Giornata dell’UE contro l’impunità: siamo al fianco delle vittime di reati nella loro ricerca di giustizia

Il presidente della sottocommissione per i diritti umani Mounir Satouri (Verdi/ALE, FR) ha rilasciato una dichiarazione in occasione del 22 maggio, Giornata dell’UE contro l’impunità per il genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra.

“Celebriamo questo giorno in un momento in cui l’ordine internazionale basato sulle regole è sottoposto a una pressione senza precedenti. In tutto il mondo vengono commesse gravi violazioni dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario con frequenza allarmante.

La comunità internazionale deve continuare a percorrere un sentiero di principio fondato sullo Stato di diritto. L’impunità per i principali crimini internazionali non è solo un tradimento delle vittime, ma una minaccia diretta ai processi di pace e alla speranza di riconciliazione dei popoli in molti paesi del mondo. Come ripetutamente sottolineato nelle risoluzioni del Parlamento europeo, non ci può essere pace duratura senza giustizia e non ci può essere giustizia senza responsabilità.

In questo contesto, sottolineiamo il ruolo indispensabile della Corte penale internazionale (CPI). La CPI rappresenta la nostra determinazione collettiva a garantire che coloro che commettono i crimini più efferati siano chiamati a risponderne. Il Parlamento ha ripetutamente espresso pieno sostegno all’indipendenza della Corte e ha condannato ogni forma di pressione politica, attacco o ritorsione nei suoi confronti. Chiediamo all’UE di attivare urgentemente lo statuto di blocco, per proteggere la Corte dagli effetti delle sanzioni statunitensi e chiediamo a tutti gli Stati membri di cooperare pienamente con la CPI e con i relativi processi di responsabilità.

Fondamentalmente, le risposte all’impunità devono essere incentrate sulle vittime. La giustizia deve restituire dignità a coloro che hanno sofferto. Le vittime hanno diritto alla verità, a un risarcimento e a una partecipazione significativa ai procedimenti che le riguardano. Un sistema giudiziario che ignora le loro voci non è adatto allo scopo.

Sottolineiamo inoltre l’importanza di proteggere i difensori dei diritti umani, gli avvocati, i giudici, gli accademici, i giornalisti, i testimoni e gli attori della società civile il cui lavoro è essenziale per documentare gli abusi e sostenere l’assunzione di responsabilità.

Siamo solidali con le vittime, i sopravvissuti e tutti coloro che perseguono la giustizia contro formidabili avversità.

In qualità di presidente della sottocommissione per i diritti umani, desidero sottolineare che tutti gli Stati membri dell’UE hanno ratificato la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio. Di conseguenza, tutti gli Stati membri hanno l’obbligo di adottare misure concrete ed efficaci per prevenire il rischio di genocidio. A tale riguardo, nella sua risoluzione del 13 marzo 2024, il Parlamento europeo ha chiesto l’attuazione dell’ordinanza della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024, che riconosce il rischio di un genocidio in corso nella Striscia di Gaza.

In questo giorno rinnoviamo la nostra determinazione: che l’UE sostenga il diritto internazionale, difenda la giustizia e sfidi l’impunità ovunque essa prevalga”.