
Agriturismi in prima linea nell’offerta di cibo Made in Italy con oltre mille cuochi contadini “laureati”
La giornata della ristorazione è un’occasione preziosa per rilanciare la campagna di promozione del consumo responsabile di vino a partire proprio dai tavoli dei ristoranti e degli agriturismi, valorizzando il patrimonio enologico e vinicolo Made in Italy. Ad Affermarlo sono Coldiretti, Filiera Italia e Terranostra Campagna Amica in occasione dell’appuntamento dedicato alla cucina italiana che si celebra sabato 17 maggio. Assieme a Fipe Confcommercio le tre organizzazioni hanno lanciato l’iniziativa “Keep calm and bevi vino italiano” per sensibilizzare i consumatori a un giusto approccio al bere, anche rispetto alle preoccupazioni alimentate da errate interpretazioni rispetto all’entrata in vigore del nuovo codice della strada.
Cuore del progetto è l’utilizzo dell’etilometro digitale integrato nell’app Fipe, uno strumento semplice e immediato per aiutare i cittadini a valutare la propria condizione prima di mettersi alla guida. L’etilometro sarà disponibile tramite QR code inseriti nei menù, scaricabile con un semplice clic, nei ristoranti Fipe e negli agriturismi di Terranostra Campagna Amica.
Nella Giornata della Ristorazione, proprio gli agriturismi rappresentano, infatti, il simbolo di una cucina italiana che ha fatto dei concetti di km zero, qualità, tracciabilità e legame col territorio i tratti distintivi di un nuovo modo di mangiare, facendo da apripista a una vera e propria rivoluzione culturale nel settore che in questi anni ha conquistato un numero sempre maggiore di italiani.
Sul territorio nazionale sono oltre tredicimila le struttura che fanno ristorazione, in aumento del 24% rispetto a dieci anni fa, mentre quelle che propongono degustazioni sono 6.500, quasi raddoppiate nello spazio di un decennio, secondo l’analisi di Terranostra Campagna Amica.
Una rivoluzione la cui punta di diamante è rappresentata dal fenomeno dei cuochi contadini. Si tratta di una nuova figura professionale che è espressione dell’agricoltura multifunzionale e riveste in pratica un ruolo doppio: da un lato è un agricoltore e dall’altro è promotore del cibo del territorio che cucina e propone negli agriturismi. Ad oggi la Fondazione Campagna Amica ne ha “laureati” oltre mille, con un numero in costante aumento.