I deputati affermano che i deputati non prevedono pedaggi stradali per camion e autobus a emissioni zero

Martedì il Parlamento ha adottato una modifica mirata alle norme dell’UE in materia di tariffazione stradale per estendere la possibilità di esentare i camion e gli autobus ecologici dai pedaggi stradali fino al 30 giugno 2031.

I deputati hanno sostenuto la proposta della Commissione di prorogare la possibilità di esentare i veicoli pesanti a emissioni zero, come camion o autobus, dai pedaggi stradali e dai diritti di utenza o di continuare ad applicare tariffe significativamente ridotte per altri cinque anni e mezzo (dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2031).

Il Parlamento europeo è convinto che questa misura contribuirà a rafforzare l’interesse commerciale per gli investimenti in autocarri e autobus a emissioni zero, a mantenerne i costi operativi più bassi rispetto ai veicoli convenzionali, a garantirne una più ampia diffusione e a raggiungere l’obiettivo del 2030 di una riduzione del 43% delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti.

Le norme dell’UE non obbligano gli Stati membri dell’UE a far pagare i veicoli per l’utilizzo delle loro strade. Tuttavia, qualora scelgano di farlo, devono seguire i principi di tariffazione stabiliti nella direttiva Eurobollo. L’esenzione dalla tariffazione stradale per gli autocarri e gli autobus a emissioni zero rimane facoltativa.

Questa modifica mirata delle norme dell’UE è stata sostenuta con 458 voti a favore, 182 contrari e 11 astensioni.

Passaggi successivi

Per accelerare l’adozione delle norme modificate, il Parlamento ha convenuto durante l’ultima sessione plenaria di settembre di trattare il fascicolo con procedura d’urgenza. Per entrare in vigore, il progetto di legge necessita ora dell’approvazione formale da parte del Consiglio.

Sfondo

Secondo la Commissione europea, nel 2023 i veicoli pesanti elettrici alimentati a batteria rappresentavano lo 0,1% della flotta dell’UE (la Danimarca aveva la percentuale più alta con l’1%). Gli autobus elettrici costituivano il 2,5% della flotta (i Paesi Bassi avevano la percentuale più alta con il 17,7%).