Il Parco Regionale Naturale delle Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo (Br) alla 19. Biennale di Architettura di Venezia con il progetto “Pianura Liquida”

Presentata l’installazione artistica di Jasmine Pignatelli che verrà realizzata nell’area di accoglienza della Casa del Mare all’interno del Parco

Un’installazione di muretti a secco nell’area di accoglienza La Casa del Mare all’interno del Parco Regionale Naturale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo (Br), che compongono una grafia ritmica di segni e riproducono in linguaggio morse il titolo dell’opera “Pianura Liquida”. È il progetto ideato dall’artista Jasmine Pignatelli, con il quale il Parco delle Dune Costiere partecipa alla 19. Biennale di Architettura di Venezia, Padiglione Italia. L’artista, sostenuta dal direttivo del Parco delle Dune, ha risposto alla call for visions and projects lanciata dal Padiglione Italia (spazio Tese delle Vergini, Arsenale – Venezia) che porta il titolo “TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’Intelligenza del mare”,curato da Guendalina Salimei, e dedicato proprio alla “forma del mare” prefigurando visioni futuribili o utopiche, progetti e desideri per tutti quei luoghi di frontiera tra terra e mare.

La posa della prima pietra dell’opera “Pianura Liquida – land art e l’epicentro geografico dei margini” di Jasmine Pignatelli, con la direzione artistica di Carlo Palmisano sarà nell’Estate 2025. L’avvio del progetto, la costruzione dei primi muretti a secco e l’accoglienza delle prime pietre provenienti dai Paesi che affacciano sul Mediterraneo, è prevista presso il Parco delle Dune Costiere nei prossimi mesi come ‘progetto speciale’ nell’ambito di Apulia Land Art Festival.

“La Puglia del mare e dell’arte presente ad una delle più grandi manifestazioni artistiche e culturali – commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani -.  È un orgoglio perché raccontiamo al mondo la nostra regione e, in particolare, la bellezza autentica di una delle nostre aree naturali protette, ovvero il Parco delle Dune, laboratorio di sostenibilità che si estende su oltre 1100 ettari di superficie, tra mare e terra. L’esposizione a Venezia ci darà un primo e suggestivo assaggio di quello che sarà un intervento su questa area incontaminata in grado di connettere paesaggio, mare e natura con arte e architettura, secondo il sacrosanto principio della sostenibilità. Grazie all’artista Pignatelli e naturalmente al direttivo del Parco delle Dune Costiere per aver saputo cogliere anche questa sfida che tiene insieme più leve fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione. Sarà un’opera che dialogherà con l’ambiente circostante, valorizzando l’identità paesaggistica unica del Parco e offrendo una lettura inedita della sua bellezza, nel pieno rispetto delle nostre strategie regionali in materia di natura e ambiente”.

Per l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, “la partecipazione del Parco delle Dune Costiere alla 19. Biennale di Architettura di Venezia con il progetto ‘Pianura Liquida’ di Jasmine Pignatelli racconta in modo straordinario l’anima più autentica della Puglia: un luogo in cui arte, natura e mare si fondono, dando nuovo valore ai nostri prodotti turistici. L’opera, concepita per uno degli scenari naturalistici più suggestivi della regione, dimostra quanto la Puglia sia capace di esprimersi attraverso linguaggi contemporanei e universali, restando fedele alla propria storia e al proprio paesaggio. Il ritmo dei muretti a secco, il codice morse che si fa segno, le pietre provenienti dai Paesi del Mediterraneo: tutto parla di incontro, accoglienza e connessione profonda tra elementi diversi.”

“‘Pianura Liquida’ è più di un’opera d’arte: è una dichiarazione d’amore per la nostra terra, che ci ricorda come il turismo consapevole possa e debba essere anche esperienza culturale. Grazie a Jasmine Pignatelli e al Parco delle Dune Costiere per aver interpretato con visione e sensibilità il genius loci della Puglia – conclude Lopane -. Come ci insegnano Fernand Braudel e Franco Cassano, il Mediterraneo è uno spazio condiviso e vitale, dove i diversi si incontrano, si riconoscono e generano bellezza”.

L’OPERA RELAZIONALE E IL TEMA DELLA COSTRUZIONE DI UNA NUOVA ECOLOGIA UMANA

Il Parco, con i suoi tratti costieri, il cordone dunale, la piana degli ulivi monumentali e le aree umide, si candida come luogo di frontiera tra terra e mare a mettere in rapporto creativo il tema dell’incontro con l’altro come forma di responsabilità nella costruzione di una nuova ecologia umana e paesaggistica. In questa formazione, i muretti a secco sovvertono il concetto divisivo di limite e si presentano permeabili e accessibili: segnali d’arte in morse che viaggiano nell’etere senza mai incontrare ostacoli e in relazione con il sistema aperto del Parco, del mare e della terraferma. Coinvolti nell’edificazione di questo paesaggio culturale ci sono i Paesi che affacciano sul Mediterraneo che su invito e con passaparola, completeranno l’opera donando pietre che portano incise le coordinate geografiche di provenienza. Il Parco, soglia naturale, epicentro geografico dei margini, raccoglie tutte le diversità al suo interno e le restituisce con il segnale del morse scultoreo.

L’ESSENZA DEL MEDITERRANEO IN “PIANURA LIQUIDA”

Il progetto si ispira agli studi sul “Mediterraneo” di Fernand Braudel e al “Pensiero Meridiano” di Franco Cassano.

Fernand Braudel (1902-1985) «il Mediterraneo è una grande, sconfinata, Pianura Liquida dove Terra e Mare compongono un immenso spazio geografico in continua mutazione».

