
- Garantire una buona governance con controlli e contrappesi adeguati per la responsabilità
- Valutare l’impatto degli investimenti esteri e della multi-proprietà sull’integrità finanziaria dello sport europeo
- Rafforzare il legame tra sport professionistico e dilettantistico per una più equa allocazione delle risorse
I deputati vogliono che gli atleti e i tifosi abbiano voce in capitolo sul processo decisionale delle federazioni sportive e si oppongono allo svolgimento di partite competitive all’estero.
Nel suo contributo alla nuova strategia a lungo termine della Commissione per la politica europea in materia di sport e attività fisica, adottata in Aula con 552 voti favorevoli, 52 contrari e 35 astensioni, il Parlamento europeo chiede a tutte le organizzazioni internazionali e nazionali di migliorare la loro governance e trasparenza e di garantire la responsabilità.
I deputati vogliono che le federazioni, i club e le leghe internazionali e nazionali coinvolgano i tifosi, gli atleti e le persone con disabilità nelle loro decisioni. Vogliono anche che affrontino “la persistente sottorappresentazione delle donne in posizioni di leadership”.
Identificare le minacce al modello europeo
Oltre alle sfide attuali, come “i problemi di governance, la corruzione, le partite truccate, il doping, la pirateria online e la discriminazione” e “l’eccessiva commercializzazione”, i deputati vogliono che la Commissione monitori le possibili nuove minacce al settore sportivo europeo. In particolare, vogliono che la Commissione valuti l’impatto dell’aumento degli investimenti esteri e della multiproprietà dei club sull’integrità finanziaria e sull’equilibrio competitivo dello sport europeo. Vogliono anche che i club sportivi e le federazioni evitino di organizzare partite competitive nazionali giocate all’estero e affermano che i club dovrebbero essere tenuti a rilasciare gli atleti per la partecipazione della squadra nazionale.
I deputati chiedono inoltre alla Commissione di fornire linee guida chiare su come il diritto dell’UE si applica al settore dello sport, tenendo conto delle recenti sentenze della Corte di giustizia europea sui diritti degli atleti e sul diritto della concorrenza.
Tutelare i diritti degli atleti e garantire la solidarietà finanziaria
Per aiutare gli atleti a superare sfide quali l’insufficiente protezione sociale, l’aumento dell’intensità degli sport e dei calendari sportivi, nonché per aiutarli a conciliare meglio l’istruzione o l’occupazione con la loro carriera, i deputati hanno sottolineato la necessità di una maggiore difesa dei diritti degli atleti in tutti gli sport, con particolare attenzione ai minori.
Con l’aumento del divario tra l’élite finanziaria nello sport professionistico e il livello di base, i deputati chiedono alla Commissione di mappare i meccanismi di solidarietà finanziaria e i programmi di redistribuzione esistenti e di esplorare la creazione di meccanismi di redistribuzione tra grandi e piccoli campionati, club o competizioni e in diverse discipline. Infine, i deputati chiedono alla Commissione “di sviluppare schemi di finanziamento accessibili e sostanziali per i club e le organizzazioni sportive, con meccanismi chiari e accessibili, garantendo che i fondi stanziati raggiungano il livello di base”. Riconoscendo l’impatto di Erasmus+ nel sostenere le organizzazioni sportive di base e i cittadini, il Parlamento chiede un aumento significativo dei finanziamenti per lo sport e l’attività fisica, nell’ambito di questo programma.
Citare
“Queste sfide riguardano molte discipline sportive e la loro portata e complessità stanno crescendo, mettendo così alla prova la resilienza del ‘modello sportivo europeo’. Questo rapporto funge da invito all’azione. Il suo momento è fondamentale, poiché la Commissione europea si sta preparando a presentare la sua strategia a lungo termine per la politica sportiva europea il prossimo anno. Promuovere e sostenere lo sport a tutti i livelli è essenziale, non solo per il successo delle competizioni professionistiche, ma anche per promuovere una società più sana e più attiva”, ha dichiarato il relatore, Bogdan Andrzej Zdrojewski.
Sfondo
Il 18 marzo 2025 il Parlamento europeo ha tenuto una consultazione con il Comitato europeo delle regioni, le federazioni sportive, le squadre e molte altre organizzazioni. La consultazione ha raccolto informazioni utili per contribuire a definire il modello sportivo europeo. Con un contributo del 2,12% al PIL dell’UE e l’occupazione di quasi sei milioni di persone, il settore dello sport si trova ad affrontare sfide crescenti che mettono alla prova la resilienza del modello sportivo europeo.

