Il cantiere del nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano: lavori all’82%, completate le degenze del piano terra.

Il presidente Emiliano: “È il primo dei bellissimi ospedali che stiamo realizzando in tutta la Puglia. Ora anche il governo faccia la sua parte”

Il Dg Sanguedolce: “Una struttura straordinariamente bella, “green”, votata all’emergenza e con percorsi ottimali e sicuri per pazienti e operatori sanitari”


Il nuovo Ospedale di Monopoli-Fasano prende sempre più corpo e anima. I progressi sono tangibili soprattutto nel cuore dell’edificio, dove le prime 134 degenze del piano terra – suddivise in stanze da due letti o letto singolo – sono già ultimate al 100 per cento per la parte edilizia e le restanti degenze, situate al primo piano, sono pronte all’incirca al 90 per cento. A lavori ultimati si conteranno 150 stanze di degenza, per un totale di 299 posti letto, realizzate con i più moderni standard di accoglienza e assistenza ospedaliera.
«Il nuovo ospedale di Monopoli è un’opera cominciata solo quattro anni fa che mi auguro diventerà operativa nel tempo più breve della storia tra gli ospedali della Puglia». Lo ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano intervenendo stamane durante un sopralluogo assieme al Direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce. «E’ il primo dei nuovi ospedali che abbiamo progettato – ha continuato – e che stiamo realizzando in Puglia, insieme a quello del sud Salento, ad Andria, nel Nord Barese e a Taranto. Così come Monopoli anche Taranto va avanti ad una velocità straordinaria. Sono ospedali bellissimi, inseriti nel patrimonio paesaggistico della Puglia, come qui, sotto la collina di Monopoli in un’area con ulivi secolari. Sono davvero cose straordinarie che man mano crescono con la fatica delle Asl. Perché tutta questa rivoluzione sanitaria ha portato la Puglia ad essere tra le regioni italiane con la maggiore crescita, sia nei livelli essenziali di assistenza che nell’assistenza ospedaliera. Siamo quelli che hanno recuperato di più nell’ultimo periodo, nella tendenza verso il miglioramento. La Puglia cresce e lo fa anche nel settore sanitario, eravamo gli ultimi in Italia ma in questi anni di lavoro abbiamo recuperato. E speriamo nel più breve tempo possibile di diventare non solo la prima regione del Sud ma una delle prime regioni italiane. Tutto questo – ha rimarcato Emiliano – avviene in una condizione molto difficile. La tabella di marcia del nuovo ospedale di Monopoli poteva essere anche più rapida ma la sospensione dei lavori per il Covid e anche alcune vicende societarie delle aziende che si erano aggiudicate l’appalto, hanno portato a un anno di ritardo. Per tutta la sanità pugliese, quest’anno c’è stato un aumento della spesa dovuto all’inflazione, all’aumento dei costi energetici e più in generale per tutti i costi Covid che non ci sono stati rimborsati dallo Stato. Parliamo di 710 milioni a fronte dei quali lo Stato ce ne ha dati solo 430 per compensare questi aumenti. Il resto lo stiamo facendo con le nostre forze e senza aumentare le tasse. Per noi è un grande sacrificio. Bisogna avere una forte determinazione – ha chiarito il presidente della Regione – e soprattutto serenità anche per costruire col Governo un rapporto positivo. Per l’ospedale di Monopoli-Fasano, per esempio, e per gli altri, ci deve assegnare altri 80 milioni di euro per arredi, attrezzature sanitarie e lavori di completamento. Speriamo che avvenga in fretta perché stiamo buttando il cuore oltre l’ostacolo. Ma sono certo che il governo farà il suo dovere verso la Puglia».


Per il dg Sanguedolce «oggi è stata l’occasione per verificare in loco lo stato d’avanzamento lavori di questa importante struttura ospedaliera. Abbiamo completato il 100 per cento – ha sottolineato – delle aree di degenza al piano terra e circa il 90 di quelle del primo piano, quindi siamo giunti al completamento dei circa 300 posti letto previsti per questa struttura. E’ un segnale molto positivo, perché stiamo accelerando il più possibile con la Direzione Lavori e l’impresa per poter ultimare l’opera secondo i tempi previsti dal cronoprogramma, ossia il 24 luglio».

