IL CENTENARIO DELL’AERONAUTICA MILITARE E QUELLO STORICO LEGAME CON BARLETTA PER VALORIZZARE CANNE DELLA BATTAGLIA NEL RICORDO DEL GENERALE DI SQUADRA AEREA DOMENICO LUDOVICO

“Esiste un legame storico molto particolare fra Barletta e l’Aeronautica Militare: per il centenario dell’Arma Azzurra, la nostra Città ne ricorda l’importanza nella figura del generale di squadra aerea Domenico Ludovico, fondatore dello storico “Comitato Pro Canne della Battaglia” e pioniere nell’utilizzo dell’aerofotogrammetria per la prima mappatura del sito archeologico con l’innovativo impiego di velivoli ed equipaggiamenti militari a scopi civili di ricerca scientifica”.

Così il giornalista Nino Vinella, che del personaggio evidenzia i caratteri ripercorrendone la biografia.

“Il braccio di un aviatore e la mente di un archeologo per valorizzare Canne della Battaglia. Il generale Ludovico quale presidente e fondatore del Comitato operava in parallelo all’attività del professor Michele Gervasio, scopritore dei Sepolcreti: memorabile la grande cerimonia svoltasi domenica 20 aprile 1958 per l’inaugurazione dell’Antiquarium finanziato con fondi della Cassa del Mezzogiorno alla presenza di Aldo Moro quale Ministro della Pubblica Istruzione (filmato nella cineteca dell’Istituto Luce) con l’esposizione degli scavi eseguiti durante la campagna del 1938-1939 mediante i pannelli fotografici realizzati dai tecnici della Quarta Zona Aerea Territoriale oggi Terza Regione Aerea di stanza a Bari”.

Prosegue Vinella: “Domenico Ludovico, Generale di Squadra Aerea, nacque da genitori vittoritesi nel 1905 a Borbona, in provincia di Rieti, dove il padre Sabatino Ludovico prestava momentaneamente servizio come carabiniere. Visse poi nel paese di famiglia, Vittorito (L’Aquila), fino a quando, vinta una borsa di studio, poté per mettersi di frequentare l’Università di Roma e di ultimare gli studi del Biennio Fisico-Matematico di Ingegneria. Al termine del quale, costituitasi la prima Accademia della Nuova Arma Aeronautica, entrò subito come allievo del 1° Corso “Aquila”. Ultimata l’Accademia Aeronautica, percorse l’intera scala gerarchica come Ufficiale Pilota di carriera. Durante la Seconda Guerra Mondiale comandò reparti delle varie specialità aeronautiche (caccia, assalto, aerosiluranti, bombardamento) sui fronti nord-africani e greco-albanese, sui quali combatté valorosamente guadagnandosi tre Croci di Merito, una Medaglia d’Argento al Valor Militare, conferitagli sul campo dopo un’eroica missione e, infine, la Gran Croce dell’Ordine Militare d’Italia per i meriti acquisiti nell’intera condotta delle operazioni belliche a lui affidate”.

Ed ancora: “Dopo l’8 settembre del 1943, trovandosi nel settore Nord dell’Italia tentò di raggiungere al Sud i reparti aerei. Ma sui monti innevati della Majella, nell’inverno ’43 – ’44, fu catturato dalle truppe tedesche e deportato prigioniero in Germania in campo di concentramento per quasi due anni, tra inimmaginabili sofferenze materiali e morali. Poté rientrare solo nel 1945, e gli fu conferito il Distintivo a Due Stelle della Guerra di Liberazione. Nominato Generale di Brigata Aerea a poco più di quarant’anni di età, conseguì a 51 anni il massimo grado gerarchico come Generale di Squadra Aerea. Nominato Capo di Gabinetto del Ministro dell’Aeronautica, fu tra quel pugno di uomini incaricati di ricostituire materialmente e moralmente l’Aeronautica Italiana dopo il disastro della guerra. Fu quindi, successivamente, Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Comandante a Bari della Quarta Zona Aerea e in fine Comandante Generale della Difesa Aerea del Territorio Nazionale”.

Conclude Vinella: “Fondatore nel 1953 del “Comitato Pro Canne della Battaglia”, con sede a Bari presso il Quartier Generale della IV Zona Aerea Territoriale da lui comandata e realizzare le prime foto aeree della zona archeologica, della Cittadella e della zona circostante fino al fiume Ofanto. Molisano di nascita, pluridecorato eroe nella seconda guerra mondiale, Ludovico passò a comandare la quarta zona territoriale di Bari (oggi III Regione Aerea) con un sogno da realizzare: aveva studiato da ragazzo Annibale e la sua celebra manovra a tenaglia della Battaglia di Canne nel 216 avanti Cristo e voleva “donare” il suo personale contributo alla Storia con le rilevazioni dall’alto. E così, gli apparecchi dell’Aeronautica Militare furono utilizzati in tempo di pace per raccontare da lassù l’estensione del Territorio di Canne ed il teatro della celebre vittoria annibalica pari all’altrettanto famosa sconfitta romana. Ma l’esempio del generale aviatore Domenico Ludovico è ancora più grande. Egli, conoscitore anche delle trappole aeree di Canne come pure desideroso di promuoverne l’ulteriore sviluppo turistico, aveva progettato una pista di decollo proprio per gli elicotteri nella zona sottostante la Cittadella, dove ora c’è un parcheggio per automobili. Se quella sua idea fosse stata accolta dai politici di allora (anni Sessanta) e poi finanziata coi soldi della Cassa del Mezzogiorno (gli stessi che consentirono l’apertura dell’attuale Antiquarium inaugurato da Aldo Moro nel 1958), oggi forse la storia di Canne, anche dal punto di vista aereo, sarebbe molto diversa e quel poveraccio di pilota morto nell’incidente avrebbe trovato un rifugio a terra, magari per un atterraggio di fortuna o di emergenza… Accompagnò sempre alla sua rigorosa attività di militare una altrettanto rigorosa attività di studioso. Fra le numerose pubblicazioni della sua vasta bibliografia: Dove Italia nacque del 1961, La battaglia di Canne e La Guerra oggi, che gli valsero dal Governo Italiano la Medaglia d’Oro al Merito della Cultura. Si spense a Roma nel novembre 1991”.

NINO VINELLA                                                                                                                 

Barletta, 29 marzo 2023

Le opere: Fotografia aerea, Editoriale aeronautico, 1942. Materiale di volo: ad uso dei corsi allievi ufficiali di complemento dell’arma aeronautica, Editoriale aeronautico, 1943. Evoluzione del potere aereo, Associazione culturale aeronautica, 1949. L’aeroplano cosa è: soluzione ed evoluzione del problema del volo, Associazione culturale aeronautica, 1949. L’aeroplano; soluzione ed evoluzione del problema del volo, Associazione culturale aeronautica, 1952. L’Aeroplano: evoluzione dell’aeronautica, introduzione all’astronautica, Ali Nuove, 1959.   Dove Italia nacque, Ali Nuove, 1961. L’aerofotoarcheologia, s.n., 1964. San Giuseppe da Copertino “Il Santo dei Voli”, Rivista Aeronautica, 1964. Pilotare: l’aeroplano, l’elicottero, Edizioni Cielo, 1966.          Aviatori italiani da Roma a Tokyo nel 1920, Edizioni Etas Kompass, 1970. Aerodinamica divulgata, Libreria Orologio, 1971.    Gli aviatori italiani del bombardamento nella guerra 1915 – 1918, Stato Maggiore Aeronautica, 1980. La battaglia di Canne, Edizioni della Rosa, 1991.