
In occasione della 21ª edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa da AMACI e dedicata al tema Formazione, il Museo Archeologico – Fondazione De Palo Ungaro presenta alla cittadinanza l’opera Sidun di Giuseppe Fioriello.
Per l’artista si tratta di un ritorno: dopo due anni in cui la sua azione creativa si è ridotta, l’invito a riflettere sul tema della formazione ha risvegliato in lui il desiderio di riportare alla luce un progetto nato tempo fa. Sidun trae ispirazione dall’omonimo brano di Fabrizio De André, che rievoca le devastazioni subite dalla città di Sidone: l’immagine drammatica di un padre palestinese che stringe tra le braccia il figlio ucciso dai carri armati si trasfigura in una potente metafora. La “piccola morte” non è solo perdita di un bambino, ma diventa simbolo della fine civile e culturale di un popolo.
Nel trittico, Fioriello indaga la luce come materia e linguaggio: «La luce è esplorata, smembrata, catturata nel suo frangersi e attraversare la materia, tra continue negazioni e convergenze. L’utilizzo di un linguaggio fatto di contrapposizioni, dal gesto al segno… il nostro quotidiano, impietoso riferimento al moderno modus vivendi, nella continua e compiaciuta antinomia tra guerra e pace, amore e odio, Occidente e Oriente, bianco e nero».
L’artista riconosce il diritto all’esistenza tanto di Israele quanto del popolo palestinese, in una prospettiva di reciproco rispetto. A guidarlo è anche la sua appartenenza culturale e geografica alla corte federiciana, luogo di incontro e di dialogo. Le sue tensioni nascono dalla coscienza e dalla consapevolezza, da un’estetica profondamente determinata dall’etica. Ma dove si colloca il confine tra queste forze contrapposte?
Il termine “formazione”, che vale a dire “tradurre in forma”, rimanda a un processo di crescita e trasformazione: da un lato come sviluppo personale e forza interiore, dall’altro come perfezionamento della comunità civile.
In questo dialogo si inserisce la missione del Museo Archeologico – Fondazione De Palo Ungaro: custodire la memoria e preservarla, intrecciandola con la contemporaneità delle testimonianze di oggi per il domani.
Inaugurazione: sabato 4 ottobre 2025
Luogo: Esterno Museo Archeologico – Fondazione De Palo Ungaro, Via Mazzini 40, Bitonto (BA)