
La commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale chiarisce le norme proposte volte a ripristinare relazioni di potere equilibrate nella filiera agroalimentare.
Le modifiche delle norme relative all’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli mirano a rafforzare la posizione contrattuale degli agricoltori nella filiera alimentare e a stabilizzare in tal modo il loro reddito.
In una relazione adottata con 33 voti favorevoli, 10 contrari e 5 astensioni, i membri della commissione per l’agricoltura propongono diversi chiarimenti.
Termini utilizzati nell’etichettatura e nel marketing
I membri desiderano chiarire quando i prodotti agricoli possono essere definiti “giusti” o “equi”. Esse aggiungono pertanto il contributo allo sviluppo delle comunità rurali o alla promozione dello sviluppo dell’organizzazione degli agricoltori tra i criteri da utilizzare per tale etichettatura.
Il termine “filiera corta” dovrebbe essere utilizzato sulle etichette o nella pubblicità solo per i prodotti che sono fabbricati nell’UE con un numero limitato di intermediari tra un agricoltore e un consumatore o che sono manipolati a breve distanza o in breve tempo, affermano i deputati.
Organizzazioni di produttori
Al fine di evitare un’inutile concorrenza tra i modelli di produzione, la relazione si oppone alla creazione di organizzazioni di produttori di prodotti biologici.
I membri sostengono l’obbligo di contratti scritti per le consegne di prodotti agricoli. Esse propongono tuttavia che gli Stati membri possano decidere di esentare determinati settori dall’obbligo su richiesta di un’organizzazione che rappresenti il settore.
Deroghe alle norme dell’UE in materia di concorrenza per i prodotti sostenibili
La relazione amplia l’elenco proposto di norme di sostenibilità che devono essere applicate dagli agricoltori al fine di ottenere una deroga alle norme dell’UE in materia di concorrenza per i loro accordi, decisioni e pratiche. I membri aggiungono all’elenco obiettivi quali gli investimenti per l’uso delle risorse idriche, la promozione della produzione locale o la garanzia di un reddito stabile ed equo per gli agricoltori.
Passaggi successivi
La relazione adottata sarà sottoposta al voto in Aula nel corso di una delle prossime sessioni del Parlamento.