FONDAZIONE UMBERTO VERONESI _ Il grande sostegno della delegazione di Bari alla ricerca scientifica d’eccellenza: due borse di ricerca a Giulio Verna e Anna Maria Tolomeo

Bari, 5 giugno 2025 – I fondi raccolti durante lo scorso anno, grazie al grande impegno della delegazione di Bari – guidata da Irma Melini – hanno permesso di finanziare due borse di ricerca annuali per i progetti del ricercatore Giulio Verna e della ricercatrice Anna Maria Tolomeo.

Il dottor Verna, che verrà premiato venerdì 6 giugno alle ore 11.00 presso l’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, durante l’annuale cerimonia dedicata ai finanziamenti alla ricerca scientifica di Fondazione Umberto Veronesi, è impegnato presso l’Azienda Unità Sanitaria Locale – IRCCS Reggio Emilia, in un progetto che mira a capire se sia possibile utilizzare inibitori di EGLN1 per riprogrammare i macrofagi contro le cellule del tumore polmonare.

Nonostante le terapie innovative, il cancro al polmone resta la prima causa di morte oncologica. Il gene EGLN1, implicato nei casi a prognosi peggiore, è molto espresso nelle cellule tumorali e nei macrofagi circostanti, ma la sua funzione in queste cellule è ancora poco chiara. I macrofagi, cellule immunitarie presenti in grandi quantità nei polmoni, possono essere riprogrammati dal tumore per favorirne la crescita. Questo progetto studia il ruolo di EGLN1 nei macrofagi per capire se colpendolo sia possibile ridurre la crescita tumorale riprogrammandoli. I farmaci contro EGLN1 hanno dimostrato attività anti-tumorale nel cancro al polmone e potrebbero far parte di nuove strategie terapeutiche; i risultati sulle cellule del tumore e i macrofagi al suo interno supporteranno l’utilizzo di questi farmaci come anti-tumorali.

In occasione della cerimonia del 6 giugno, sarà premiata anche la dottoressa Tolomeo, impegnata presso l’Università di Padova in un progetto che mira a “rafforzare” gli organi per resistere alla contaminazione da PFAS.

L’esposizione ai PFAS, sostanze perfluorate ampiamente usate a livello industriale, è stata collegata a stress ossidativo, uno dei principali fattori responsabili dell’insorgenza di tumori maligni. Questa ricerca indaga il legame tra PFAS e l’interruzione della barriera intestinale, che facilita il passaggio di sostanze nocive nell’organismo. Utilizzando un modello in vitro di tessuto intestinale bio-stampato, verrà convalidata l’efficacia di speciali nanoparticelle realizzate per essere rilasciate direttamente sulla cellula bersaglio. L’obiettivo è sviluppare nuovi farmaci, che potranno essere definiti nanoscudi, utili a rendere gli organi più resistenti alla contaminazione da PFAS.

Il finanziamento al dottor Giulio Verna e alla dottoressa Anna Maria Tolomeo è stato possibile grazie al grande impegno profuso dalla delegazione di Bari, composta da Irma Melini, Aurelia Maria Miccolis, Alessandra Boscaino e Gilda Binetti, oltre alle aziende e realtà commerciali del territorio che hanno deciso di dare il proprio contributo alla ricerca scientifica a beneficio dei pazienti di oggi e di domani.

Per molti di noi è importante contribuire allo sviluppo della ricerca scientifica in campo oncologico. Per questo siamo orgogliosi di essere al fianco della Fondazione Veronesi e di coinvolgere la città di Bari in questo percorso virtuoso a favore della Vita” – afferma Irma Melini, Responsabile della Delegazione di Bari.