamento pugliesi nel dopoguerra; Giuliano De Felice (Università di Bari) analizzerà le spazialità della memoria in Puglia; Borut Klabjan (ZRS Koper) rifletterà sulla cooperazione memoriale italo-jugoslava durante la Guerra Fredda; e infine Giacomo Colaprice (Università di Bari / Fondazione Gramsci di Puglia) chiuderà con un intervento sul gemellaggio Barletta-Herceg Novi (1969), nel nome dello Spomenik.

Palazzo San Domenico, Barletta dalle 16.00

Un progetto tra ricerca, memoria e cooperazione adriatica

Nel pomeriggio, alle ore 16:00 a Palazzo San Domenico (Barletta), si terrà la conferenza finale del progetto di ricerca “Lo Spomenik di Barletta: monumento della memoria e dell’identità a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, alla presenza di rappresentanti istituzionali europei, regionali e nazionali. Porteranno i saluti: Oronzo Cilli, assessore alla Cultura del Comune di Barletta, Debora Cilento, assessora regionale ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile e il sindaco di Barletta Cosimo Cannito. L’incontro sarà moderato dal giornalista Stefano Lusa (Radio Capodistria). Interverranno: Federico Tenca Montini (ZRS Koper) sul progetto Open Borders, i mutamenti dei confini e la memoria pubblica; Michele Martini (Università di Napoli) sui cimiteri come simboli di memorie condivise e divisive; Enrico Toniato (IUAV Venezia), sul lavoro di rilievo e analisi realizzato sull’Ossario dei Caduti Jugoslavi di Barletta; Giuseppe Tupputi (Politecnico di Bari) sulla figura di Dušan Džamonja, l’ossario dei caduti slavi di Barletta e l’enigma architettonico del monumento; Francesco Maggiore (Fondazione Dioguardi) per un coordinamento fra fondazioni e istituzioni nella salvaguardia dell’architettura storica contemporanea. Chiuderanno i lavori: Rosanna Rizzi (Coordinamento Spomenik) con un bilancio delle attività svolte e Vito Saracino (Fondazione Gramsci di Puglia) con una sintesi dei risultati raggiunti e le prospettive future del progetto. 

Il progetto non si conclude qui. Gli esiti di queste ricerche saranno raccolti in un numero speciale monografico della rivista scientifica Quaderni di Comunità in uscita nel 2026 offrendo un nuovo strumento per pensare l’Adriatico e delineare il terreno per nuove proficue ricerche.