Il 13 febbraio 2023: Giornata Mondiale dell’Epilessia. Il Centro Epilessia della Struttura Complessa di Neurologia Universitaria del “Policlinico Foggia promuove l’evento “Conosciamo l’Epilessia” –

13 Febbraio 2023: Giornata Mondiale dell’Epilessia

Il Centro Epilessia della Struttura Complessa di Neurologia Universitaria

del “Policlinico Foggia” promuove l’evento “Conosciamo l’Epilessia”

Lunedì 13 febbraio 2023 ricorre la Giornata Mondiale dell’Epilessia, una malattia neurologica che coinvolge mezzo milione di persone in Italia, di cui almeno 25000 in Puglia. Avvolta per secoli da un alone di mistero e circondata da pregiudizi e scarsa conoscenza, l’epilessia registra un picco di incidenza nell’età evolutiva e negli anziani e nel 30% dei casi risulta essere resistente alla terapia farmacologica.

Come negli anni precedenti, la Struttura Complessa di Neurologia Universitaria del “Policlinico Foggia”, diretta dal Prof. Carlo Avolio (Dipartimento di Neuroscienze Direttore Dott. Ciro Mundi) è attivamente impegnata in occasione delle giornate mondiali per l’epilessia del mese di febbraio 2023 in iniziative volte a divulgare una corretta informazione e a contrastare pregiudizi e discriminazione per i pazienti con epilessia.

In occasione della Giornata del 13 febbraio, il Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia della Struttura Complessa di Neurologia Universitaria del Policlinico di Foggia, Responsabile Dott.ssa Annarita Sabetta, accreditato per le Epilessie Rare nella rete regionale pugliese, promuove l’evento “Conosciamo l’Epilessia”, che si terrà presso l’Auditoriumdell’Istituto Comprensivo “Via Sacco e Vanzetti” di Torremaggiore dalle ore 10.30, in cui ci sarà un incontro informativo dell’équipe del Centro con i docenti, gli alunni e le famiglie dell’Istituto. Anche quest’anno dal tramonto di lunedì 13 febbraio il 5° piano del Blocco A dove è ubicata la Struttura di Neurologia Universitaria del “Policlinico Foggia” e alcuni monumenti della Capitanata si illumineranno di viola, il colore dell’epilessia riconosciuto a livello mondiale per l’assonanza con la lavanda, fiore associato alla solitudine, che ricorda l’emarginazione che spesso i pazienti con questa malattia vivono