HDL Nardò Basket – SMITH FA L’EXTRATERRESTRE E PORTA IL TORO A GARA 4

photo credits Andrea Cecere

50 punti dello statunitense, che trascina HDL contro Cremona (102-98)

Un Russ Smith con ambizioni da Guiness dei Primati prende per mano i suoi compagni e li porta direttamente a gara 4. I 50 punti dell’americano, conditi da una prova collettiva decisamente migliore di gara 1 e gara 2, regalano a HDL Nardò Basket la vittoria contro JuVi Ferraroni Cremona e un altro pezzetto di speranza. Stavolta non ci sono sbandamenti in avvio di partita, nè isterismi. Il Toro lotta con il cuore e con intelligenza, superando un avversario che finalmente vede minata qualche certezza, ma che ha il merito di restare aggrappato alla partita sino all’ultimo possesso. La questione salvezza per i granata resta complicata, ma da stasera c’è un alleato in più: la fiducia.  

Novità significativa nel quintetto di partenza, composto da Giuri, Smith, Mouaha, Stewart jr. e Pagani. Iannuzzi inizia in panca. Il Toro esce dai blocchi finalmente con una meravigliosa ferocia. I due americani si mettono l’abito buono della festa e firmano il primo acuto della serata (11-4). I due falli di Pagani costringono Mecacci all’avvicendamento con Iannuzzi. La JuVi, ovviamente, non sta a guardare e annulla lo svantaggio. Ora il match è in equilibrio, che è già tanta roba dopo i fallimentari primi quarti di Cremona. Stewart jr. e Smith fanno gli americani, l’inchiodata in contropiede di Mouaha vale il 23-15 e il primo time-out di Bechi. Entrano Zugno per Giuri e Donadio per Mouaha. HDL viaggia con il vento in poppa dell’entusiasmo ritrovato e della spinta commovente del Pala San Giuseppe. Massone segna sulla sirena, ma stavolta il traguardo dei 30 al primo atto è granata. Primo stop sul 32-26.  

Si riparte da una bomba centrale di Barbante e da un 2/2 di Iannuzzi dalla lunetta. In campo ci sono adesso Nikolic e Ebeling. Cremona va di striscia e si avvicina (34-31), stavolta il time-out è di Mecacci. Esce bene Smith con un altro colpaccio dal perimetro, il newyorchese è un grosso grattacapo per la difesa lombarda. A proposito di fenomeni, dall’altra parte il solito Washington fa incetta di canestri al limite dell’inspiegabile. Qualche errore dei granata aiuta Ferraroni, che gioca un secondo quarto di maggiore qualità e attenzione. La tripla di Mouaha restituisce il vantaggio a Nardò (42-39), ma Polanco lo imita. Stasera è un Toro che sputa fiele e che lotta e che ha uno Smith in una giornata delle sue (51-41). È un match di una intensità stratosferica, come la posta in palio. Cremona prende sberle, ma sembra non deragliare mai. Sull’ultimo uno contro uno del primo tempo, Smith beffa Washington e infila un canestro pesantissimo all’ultimo millesimo di secondo utile (sin qui 34 punti personali). Sarà l’istantanea del verdetto finale. 58-54 e squadre negli spogliatoi.

Si ricomincia dai canestri di Smith e Iannuzzi. Rispondondo Tortù e Massone. La squadra di casa è fluida e sul pezzo, Stewart jr. ne mette due di fila (68-58) e Bechi ferma il gioco. JuVi è un pugile che incassa, barcolla, ma è sempre lì. Si gioca di tecnica, di muscoli e di nervi, comunque è uno spettacolo per il pubblico del palazzetto leccese. Polanco e Iannuzzi si mandano messaggi tutt’altro che amichevoli, Mecacci toglie il suo capitano per evitare conseguenze. Tortù spacca la difesa neretina e deposita il 68-66, di nuovo quasi tutto da rifare per HDL. Barbante non trasforma il tiro del pari e Smith lo punisce. Zugno entra e segna, evidentemente serve il contributo di tutti. Un problema per Mecacci: Pagani è costretto a lasciare la contesa con cinque falli sul groppone al tramonto del terzo quarto. Il Toro sembra rifiatare e gli oroamaranto mettono la freccia (73-75).

Bertetti apre le danze nell’ultimo quarto. Nikolic prende un altro rimbalzo di platino: canestro, fallo subito e azione da tre punti. Pochi istanti più tardi l’uomo di Belgrado si ripete andando a catturare un altro pallone bollente nel pitturato, fallo e due liberi trasformati (78-80). È una meravigliosa messa in scena del basket, Stewart jr. e Polanco colpiscono ancora. Ma in squadra con Cremona gioca un uomo fuori categoria, Eric Washington, a segno chirurgicamente ogni volta che serve (81-85). Smith ne ha ancora per l’ennesima incursione vincente, Stewart jr. rimette i suoi a una lunghezza di distanza. Il sorpasso non può che essere firmato da Smith, ma gli ultimi quattro minuti Nardò deve giocarli senza Iannuzzi, appiedato dai falli. Serve uno sforzo sovraumano. E serve il talento purissimo di Stewart jr., imbeccato nell’angolo da un tracciante di Giuri, il numero 12 fa 91-87. Il boato del Pala San Giuseppe arriva nello spazio. Segnano Barbante e Giuri, poi Washington dall’arco: 93-93. Smith va in lunetta per il 2/2, poi Mouaha per la bomba della vita (98-93 a 75 secondi dalla fine). Timbra Barbante, Stewart jr. manca la conclusione dalla distanza, Polanco fa 2/2 ai liberi. Manca il fiato. Un errore per parte, poi Smith implacabile dalla lunetta per il +3. Washington si inceppa proprio sul più bello, facendo invece 1/2 (100/98). Nel primo dei sette secondi che restano, Smith subisce un altro fallo e fa un altro 2/2. Il resto non cambia la storia del confronto. Il bilancio finale riempie il cuore: 102-98.

Si va, dunque, a gara 4. Domenica al Pala San Giuseppe farà molto caldo.