
Per celebrare il 75° anniversario della dichiarazione Schuman, il Parlamento europeo isituisce l’Ordine europeo al merito, la prima distinzione ufficiale europea di questo genere.
In vista del 75° anniversario della dichiarazione Schuman, atto fondativo dell’unità europea, l’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo ha deciso di istituire l’Ordine europeo al merito, la prima distinzione di questo tipo a livello europeo accordato da un’Istituzione UE.
Questa nuova onorificenza civile renderà omaggio alle persone che hanno dato un contributo significativo all’integrazione europea e ai valori europei. Tutti gli Stati membri, tranne l’Irlanda, attribuiscono distinzioni negli ordinamenti nazionali, riflettendo un impegno condiviso in tutta l’Unione a riconoscere l’eccellenza e a premiare i contributi che arricchiscono la società. Attualmente non esiste una distinzione analoga a livello dell’Unione europea. L’Ordine europeo al merito mira a colmare questa lacuna, riaffermando un’identità europea condivisa in un momento in cui le sfide globali richiedono una maggiore unità.
“L’Europa è costruita dai suoi cittadini e l’Ordine europeo al merito è per loro”, ha dichiarato la Presidente Metsola. “Questo Ordine celebra i leader coraggiosi che agiscono con convinzione e credono, come faceva Robert Schuman, che la pace, la democrazia e la dignità non siano solo ideali, ma azioni concrete. In occasione del 75° anniversario dell’ardito esordio del progetto europeo, rendiamo omaggio a coloro che continuano a coltivarlo.”
Le proposte di nomina all’Ordine possono essere presentate dal presidente del Parlamento europeo, dal presidente del Consiglio europeo, dal presidente della Commissione europea, dai capi di Stato o di governo e dai presidenti dei parlamenti nazionali dello Stato membro. Il comitato di selezione, composto dal presidente del Parlamento europeo, due vicepresidenti e quattro personalità europee eminenti, selezionerà ogni anno fino a 20 vincitori.
La prima cerimonia di conferimento è prevista al più tardi entro la fine del 2026.
Con questa iniziativa il Parlamento europeo rende omaggio al perdurante spirito dell’unità europea, dai suoi primi passi nel secondo dopoguerra fino alle sfide di oggi.