 
«Si tratta – ha aggiunto Sanguedolce – di una struttura moderna, green – visto che sarà autosufficiente per il 30 per cento del suo fabbisogno energetico -, di una bellezza straordinaria, votata all’emergenza e con un impatto notevole su un territorio con 260mila abitanti cui garantirà un’assistenza sanitaria di elevato livello grazie al sistema delle reti tempo-dipendenti. Una struttura moderna anche per come è stata progettata, con uno sviluppo orizzontale e percorsi ottimali per i pazienti, ma pensata e realizzata anche a misura degli operatori sanitari, rendendo il loro lavoro più agevole, efficace e sicuro».

Tempi dell’opera
Lo stato di avanzamento lavori, con il 35° SAL in dirittura d’arrivo per un importo di 1,9 milioni di euro, toccherà quota 82 per cento. Fermo restando il cronoprogramma aggiornato, che fissa la fine dei lavori al 24 luglio del 2023, sono trascorsi 1.586 giorni dall’avvio dell’opera (11 dicembre 2018), pari al 94 per cento dei 1.686 giorni di cantiere previsti.

La forza lavoro
Per quanto riguarda la forza lavoro, dal 16 marzo 2023 e al 15 aprile 2023, sono state impiegate sino ad un massimo di 241 maestranze e una media, tenendo conto delle presenze tra lunedì e sabato, di 200 unità lavorative distribuite su 26 giorni lavorativi.

Le verifiche in cantiere
La Direzione Lavori, nell’ultimo verbale di sopralluogo del 4 aprile scorso, ha verificato e analizzato lo stato di avanzamento delle lavorazioni nei quattro livelli dell’edificio, più il piano copertura. Le opere strutturali hanno già raggiunto in tutti i livelli un obiettivo di completamento del 99%. Le opere edili interne variano dal 64% del seminterrato al 79% del piano terra e sono ancora più avanti nei piani superiori: primo (75%), secondo (83%) e piano coperture (85%). Prosegue la realizzazione degli impianti elettrici e meccanici, in quasi tutti i livelli tra il 70 e il 90% di completamento, e sono praticamente ultimate le unità di trattamento aria poste al secondo piano, dove avranno sede anche gli uffici tecnici e amministrativi. Sul piano coperture è in corso il montaggio di una parte dei 4.500 metri quadri di pannelli fotovoltaici che, una volta completata l’installazione, costituiranno l’impianto da circa 1 Megawatt che fornirà energia “verde” all’ospedale.


Nei diversi blocchi dell’edificio, inoltre, va avanti la realizzazione delle aree di degenza, il completamento degli intonaci esterni delle corti, l’infilaggio dei circa 40 km di cavi elettrici, la posa in opera dei canali di ventilazione e delle controsoffittature in cartongesso.
Nelle aree esterne, sta assumendo le sembianze finali l’area d’ingresso con la grande pensilina, quasi del tutto rifinita, mentre tutt’intorno vengono posate basole in pietra locale nelle zone di transito e sono stati pavimentati con masselli autobloccanti e cordoli in calcestruzzo sia i parcheggi P5 e P6 sia quelli antistanti il Pronto Soccorso (parcheggi P3 e P4).

 
Sempre all’esterno, nelle aree perimetrali all’edificio principale, sono in corso di sistemazione l’asse stradale tra il parcheggio P7 e la rotatoria d’ingresso, la realizzazione dello specchio d’acqua/fontana, la posa delle pavimentazioni in pietra dei percorsi pedonali, compreso il percorso in pietra del giardino di Psichiatria, nonchè il completamento della piantumazione di agrumi e ulivi secolari. Lavori in corso anche nell’edificio H, una costruzione preesistente oggetto di recupero e destinata a divenire sede di un asilo a servizio della struttura: una novità assoluta per un ospedale della ASL Bari.


L’avanzamento dell’opera, nel suo complesso, è in media con il mese precedente e prosegue per le varie discipline.

 
I numeri del nuovo ospedale in sintesi


Area d’intervento: 178mila metri quadri
Superficie lorda edificio: 63mila metri quadri
Volume complessivo edificio: 295mila metri cubi
Bacino d’utenza: 260mila persone
Posti letto/degenze: 299 su 150 stanze doppie o singole
Sale operatorie: 9
Impianto fotovoltaico: 1 Megawatt
Ulivi secolari da reimpiantare: 199