
Sono state scaricate e arrivate ‘a destinazione’ in un centro di stoccaggio di Foggia le 28mila tonnellate di grano canadese arrivate al porto di Foggia con la nave Rooster, grfano che è sottoposto a tutti i controlli necessari dal punto di vista sanitario e amministrativo, dopo il blitz degli agricoltori di Coldiretti che con gommoni e motoscafi sono andati all’arrembaggio della nave. A darne notizia sono Coldiretti Puglia e Coldiretti Basilicata, con le staffette degli agricoltori di Puglia e Basilicata che hanno seguito i tir carichi di grano fino a destinazione, partendo dal presidio al Porto di Foggia.
E’ SOS invasione di grano dal Canada, con gli arrivi raddoppiati nel solo mese di gennaio 2025 dell’82% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grano che viene trattato con il glifosato, una modalità vietata nel nostro Paese, per cui è importante tutelare le aziende agricole e i consumatori assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. Un presidio di protesta che punta a difendere la salute dei cittadini, in particolare dei bambini, reso necessario dai continui sbarchi di prodotto extra Ue coltivato anche con l’utilizzo di sostanze tossiche proibite in Europa, come ad esempio fungicidi o il glifosato, l’essiccante vietato in Italia in preraccolta e usato anche sul grano canadese e su quello russo. Coldiretti ha ribadito la necessità di far valere il principio di reciprocità che deve garantire stesse regole per tutti a partire dai fattori di produzione e di trasparenza ai consumatori, con l’introduzione dell’etichettatura obbligatoria dell’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.
Gli arrivi massicci di grano dall’estero confermano un trend che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dal Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell’inondare il mercato italiano di prodotto, spesso in coincidenza con il periodo di raccolta, denunciano Coldiretti Puglia e Coldiretti Basilicata , per cui gli agricoltori pagano a caro prezzo le ripercussioni che inevitabilmente queste operazioni avranno sul loro reddito in un periodo difficile per un settore stretto tra pratiche sleali e cambiamenti climatici che rischiano di far sparire soprattutto le piccole aziende, proprio quando siamo alle porte della nuova campagna.
Con lo slogan ‘Mamma è ora di dare battaglia’, ‘Mamma sei sicura che quello che mangiano i tuoi figli non contenga schifezze’, gli agricoltori hanno presidiato il porto di Manfredonia per denunciare lo scenario critico per le imprese agricole e per i consumatori, con il crollo del prezzo del grano pugliese che ha perso 40 euro in 1 anno, mentre solo a gennaio sono arrivati 87,4 milioni di chili di grano duro dal Canada, già in aumento del 68% nel 2024. Coldiretti è favorevole agli scambi commerciali ma serve un’armonizzazione delle regole basate sul principio di reciprocità e di trasparenza. Una situazione che rischia peraltro di peggiorare a causa dei dazi. Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan la guerra commerciale tra Usa e Canada potrebbe far calare gli acquisti di cereali canadesi negli States spingendo di fatto a indirizzarli verso altri mercati.
Con l’avvio della raccolta di firme per una legge europea di iniziativa popolare sull’obbligo di etichettatura dell’origine di tutti i prodotti in commercio, Coldiretti punta a smascherare il fenomeno dell’Italian Sounding grazie a minime lavorazioni, rivedendo il criterio dell’ultima trasformazione sostanziale, una campagna che può essere sostenuta firmando in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti, campagna promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.