
La sala lettura della Biblioteca Bernardini in una foto di Daniele Coricciati
La biblioteca della Casa Circondariale di Lecce, con la firma della convenzione tra il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e la Direzione dell’Istituto Penitenziari entra a far parte del circuito dei Servizi Bibliotecari della Puglia.
L’accordo – già in atto nell’Istituto Penitenziario di Brindisi e prossimamente a Foggia – è finalizzato a favorire l’integrazione della Biblioteca dell’Istituto di Borgo San Nicola con quelle attive nel territorio per favorire e ampliare le possibilità di accesso alla lettura e ai servizi di bibliotecari da parte delle persone detenute.
La convenzione attua quanto previsto nel protocollo d’intesa (2023-2028) tra il Ministero della Giustizia con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e l’Associazione italiana biblioteche, per la promozione e la gestione dei servizi di biblioteca negli istituti penitenziari italiani.
IL VALORE DELLA LETTURA
La lettura è leva di conoscenza e consapevolezza, alleata del Tempo, quando il Tempo e l’esperienza di vita è chiamata ad espiare una pena. La lettura è viaggio, “evasione” dalla contingenza, avventura.
La Biblioteca in carcere è, e deve sempre di più essere, luogo di apprendimento, di riflessione, di interazione e confronto, di scambio relazionale e di dialogo, di elaborazione e sviluppo della creatività soggettiva e di gruppo, di proiezione verso il mondo esterno; luogo di una convivialità fondata sull’incontro e sulla serenità della condivisione.
Il rapporto “Education in prison” approvato dal Consiglio d’Europa nel 1990, Il Manifesto UNESCO per le Biblioteche pubbliche del 2022, le linee guida dettate dall’IFLA, International Federation of Libraries Associations and Institutions per le Biblioteche in Carcere del 2005, la Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, proclamata il 7 dicembre del 2000, la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’Educazione e la Formazione ai Diritti Umani, adottata il 23 marzo 2011, la Risoluzione del Parlamento Europeo n. 28897 del 15 dicembre 2011, esortano gli Stati e le Amministrazioni Pubbliche nei territori ad adottare misure capaci di garantire il rispetto e la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e delle persone vulnerabili garantendo, alle biblioteche penitenziarie, gli stessi standard professionali delle biblioteche attive nelle comunità di riferimento.
Fondando la sua azione su questi principi la Regione Puglia, responsabile del servizio di pubblica lettura sul territorio, ha ritenuto fondamentale rafforzare e promuovere attraverso accordi di collaborazione con le Direzioni degli istituti Penitenziari il valore della cultura come strumento fondante del recupero sociale delle persone sottoposte a esecuzione di pena.
I TERMINI DELLA CONVENZIONE
La convenzione fonda un rapporto organico tra il Servizio Bibliotecario della Regione Puglia e il Servizio di Biblioteca attivo all’interno dell’Istituto penitenziario.
Settimanalmente due bibliotecari della Biblioteca Bernardini di Lecce avranno accesso agli spazi destinati, potranno lavorare alla loro riorganizzazione, avviare la catalogazione del patrimonio librario dell’Istituto e le attività correlate favorendo la formazione dei detenuti nella gestione e nella valorizzazione del servizio.
L’accordo migliora e rafforza le attività legate alla consultazione e al prestito dei libri ampliando l’offerta della lettura e la possibilità di scelta di titoli e di autori attraverso l’accesso – con il prestito interbibliotecario – al catalogo del patrimonio librario della rete delle Biblioteche di Puglia.
Altra attività che l’accordo promuove è il rinnovamento del patrimonio librario dell’Istituto con l’apporto, da parte della Regione, di nuovi titoli, favorendo anche supporti che facilitano l’ascolto con e.book, CD audio- video, e la lettura con raccolte di graphic novel, di silent book (albi illustrati che non hanno testo), di riviste e periodici.
L’accordo affianca, integra e rafforza le altre diverse collaborazioni in atto attraverso il Patto per la lettura con Associazioni, Enti, Istituzioni, personalità del mondo della cultura che già promuovono e realizzano iniziative culturali rivolte alla popolazione detenuta.