
In occasione dell’Internet Governance Forum (IGF) che si svolge a Oslo, i deputati e la Commissione sostengono la necessità di realizzare un futuro digitale aperto, inclusivo e incentrato sull’uomo.
In occasione dell’Internet Governance Forum 2025, che si terrà dal 23 al 27 giugno, la vicepresidente esecutiva della Commissione europea Henna Virkkunen e i membri del Parlamento europeo: Tsvetelina Penkova (S&D, Bulgaria), Eszter Lakos (PPE, Ungheria), Axel Voss (PPE, Germania), Brando Benifei (S&D, Italia) e Tobiasz Bochénski (ECR, Polonia) hanno firmato la seguente dichiarazione congiunta:
In occasione dei 20 anni dall’inizio del Vertice mondiale sulla società dell’informazione (WSIS), l’Unione europea riafferma il suo fermo impegno nei confronti dei principi fondamentali che hanno guidato la governance di Internet: l’apertura, il modello multilaterale e l’accesso universale fondato sui diritti umani e sulle libertà fondamentali.
Oggi ci troviamo in un momento critico nella storia di Internet. Partendo da un inizio modesto, abbiamo costruito collettivamente una rete di reti veramente globale e interoperabile che dà potere a miliardi di persone, sia nel settore della comunicazione, dell’istruzione o del business. Più che una celebrazione, questo momento è un invito all’azione. Man mano che le tecnologie digitali si evolvono e rimodellano le nostre società, la governance deve adattarsi senza compromettere i principi che hanno reso Internet uno strumento di innovazione, partecipazione e libertà.
Riconosciamo l’Internet Governance Forum (IGF) come la pietra angolare del modello multistakeholder e un luogo indispensabile per il dialogo, la costruzione della fiducia e la cooperazione. Sosteniamo la sua istituzione come istituzione permanente oltre il 2025, sostenuta da finanziamenti stabili delle Nazioni Unite e dalla partecipazione inclusiva dei paesi in via di sviluppo. L’IGF deve evolversi in uno spazio più incisivo, coerente e attuabile, pur preservando il suo carattere aperto e dal basso verso l’alto.
Dobbiamo affrontare i persistenti divari digitali: dalla connettività di base all’accesso, dalle competenze digitali all’accessibilità economica a livello locale e globale, con l’obiettivo di “non lasciare indietro nessuno”. Dobbiamo anche riconoscere la loro natura mutevole nelle tecnologie emergenti, dati i rapidi progressi tecnologici in corso, dall’intelligenza artificiale agli ambienti virtuali immersivi. Le nuove tecnologie presentano sia opportunità di trasformazione che rischi di ampliamento dei divari in termini di capacità, rappresentanza e protezione. Sosteniamo gli investimenti, i finanziamenti innovativi, lo sviluppo di capacità e competenze, soprattutto nei paesi meno sviluppati e a basso reddito.
La revisione del WSIS+20 è un’opportunità fondamentale per allineare e modernizzare le linee d’azione del WSIS con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e il Global Digital Compact (GDC), compresi gli impegni della GDC in materia di IA e governance dei dati. È tuttavia fondamentale evitare duplicazioni. Chiediamo pertanto un’evoluzione incrementale delle linee d’azione del WSIS, guidata da tabelle di marcia concrete e lungimiranti per realizzare gli SDG e gli impegni della GDC.
Riaffermiamo la necessità di proteggere e promuovere i diritti umani offline e online. Una trasformazione digitale incentrata sull’uomo deve incorporare misure di salvaguardia contro la sorveglianza, la censura, la discriminazione e i danni.
Ci opponiamo ai tentativi di frammentare Internet o di sostituire la governance multilaterale con il controllo intergovernativo, comprese le proposte che potrebbero minare i forum esistenti o stabilire un quadro giuridico vincolante delle Nazioni Unite per la governance di Internet.
Incoraggiamo invece il rafforzamento dei meccanismi esistenti, tra cui la sperimentazione, come gli strumenti di sandbox per la governance, che promuovono l’innovazione, l’inclusione e l’agilità.
Cogliamo questo momento non per creare nuovi silos o strutture di controllo, ma per costruire un futuro digitale che funzioni per tutti. L’Unione europea è disposta a collaborare con tutti i partner per plasmare questo futuro attraverso una governance digitale globale trasparente, inclusiva e collaborativa.
L’Europa è unita nella sua posizione: Internet deve essere e deve rimanere aperto, libero, globale, interoperabile, affidabile, sicuro e governato per tutti, da tutti.