FONDAZIONE TATARELLA: GIUBILEI CONFERMATO PRESIDENTE

Fabrizio Tatarella Vice. Lo storico Giuseppe Parlato alla guida del Comitato Scientifico

Francesco Giubilei è stato confermato Presidente della Fondazione Tatarella, nel corso del Cda della Fondazione svoltosi sabato 28 gennaio, nel giorno del sesto anniversario dalla scomparsa di Salvatore Tatarella che fondò la Fondazione dedicata al fratello Pinuccio.

Giubilei, 30 anni, editore e autore già di diversi libri, tra i quali “Storia del pensiero conservatore”, “Leo Longanesi. Il Borghese conservatore”, “Storia della cultura di destra”, “Conservare la natura”, Sovranità energetica”, ha fondato la rivista Nazione Futura e attualmente è consigliere del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Confermati nel ruolo di Vice Presidente Fabrizio Tatarella, avvocato, figlio di Salvatore, a cui è subentrato nella qualità di Fondatore della Fondazione, e Lorenzo Ranieri, imprenditore, patron di Villa Romanazzi Carducci.

Con loro nel Cda che guiderà la Fondazione per i prossimi 5 anni riconfermati anche la Professoressa Angiola Filipponio, moglie di Pinuccio, Anna Tatarella, imprenditrice e figlia di Nicola, Presidente della Tatarella Distribuzione Spa, e il noto imprenditore Francesco Divella, nominato consigliere di amministrazione in quota Regione Puglia.

Il ragioniere Giovanni Furioso è stato nominato Organo di controllo monocratico, ai sensi dell’art. 30 del codice del Terzo Settore.

Il Presidente della Fondazione Spirito – De Felice, lo storico Giuseppe Parlato, è il Presidente del Comitato Scientifico del quale fanno parte anche gli storici Andrea Ungari, Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Charta, il Presidente della Fondazione Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri, gli intellettuali Marcello VenezianiPietrangelo Buttafuoco, il politologo Alessandro Campi, la docente di geopolitica Michela Mercuri e i costituzionalisti  Giovanni Guzzetta, dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Raffaele Guido Rodio, Pierdomenico Logroscino e Ignazio Lagrotta dell’Università degli Studi di Bari.