Franco Cassano (1943-2021) «il confine non è un luogo dove il mondo finisce, ma quello dove i diversi si toccano e la partita del rapporto con l’altro diventa difficile e vera».

Il tema delle diverse forme di collettività, che si trovano a condividere e a partecipare una unica casa comune, e di come questa coesione sia in definitiva frangibile e vulnerabile è da sempre una priorità artistica di Jasmine Pignatelli che attraverso l’uso del morse code traduce e connette le diversità restituendole con una unica voce.

Dichiarazioni

Jasmine Pignatelli, artista

“Voglio definire ‘Pianura Liquida’ un esperimento artistico che ha in sé componenti visionarie e formule immateriali di comunicazione, ma è al tempo stesso segno tangibile nel territorio e chiede partecipazione fisica. L’opera ha dimensione e tempo che si esprimono in orizzontale e in verticale e trova soluzione nei sistemi aperti del Parco. Non c’è un tempo definito per la sua costruzione: è un esperimento che si consumerà quando il DNA del Parco, dell’opera e dei temi che attorno a questi si costituiscono, si fonderanno insieme”.

Arch. Annarita Angelini,presidente del Parco delle Dune Costiere

“Per il Parco delle Dune Costiere, ente preposto alla salvaguardia della biodiversità e della bellezza dei nostri territori, avere l’opportunità di esprimere la bellezza anche attraverso la creatività di una bravissima artista è un privilegio. Abbiamo il dovere di promuovere la sintesi tra natura e arte”.

Arch. Michele Lastilla, direttore del Parco delle Dune Costiere

La partecipazione di ‘Pianura Liquida’ alla 19. Biennale di Architettura di Venezia, Padiglione Italia è un fatto straordinario che conferma in che misura la mission e le linee guida del Parco siano perfettamente a fuoco e sintonia con lo spirito del tempo. Il progetto/esperimento artistico, fortemente voluto da tutto il direttivo del Parco, si inserisce nell’ambito di un percorso di valorizzazione artistica per dare un nuovo significato e funzione ai Parchi naturali, non solo avamposti di difesa, ma anche luoghi che generano creatività e connessioni fra persone e ambienti di vita in un ecosistema complesso”.

Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo (Br):

Presidente arch. Annarita Angelini

Direttore arch. Michele Lastilla

Giunta esecutiva: Maria Magli, Rosa Santoro

Pianura Liquida, land art e l’epicentro geografico dei margini

Artista: Jasmine Pignatelli

Promotore: Parco Regionale Naturale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo (BR)

Location: La Casa del Mare, area di accoglienza del Parco

Direzione artistica: Carlo Palmisano

19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia – Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva

diretta da Carlo Ratti (10 maggio – 23 novembre 2025)

Titolo del Padiglione Italia: TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’Intelligenza del mare

Location: Tese delle Vergini, Arsenale – Venezia

Commissario: Angelo Piero Cappello

Curatrice: Guendalina Salimei

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Biografia

JASMINE PIGNATELLI, artista | nasce nel 1968 a Toronto (Canada). Vive e lavora tra Bari e Roma. Dopo gli studi artistici e la laurea in architettura a Milano, sceglie come campo privilegiato del suo agire artistico la scultura. Geometria Concettuale e Arte Relazionale sono le principali linee guida della sua ricerca. Nelle opere di Jasmine Pignatelli l’indagine sulle relazioni tra spazio, tempo, segno e movimento è sempre connessa a intenti emotivi e umanistici alla ricerca di una dimensione poetica ed emozionale della geometria che superi il dato puramente concettuale per comunicare passione civile, sentimento, umanità. Le ultime ricerche avanzano riflessioni intorno ai sistemi di relazione sociale, traducendoli in forme, elementi modulari che si fanno segno artistico: geometria che ambisce ad essere sociale e non solo estetica e che indaga lo spazio in nome di una geometria umanistica.

Jasmine Pignatelli ha realizzato lavori dal forte carattere civico e sociale, frutto di una sua ricerca intorno ad una Geometria Umanistica. In questo ambito di riflessioni realizza tra il 2019 e 2021 la doppia opera pubblica a Bari e Durazzo Sono Persone 8.8.1991 dedicata all’amicizia e allo spirito di accoglienza dei baresi dimostrata verso i 20.000 profughi albanesi arrivati con la nave Vlora nel ‘91. Segue Heimat | Sharing the Land al Musma di Matera (2019) e al Castello di Barletta (2020) una complessa opera esperienziale che si costruisce intorno ad un nuovo concetto di Patria. Nel 2020 si misura con la fragilità degli ecosistemi con l’installazione permanente A Broken Line per Buonanotte Contemporanea a Montebello sul Sangro (CH), opera selezionata alla 17. Biennale di Architettura di Venezia, Padiglione Italia. A Roma nel 2021 per il quarantennale del Centro Alfredo Rampi produce sculture in 8 esemplari dedicate ad Alfredino accompagnate da una performance sonora, una trasmissione morse, presso l’Auditorium della Conciliazione. Nel 2023 realizza per la facciata del PACT Regione Puglia l’opera pubblica Radici e Ali dedicata a Alessandro Leogrande. Nel 2024, riceve dalla Città di Bari il “Nicolino d’oro”, il premio che riconosce le eccellenze baresi. Con il progetto Pianura Liquida è presente alla 19. Biennale di Architettura di Venezia, Padiglione

Link dichiarazione Triggiani 

https://rpu.gl/wXsoc

Link dichiarazione Lopane

https://rpu.gl/4EjCE

Link video dichiarazione Lastilla

https://rpu.gl/8xQR2

Link dichiarazione Pignatelli

https://rpu.gl/RXyaa