I deputati e i leader regionali sollecitano modifiche ai piani per fondere la coesione e l’agricoltura

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Nel corso di una riunione congiunta, i membri della commissione COTER del Comitato delle regioni e della commissione REGI del Parlamento hanno espresso preoccupazione in merito alle proposte della Commissione per i futuri finanziamenti per la coesione.

Vasco Cordeiro (PT/PSE), presidente della commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE (COTER) del CdR, ha dichiarato: “Le regioni e le città non possono essere considerate come quelle sacrificabili. Siamo a favore di una politica di coesione forte e siamo pronti a fare la nostra parte per dare forma a una riforma che sia adatta alle regioni e alle città. La politica agricola comune e la politica di coesione vanno di pari passo per il futuro dell’Europa. Abbiamo bisogno di un impegno politico da parte dei governi nazionali affinché entrambe le politiche siano trattate con la stessa importanza e le stesse regole”.


Dragoş Benea (RO/S&D), presidente della commissione per lo sviluppo regionale (REGI) del Parlamento europeo, ha dichiarato: “Il modello proposto per i piani di partenariato nazionale e regionale (PNRR) cambierebbe radicalmente l’organizzazione dei fondi della politica di coesione. Nutro preoccupazioni riguardo a questo modello e la riunione odierna conferma che sono ampiamente condivise tra i cittadini, le regioni e le città europee. Temiamo che la fusione di vari fondi porterebbe alla centralizzazione e alla concorrenza tra agricoltori e regioni, e tra regioni e governi nazionali.

“La nostra priorità è garantire un modello di governance inclusivo e basato sulla fiducia. Dovremmo quindi rimanere uniti nell’opporci a questa nuova struttura proposta. La commissione REGI difenderà una politica di coesione forte e impegnata nei partenariati e nel processo decisionale locale.”

Nel suo discorso di apertura, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea responsabile per la Coesione e le riforme, Raffaele Fitto, ha dichiarato che nei prossimi mesi saranno presentate strategie specifiche per i settori prioritari, vale a dire le città e le aree urbane, le regioni frontaliere orientali, le regioni ultraperiferiche e le isole e le comunità costiere. Di fronte alle domande dei membri della commissione REGI e della commissione COTER, il vicepresidente esecutivo Fitto ha sottolineato l’aspetto regionale del modello dei piani nazionali e regionali e ha affermato che i finanziamenti della politica di coesione rimarranno in regime di gestione concorrente e saranno caratterizzati da un approccio basato sul territorio. Inoltre, ha mostrato apertura al dialogo per migliorare le attuali proposte nel processo legislativo per garantire le prospettive future della politica di coesione.


I membri della commissione COTER e della commissione REGI hanno espresso preoccupazione in merito alla nazionalizzazione della politica di coesione, in cui le regioni sono escluse dalla progettazione e dalla gestione degli investimenti territoriali senza una chiara assegnazione per categorie specifiche, dalle regioni meno sviluppate a quelle più sviluppate. I deputati hanno sottolineato la necessità di una politica di coesione ben finanziata che non inneschi la concorrenza, ad esempio, tra sindaci e agricoltori, a seguito della fusione delle risorse regionali e agricole.

Negli ultimi giorni e settimane, i rappresentanti regionali e locali hanno espresso serie preoccupazioni in merito alle proposte per i PNRR. I membri hanno sostenuto che i decisori regionali e locali hanno bisogno di prevedibilità e certezza del diritto per pianificare le loro strategie di investimento. Hanno inoltre espresso preoccupazione per l’assenza di garanzie nella legislazione proposta per quanto riguarda il coinvolgimento formale degli enti locali e regionali nella gestione e nell’attuazione della politica di coesione. I deputati sono rimasti delusi anche dal fatto che la narrazione fornita dalla Commissione europea sul pacchetto differisca in modo significativo dalla proposta legislativa. I membri di COTER e REGI hanno espresso la volontà di collaborare strettamente nei prossimi mesi alla proposta di riforma della politica di coesione dopo il 2027.