Il Policlinico di Foggia ha la prima Autoemoteca. Pasqualone: «Colmata una lacuna storica»

La prima Autoemoteca del Policlinico di Foggia è destinata a colmare una storica lacuna della sanità in Capitanata. Il mezzo, alloggiato in un Fiat Ducato 3p, è stato consegnato questo pomeriggio in piazza Cesare Battisti a Foggia, alla presenza della sindaca Maria Aida Episcopo e di autorità civili e religiose, nell’ambito della cerimonia al teatro Giordano per la consegna del premio “Volto del Dono”, istituito dalla Regione Puglia e che riconosce l’impegno di donne e uomini che, con la loro generosità, contribuiscono ogni giorno a salvare vite.

L’Autoemoteca sarà in dotazione della Struttura complessa di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del Policlinico di Foggia. «Era da almeno vent’anni che il servizio richiedeva un supporto così decisivo per la salute pubblica. Attualmente – ricorda Giuseppe Pasqualone, commissario del Policlinico foggiano – in provincia di Foggia sono presenti tre Aziende Sanitarie, ma è operativa una sola autoemoteca, insufficiente a soddisfare i fabbisogni del Policlinico. Ringraziamo la Regione – sottolinea il commissario del secondo Policlinico pugliese – per averci dato la possibilità di affrontare una spesa di 118.950 euro, nonché le associazioni, i volontari che s’impegnano quotidianamente affinché il gesto di donare sangue non venga mai meno. Voglio infatti ricordare – conclude Pasqualone – che la richiesta di dotare il Policlinico di un’autoemoteca nasce in sede di Comitato consultivo misto e pertanto ringrazio tutte le associazioni che hanno condiviso questa scelta».

L’Unità di raccolta mobile rappresenta una valida opzione alternativa alla struttura ospedaliera, accreditata con le stesse specifiche normative di un punto di prelievo fisso, e che non in tutti i comuni del territorio è possibile istituire. «Alla Rete Trasfusionale pugliese è demandato l’onere di raccogliere sangue sul territorio – informa il dottor Tommaso Granato, direttore della struttura complessa di Immunoematologia e Medicina trasfusionale del Policlinico – l’Autoemoteca è dotata, a norma di legge, di spazi, tecnologia e logistica utili a sopperire a tale necessità: ne deriva una grande possibilità di raggiungere comuni della provincia che, pur in presenza di realtà associative vive e ben inserite nel tessuto sociale, hanno difficoltà a convogliare donatori potenziali nelle sedi di prelievo più vicine. Ciò permette alle Strutture Trasfusionali di incrementare, non solo il numero di donatori fidelizzati, ma anche di incrementare “l’indice di donazione per singolo donatore».